E’ MORTO DON FRANCESCO
BRUNI
Oggi è mancato don Francesco Bruni noto anche in Diocesi di Pavia per i suoi anni di servizio in Seminario e per la cordialità dei rapporti sempre mantenuti.
Oggi è mancato don Francesco Bruni noto anche in Diocesi di Pavia per i suoi anni di servizio in Seminario e per la cordialità dei rapporti sempre mantenuti.
Il funerale sarà celebrato a San Martino Siccomario
sabato 6 luglio alle ore 10.00.
REANIMATION – Summer party
Giovedì 4 luglio festa degli animatori dei Grest della Diocesi presso il locale Sole Luna Beach (Ponte della Becca).
Dalle ore 20.00 alle ore 00.30
Happy hour, band, animazione, preghiera e disco.
UNA SETTIMANA CON LA FUCI PAVESE A CAMALDOLI
Come ogni anno la Fuci pavese organizza per tutti gli
studenti universitari, i ricercatori e i dottorandi una settimana di riposo e
di ricerca teologica al monastero di Camaldoli. L’appuntamento è in programma
dal 28 luglio al 4 agosto. Il tema di quest’anno è “Le beatitudini”: i
partecipanti saranno accompagnati nelle loro riflessioni da Enzo Bianchi,
priore di Bose.
Per informazioni telefonare al numero 340/7307393 (don
Riccardo) o al 338/2580399 (Marco Donati). E’ possibile
iscriversi sino al prossimo 7 luglio (i posti sono
limitati).
LA PARROCCHIA DI VELLEZZO BELLINI ALL’INCONTRO DI TAIZE’
LA PARROCCHIA DI VELLEZZO BELLINI ALL’INCONTRO DI TAIZE’
La parrocchia di Vellezzo Bellini parteciperà
all’incontro internazionale dei giovani, in programma dal 1 al 4 agosto
prossimi a Taizè. Per informazioni e adesioni è possibile telefonare al numero
0382/926060. Durante l’incontro del prossimo agosto sarà possibile incontrare
giovani che provengono dal mondo intero, vivere un tempo di riflessione e
scoprire le sorgenti della fede.
“3 GIORNI” AD ALASSIO DAL 30 AGOSTO AL 1 SETTEMBRE
“3 GIORNI” AD ALASSIO DAL 30 AGOSTO AL 1 SETTEMBRE
La Diocesi di Pavia e il Seminario propongono, come ogni
anno a fine estate, la “3 giorni chierichetti!!!”: l’appuntamento è in
programma ad Alassio dal 30 agosto al 1 settembre. E’ un’opportunità per
vivere un’esperienza di condivisione, gioco e amicizia con i ministranti della
Diocesi e per scoprire sempre più la bellezza di servire il Signore Gesù. La
partenza è prevista venerdì 30 agosto, alle 10, da viale Libertà a Pavia
(dietro al distributore dell’Agip); il rientro è fissato per domenica 1
settembre alle 18. Ad Alassio i chierichetti pavesi saranno accolti
all’istituto salesiano “Madonna degli Angeli”: l’ostello della gioventù dei
salesiani è dotato di camerette per sei-otto persone, spiaggia privata, campi
da gioco, chiesa e auditorium. Il costo di partecipazione è di 110 euro,
comprensivi di pensione completa, pullman e accesso alla spiaggia privata. Le
iscrizioni possono essere consegnate al proprio sacerdote o all’incaricato
parrocchiale che lo consegneranno in Curia, all’ufficio pastorale, entro
venerdì 26 luglio, con il versamento di una caparra di 25 euro.
Sul numero de
"il Ticino" nelle parrocchie e nelle edicole della diocesi di Pavia
da venerdì 5 luglio, il titolo della copertina è "Torneo Oratori: trionfa
Binasco! Pubblico da record nella serata finale all'Oratorio don Bosco. Le foto
di tutti i premiati". Al Torneo Oratori sono dedicate diverse pagine
all'interno del settimanale e l'editoriale del direttore Alessandro Repossi,
dal titolo "Un sorriso di speranza dai nostri Oratori".
"Papa Francesco, la prima enciclica è "Lumen
Fidei": verrà pubblicata venerdì 5 luglio. Lunedì 8 luglio il pontefice
andrà a Lampedusa per incontrare gli immigrati.
Addio a don Vittorio Cupola, il fondatore della
"Famiglia dell'Ave Maria": i funerali sono stati celebrati a Sanremo,
la salma tumulata al cimitero di Bereguardo.
Festa di Sant'Agostino, il pontificale sarà presieduto dal
cardinale Versaldi.
Don Lino Casarini, da cinquant'anni testimone della fede: la
comunità di Bereguardo e Zelata in festa per il proprio parroco. Feste e
celebrazioni anche per i 25 anni di sacerdozio di don Enrico Rastelli e don
Cosma Di Tano.
"Don Emanuele Tizzoni, la gioia di essere
sacerdote". Trentatrè anni, originario di Robecco Pavese, è stato
ordinato il 23 giugno a Tortona. La scorsa settimana ha concelebrato una Santa
Messa nel Duomo di Pavia con don Ernesto Maggi.
