Anno VIII n. 12

Il pontificale di Pasqua in Duomo con
il vescovo Sanguineti
Sono
entrate nel vivo, in tutta la diocesi di Pavia, le celebrazioni della Settimana
Santa che culmineranno domenica 27 marzo con la S. Pasqua di Risurrezione.
Il vescovo Corrado Sanguineti nella giornata del 25 marzo, Venerdì Santo, sarà presente alle 8 in Cattedrale per
l’Ufficio delle Letture e delle Lodi e alle 17 per l’Azione Liturgica della
Passione del Signore; sempre in Duomo, alle 21 di venerdì, si terrà la Via
Crucis.
Il 26 marzo, Sabato
Santo,
alle 8 si terrà in Duomo l’Ufficio delle Letture e delle Lodi e alle 21 la
Veglia pasquale: mons. Corrado sarà presente ad entrambi i riti, oltre a
visitare (alle 16) il reparto Hospice del Santa Margherita.
Domenica 27 marzo, S. Pasqua di
Risurrezione, le S. Messe verranno celebrate in Cattedrale secondo gli orari
festivi; il vescovo Sanguineti presiederà i Vespri capitolari alle 16.30 e,
alle 17, il solenne Pontificale. Nella mattinata del giorno di Pasqua, mons.
Corrado celebrerà alle 9 la S. Messa nella Casa Circondariale di Torre del
Gallo a Pavia.
I
riti della Settimana Santa alla Casa del Giovane
Anche
alla Casa del Giovane di Pavia si vivono in questi giorni i riti della
Settimana Santa in attesa della S. Pasqua. Il 25 marzo, Venerdì Santo, alle 15
alla Cappella della Casa Nuova, in via Lomonaco 43, si terrà la Preghiera al
Crocifisso. Il 26 marzo, Sabato Santo, alle 21 è in programma la Veglia di
Pasqua a Samperone.
Chiusura degli uffici di curia
Gli uffici della Curia Vescovile
rimarranno chiusi per le festività pasquali da giovedì 24 a martedì 29 marzo.
Riapriranno
mercoledì 30 marzo 2016.
L’AC Pavia a San Miniato dal vescovo Andrea Migliavacca
L’Azione
Cattolica di Pavia propone un weekend in Toscana il prossimo 7-8 maggio, a San
Miniato e Lucca. Sabato 7 maggio, partendo da Pavia al mattino, è prevista la
visita guidata alla cittadina di San Miniato, e nel pomeriggio l’incontro con
il Vescovo mons. Andrea Migliavacca, con cui si celebrerà la S. Messa
prefestiva, rimanendo poi insieme per la cena e la serata.
Domenica 8 si raggiungerà Lucca e si visiterà la città, per poi fare ritorno in
serata a Pavia. La quota di partecipazione (comprensiva di viaggio in pullman,
cena e pernottamento a San Miniato, ingressi e visite guidate) è
indicativamente di 110 euro a persona. Informazioni e prenotazioni entro il 15
aprile presso Giovanna Ghelfi, tel. 0382/573662 o 339/3290707, o Paolo
Montagna, email presidente@ azionecattolicapavia.it
AGENDA DEL VESCOVO
Domenica 27 Marzo -
Domenica 3 Aprile
Domenica
27 Marzo
9.00 S. Messa alla Casa Circondariale
16.30 Vespri
17.00 Pontificale di Pasqua in Cattedrale
Lunedì 28 Marzo
Martedì 29 Marzo
11.30 Incontro con il Sindaco e la Giunta Comunale a
Palazzo Mezzabarba
Mercoledì 30 Marzo
Mattino
Udienze Sacerdoti
Giovedì 31 Marzo
Mattino
Udienze
Venerdì 1 Aprile
Mattino
Udienze Sacerdoti
19.00 Consulta di Pastorale del Lavoro in Vescovado
Sabato 2 Aprile
11.00 Incontro con i Diaconi permanenti della Diocesi
di Bergamo
17.30 Festa del Noi
Domenica 3 Aprile
10.00 S. Messa a Vistarino
11.00 S. Messa a Marzano
17.00 Cresima Adulti in Cattedrale

Sul numero de "il
Ticino" nelle parrocchie della diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta
la provincia a partire da venerdì 25 marzo, il titolo della copertina è
"Edilizia pubblica a Pavia. Aler recupera 132 alloggi".
Dalla prima pagina parte l'editoriale firmato dal vescovo di Pavia, mons.
Corrado Sanguineti, dedicato alla S. Pasqua e dal titolo "Perché cercate
tra i morti colui che è vivo?". E sempre alla festività pasquale e ai riti
religiosi previsti a Pavia con il vescovo Corrado, è dedicata una pagina del
settimanale diocesano: domenica mattina mons. Sanguineti celebrerà la Messa al
carcere di Torre del Gallo; al pomeriggio, alle 17, presiederà il Solenne
Pontificale in Duomo.
Mons. Paolo Magnani scrive ai preti pavesi che festeggiano il 50esimo di
sacerdozio.
Dalla prima pagina parte anche il commento di Vittorio Vaccari, dal titolo
"Il coraggio della cancelliera Merkel esempio per l'Unione Europea".
Allarme terrorismo: colpito il cuore dell'Europa. Matteo Miglietta, giornalista
pavese che lavora a Bruxelles, testimone degli attentati dell'Isis di martedì
22 marzo.
Il personaggio: Orlando Comizzoli, dottore e "maestro" fornaio. E' il
titolare dell'unico forno storico della provincia di Pavia. Insegna agli
studenti dell'Apolf.
Pavia: Piazza Duomo sarà chiusa alle auto, ma il mercato degli ambulanti non
verrà spostato.
"Vota il tuo volontario": sul prossimo numero de "il Ticino"
(nelle parrocchie e nelle edicole dal 1 aprile) verrà pubblicata l'ultima
scheda per votare.
CSI Pavia: Sergio Contrini, confermato alla presidenza, presenta il programma
del prossimo quadriennio.
Completano questo numero de "il Ticino" la pagina dedicata a Papa
Francesco, altre notizie dalle comunità parrocchiali della diocesi di Pavia, la
cronaca, gli appuntamenti e la pagina dei servizi utili.

