La S.Messa della notte di Natale in Duomo con il
Vescovo e in diretta a Radio Ticino Pavia
Il Vescovo Corrado Sanguineti presiederà nella notte di Natale la S. Messa della mezzanotte nel Duomo di
Pavia (preceduta alle 23.15 dall’Ufficio delle Letture), che verrà trasmessa in
diretta da Radio Ticino Pavia (Fm 91.8-100.5; www.ilticino.it).
Il giorno di Natale il Vescovo celebrerà la
S. Messa in carcere alle 9.30, e presiederà in Duomo la recita dei Vespri alle
16.30 e il solenne pontificale alle 17. Domenica 31 dicembre Monsignor Corrado presiederà in Duomo
alle 16.30 la recita dei Vespri e alle 17 il pontificale con il “Te Deum”. Lunedì 1 gennaio il Vescovo presiederà
in cattedrale alle 16.30 la recita dei Vespri e alle 17 il solenne pontificale.
Sabato 6 gennaio, festa dell’Epifania,
Mons. Corrado celebrerà alle 9.30 la S. Messa alla Pediatria del San Matteo e,
nel pomeriggio, presiederà in cattedrale alle 16.30 i Vespri e alle 17 il
solenne pontificale.
Chiusura
degli uffici di curia
Gli uffici di Curia resteranno chiusi da venerdì 22 dicembre 2017 a lunedì 1°
gennaio 2018.
La portineria sarà aperta fino a sabato 23 dicembre mattino e pomeriggio. Sarà
chiusa da martedì 26 dicembre 2017 a lunedì 1° gennaio 20181
Scuola di Cittadinanza, incontro con il Vescovo
La Scuola di Cittadinanza e Partecipazione della Diocesi di Pavia organizza venerdì 22 dicembre, alle 18.30 alla
Cappella del Sacro Cuore, un incontro con il Vescovo Corrado Sanguineti. Mons.
Corrado ha esteso l’invito a tutti i cattolici impegnati in attività politica,
amministrativa e sociale. Il primo incontro della Scuola per il 2018 è già
fissato per il 17 febbraio: sarà un confronto tra esperti (in mattinata) e tra
politici (nel pomeriggio) su tre temi cruciali in vista delle prossime elezioni
politiche, ovvero immigrazione, famiglia e welfare. Gli esperti della mattinata
saranno Maurizio Ambrosini (professore nell’Università Statale di Milano)
sull’immigrazione, Lucia Fronza Crepaz (già parlamentare, volontaria nel mondo
dell’associazionismo familiare) sulla famiglia e Luigi Campiglio (professore
Università Cattolica di Milano) sul welfare.
S.Messa
in suffragio di don Bruno Mascherpa
Lunedì 8 gennaio 2018 alle 19 sarà
celebrata nel Duomo di Pavia una S. Messa in suffragio di don Bruno Mascherpa.
Presenzierà don Ernesto Maggi, attraverso il quale sarà possibile coltivare il
ricordo del sacerdote pavese e riflettere sugli insegnamenti ricevuti.
Scienza
e fede, gli incontri in Duomo
Domenica 28 gennaio 2018 torneranno nel
Duomo di Pavia gli incontri su “Oggettività della Scienza e Verità della Fede”,
promossi dalla Scuola della Cattedrale. Dopo la S. Messa delle 19 celebrata da
don Ernesto Maggi, seguiranno alle 20 “Assaggi di cucine generose” e alle 21 il
confronto con il prof. Mauro Carfora sul tema “Frontiere della cosmologia”.
AGENDA
DEL VESCOVO
Venerdì 22 Dicembre
11.00 S. Messa per le scuole cattoliche in Cattedrale
18.30 Incontro della Scuola di cittadinanza e partecipazione in preparazione al
Natale al Sacro Cuore
Sabato 23 Dicembre
11.00 Incontro con i Giuristi Cattolici
18.00 S. Messa alla Scala
Domenica 24 Dicembre
10.00 S. Messa a Filighera
11.00 S. Messa a Copiano
23.15 Ufficio delle Letture in Cattedrale
24.00 Pontificale della Notte di Natale
Lunedì 25 Dicembre
9.30 S. Messa in Casa Circondariale
16.30 Vespri
17.00 Pontificale di Natale in Cattedrale
Domenica 31 Dicembre
16.30 Vespri
17.00 Pontificale in Cattedrale e canto del “Te Deum”
Lunedì 1 Gennaio
16.30 Vespri
17.00 Pontificale in Cattedrale e canto del “Veni Creator”
Il numero de "il
Ticino" nelle parrocchie della Diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta
la provincia da venerdì
22 dicembre, si presenta in edizione davvero speciale:
40 pagine tutte a colori, con tanti servizi e immagini.