Viaggio nei Grest degli Oratori della diocesi di Pavia:
questa settimana servizi da Santo Spirito, Santa Maria di Carvaggio-San
Lanfranco, Scala, S. Alessandro-Don Orione, San Francesco,
Villanterio-Gerenzago, Vidigulfo, Bornasco-Gualdrasco, San Genesio e
Magherno-Copiano.
Politica: intervista ad Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia.
"Torna Forza Italia? Meglio occuparsi dei problemi veri".
Assistenza: ecco la spesa annua dei pavesi per gli anziani
nelle case di riposo: un comparto che impiega 5mila dipendenti.
Completano questo numero de "il Ticino" altre
notizie dalle comunità parrocchiali della diocesi di Pavia, la cronaca e gli
appuntamenti.
Il sacerdote dehoniano Aimone Gelardi ha scritto un interessante libro, Fare pace, con l'intento di offrire l'opportunità, a chi lo desidera, di riscoprire la Confessione e riavvicinarsi a "questa «cosa» che da piccolo faceva anche troppo spesso, da adolescente sempre più in diradando, da giovane, in pratica, solo prima di sposarsi e, magari, a ogni battesimo di bambino". Dopo aver accennato ai diversi nomi con cui è chiamata (penitenza, pentimento, conversione, perdono, riconciliazione) e ricordato come "tra i cristiani non gode propriamente di buona salute", il sacerdote rileva che il nome confessione "evoca l'imbarazzo di dover dire i fatti propri ad un altro" e "non richiama subito misericordia e perdono". "La Confessione sacramento - afferma invece don Gelardi - si comprende solo pensando al volto di Dio Padre di misericordia, che conosce tutti e ognuno più di quanto ognuno non conosca se stesso". L'autore passa a esaminare "l'oggetto misterioso del peccato" spiegando genesi, sostanza e la differenza tra peccato veniale e mortale, sostenendo che "i cristiani non hanno sempre le idee chiare su una cosa tanto importante per la loro vita spirituale". Don Gelardi spiega bene perché la confessione dei peccati è il momento più importante della celebrazione del sacramento e che "la cosa più terribile non è il peccato in sé, ma la chiusura alla voce dello Spirito che apre al perdono, rende possibile un altro inizio". Soffermandosi "sull'atto del confessare", don Aimone ricorda che esso dovrebbe nascere "dalla fede e dall'ascolto della Parola, ed è anche lode alla misericordia di chi la fede chiama «Padre di misericordia» e loda per la gratuità del suo perdono nel Figlio, per lo Spirito Santo". "L'accusa - scrive don Aimone - non è semplice verbalizzazione della colpa, come accadrebbe in tribunale, ma è riconoscere di avere tradito Dio e di avere bisogno della sua misericordia", rimarcando che "non si tratta solo di fare la lista dettagliata dei peccati, ma anche di discernere la propria situazione spirituale" perché "un conto è inciampare e cadere, un altro non riuscire più a camminare o strisciare; un conto muoversi con fatica, un altro essere paralizzati". A tale proposito il sacerdote afferma che le confessioni che gli piacerebbe ascoltare "sono quelle che traducono in parole la consapevolezza del male compiuto, il pentimento e il bisogno di misericordia". Don Gelardi parla poi della figura del confessore, affermando che "deve essere consapevole che ha il ruolo del pastore che accompagna, padre che accoglie, maestro che illumina, educatore che indirizza, guida che discerne" e il suo compito "è di essere a un tempo giudice e medico, costituito da Dio ministro della divina giustizia e della misericordia, per provvedere all'onore divino e alla salvezza delle anime". Il sacerdote elenca quindi i "peccati che vorrebbe ascoltare", fornendo un'ideale guida al fine di "conoscerli e riconoscerli alla luce della parola di Dio" e fare un buon esame di coscienza. Ad esempio riflettendo sul non santificare le Feste egli afferma che "la messa non è una tassa da pagare, è nutrimento della vita cristiana e la parola di Dio che conta come le vitamine per gli organismi deboli e gli antibiotici per quelli infermi". Parlando invece di fedeltà Gelardi sostiene che "non coincide solo con la mancanza di tradimenti concreti" perché "quelli del cuore e della mente sono devastanti quanto quelli della carne"; cosi per i compromessi nell'ambiente del lavoro che nessuno quasi mai confessa "eppure c'è chi vende il corpo, l'anima, la dignità e la libertà per poco e anche per molto" e come "le bugie sono tra i peccati più confessati, non così invece la mancanza di verità che è più grave, così come mormorazioni, calunnie, critiche, giudizi impietosi". Molto belle sono le riflessioni riguardo le opere di misericordia (per un cristiano sono "lo schema di giudizio finale, non possono essere assenti dai radar di chi si confessa") e la sfera dei diritti degli altri ("è un ambito poco frequentato negli esami di coscienza, così come quello della responsabilità politica"). Infine parlando di confessione frequente, il sacerdote afferma che "spesso è occasione di un dialogo spirituale che potrebbe svolgersi anche fuori della celebrazione del sacramento" e che "è importante tuttavia che nella celebrazione del sacramento sia sempre messa in evidenza la dimensione liturgia e non solo quella dialogica".
Aimone Gelardi
Fare pace
EDB. Pagine 112. Euro 7,90
Nessun commento:
Posta un commento