Nella collana Pretesti
dell’editore salentino Manni è uscita Dei pensieri la condensa raccolta
di poesie in dialetto pavese, con traduzione in italiano, di Davide Ferrari.
Nato nel 1983 a Pavia, Ferrari ha già al suo attivo La cenere dei bordi ed
Eppure c’è una meta per quel fiato di universo e si occupa di teatro,
scrittura creativa e formazione presso enti privati e pubblici tra cui la Casa
Circondariale di Pavia e quella di Voghera, dove dirige la compagnia teatrale
Maliminori. L’autore ricorda come “nonostante la rapidità della prima
stesura, queste pagine sono il frutto di tre anni di lavoro, di ripensamenti,
di incontri e confronti senza i quali le poesie non avrebbero la stessa
fisionomia”, precisando che “sono scritte in dialetto pavese nella
variante di Lardirago” e dedicate “a Ersilia, maestra sensa scola”
che “gli ha insegnato nei primi anni di vita questa lingua meravigliosa”.
Nella prefazione Franco Loi afferma che “la prima cosa che colpisce di
questo libro è la scelta del titolo per la precisione nel delineare
qualcosa che ha a che fare con la poesia”, la sola che offre “una
possibilità per provare a liberare l’inconscio, che si condensa di fronte a
noi” e consente “di nominare la realtà, di dare voce a tutto ciò che
l’uomo vive dentro e fuori dalla propria coscienza”. Paragonando la propria
esperienza di poeta con quella di Ferrari, Loi afferma che “in queste poesie
viene presentata la vita così com’è, nel suo farsi, nei luoghi dove le persone
sono ciò che sono – nei bar, nelle osterie, nelle chiese, nei campi, nei cimiteri,
sulla strada – e con la loro lingua trovano un rapporto con la realtà” e
questo perché Ferrari “conosce profondamente” sia la lingua pavese sia
la materia con cui lavora. Basterebbe quanto scritto da Loi a certificare la
bontà e la qualità della silloge di Davide Ferrari. A beneficio del lettore e
nel tentativo di fare a nostra volta «condensa» dei quaranta componimenti,
offriamo qualche flash delle tre parti tematiche in cui è suddivisa la
raccolta. Lo faremo riportando nella traduzione italiana alcuni frammenti delle
poesie, avvertendo chi le leggerà direttamente in dialetto avrà un supplemento
di gusto e di sapore. Delle tredici liriche raccolte nella sezione Al temp spicca
la riflessione “[…] il tempo è come / un brutto cliente: / ha sempre ragione
lui. / Siamo noi che facciamo gli sforzi / per tenerlo in vita dentro i pugni,
/ negli occhi della gente che passa, […] Gli diamo in mano la vita / ma
è meglio lasciar perdere. / È cosa nostra, invenzione e colpa […] è niente, ma
ci fa fare la corsa”. Per cogliere in pienezza l’essenza degli scritti
della sezione I sänt (la più corposa con i suoi diciannove scritti)
occorre fermarsi prima a meditare sui versi di T.S. Eliot che li introducono
(discorso valido anche per le altre parti, ma qui con maggior forza): “Comprendere
/ il punto di intersezione del senza tempo / col tempo, è un’occupazione per
santi” perché, come evidenzia Loi, ognuno di questi brevi monologhi “lascia
affiorare la profondità degli interrogativi sul senso del tempo attraverso le
parole in lingua pavese in cui le persone si riconoscono e trovano il legame
con la natura e la vita”. Nella galleria di questi «santi» spicca la figura
del cliente abituale dell’osteria che “sembra un santo, lì fermo / con il
bicchiere in mano, / a buttare il naso di qua e di là / come per sentire /
l’odore dell’eternità” e il tributo al luogo simbolo e culla di molte
poesie: “Chissà se Freud non ha mai pensato di fondare / la sua scienza qui,
nel bar di Lardirago. / Di sogni e casi strani lì ce ne sono a volontà. / […]
Non mi nascondo nei libri o nelle spiegazioni: / io non ho mai studiato, ma ho
capito / che ci sono cose che non si possono spiegare. / Il problema non è
correre per stare davanti / o, alle volte, restare anche indietro. Il problema
/ è fidarsi e mettere il naso nelle cose, giù / in profondità. / E più il buco
è profondo / e meno il tempo fa fatica a fare / il suo corso”. Infine degli
otto componimenti de La mort, di rilevo sono i versi “Ho sempre la
morte davanti agli occhi / e invece tutte le notti in dormiveglia / mi rendo
conto che è già alle mie spalle. / È il giorno passato che è Morte / e tutti
gli altri prima di quello. / Il resto è il vuoto tra le stelle”. Una bella,
piacevole e gradita sorpresa Dei pensieri la condensa, non solo per la
freschezza dello stile, la pungente ironia e la scapigliata arditezza di alcune
libertà poetiche, ma soprattutto, come scrive Franco Loi, per la “grande
attenzione alla vita” e la capacità di Davide Ferrari di saper indagare “ogni
particolare rapporto della propria esistenza” condensarlo e offrirlo “in
maniera acuta e sottile” a “chiunque sia attento al rapporto con le cose
e con le persone”.
Davide Ferrari
Dei pensieri la condensa
Manni. Pagine 96. Euro 13,00
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