Il titolo di apertura della copertina è "Vivere e morire nella pienezza
dell'amore. Il richiamo del Vescovo Corrado contro lo scorciatoie
eutanasiche". Sulla normativa sul biotestamento, recentemente
approvata dal Parlamento, interviene Mons. Sanguineti: "I tre grandi
pericoli della legge sul 'fine vita' ". Sullo stesso tema ospitiamo su questo
numero del settimanale diocesano un'intervista a don Giovanni Lodigiani,
docente di etica teologica, e l'intervento di Gianni Mussini del Movimento per
la Vita.
Nel Duomo di Pavia la S. Messa della notte di Natale con il Vescovo Corrado
Sanguineti, in diretta a Radio Ticino Pavia. Al tema del Natale è dedicato
anche l'editoriale del Vescovo Corrado dal titolo "Natale: una vita nuova
nel mondo". All'interno del giornale un articolo di don Michele Mosa:
"Lettera a Gesù Bambino. Anche oggi ci sono bambini che più che giocattoli
desiderano poter giocare".
Confindustria Pavia, "Premi al merito scolastico" agli studenti
eccellenti.
Papa Francesco: il settimanale diocesano è "voce" della Chiesa
locale. Anche "il Ticino" con la Fisc all'udienza del Santo Padre.
Presentato all'Archivio di Stato di Pavia "Il sigillo del Duca", il
libro sulla pietra fondativa della comunità di Spirito Santo.
Intervista all'assessore all'urbanistica di Pavia Angelo GualandI: "Cari
pavesi, vi spiego perché il tunnel a San Giovannino si può fare".
Concorso Presepi: pubblichiamo altre foto dei vostri presepi. Inviate le
immagini, entro le 24 del 7 gennaio 2018, alla mail repossi@ilticino.it
"Vota il tuo Volontario", la classifica aggiornata del concorso de
"il Ticino".
Completano questo numero de "il Ticino" altre notizie dalle comunità
parrocchiali della Diocesi di Pavia, l'attualità, gli appuntamenti, la pagina
della sanità e quella dei servizi utili. "il Ticino" tornerà
nelle parrocchie e nelle edicole il 12 gennaio 2018. Buon Natale e buon anno ai
nostri affezionati lettori.
Domani la Chiesa celebra la memoria liturgica di santa Francesca Saverio Cabrini patrona degli emigranti.
Nel
centenario della sua morte è uscita una biografia che ne ripercorre le vicende
umane e spirituali. Tra cielo e terra è il titolo del volume pubblicato
da Marsilio e frutto del lavoro di ricerca e studio di Lucetta Scaraffia
in cui confluiscono, come precisa la storica e giornalista, documenti inediti,
lettere e scritti della santa ma anche l’approfondimento di alcune figure fra
le superiore generali che le sono succedute e la visita a istituti da lei
fondati nel mondo. Nel primo capitolo sono rievocati gli anni dell’infanzia di
Francesca (“una ragazzina intelligente e vivace, che aveva accolto nel
profondo l’insegnamento religioso semplice ma solido dalla famiglia e dei
parroci”), le vicende legate alla sua professione religiosa,
l’inaugurazione del primo istituto “senza mai perdere di vista il suo sogno
missionario” e il desiderio di emulare Francesco Saverio di andare in Cina.
Scaraffia ricorda in che modo “la maestrina lombarda si destreggiò con
intelligenza e abilità fra le alte sfere ecclesiastiche” per realizzare il
suo programma di missione aprendo una casa a Roma e gettando le basi per la sua
partenza per l’America; questo grazie anche alla solidarietà e all’aiuto del
cardinale Lucido Maria Parocchi, che fu vescovo di Pavia dal 1871 al 1877. Nel
sottolineare come “le lettere di questo periodo ci aiutano a capire come la
giovane donna sia cresciuta e maturata attraverso le difficoltà”, la
biografa rileva “come profonda e radicale sia stata la metamorfosi che ha
portato una fanciulla semplice e romanticamente religiosa – ancora incerta
delle sue qualità umane e del tutto inconsapevole del destino eccezionale che
l’attendeva – a divenire una religiosa forte e sicura dei suoi obiettivi e del
suo modello di crescita spirituale trasmesso alle donne che la seguirono”.
In L’America o l’incontro con la modernità Lucetta Scaraffia dà conto
dell’arrivo in America delle Missionarie del Sacro Cuore (“si spingevano
laggiù non per un progetto individuale, ma per aiutare gli emigranti italiani a
non perdere un aspetto fondamentale della loro identità, la fede cattolica”),
i disagi incontrati e i non facili rapporti con i padri scalabriniani e
l’arcivescovo di New York Corrigan. In quelle circostanze, annota la
giornalista, “si rilevarono in pieno la forza di carattere della Cabrini e
la sua capacità di far fronte alle difficoltà e alle delusioni, che essa
vedeva non tanto come ostacoli, quanto come prove spirituali per purificare i
suoi intenti e dare solide basi al suo operato”. È dato poi spazio al
racconto delle opere intraprese da madre Cabrini “per aiutare gli emigranti
italiani e fare di loro dei buoni uomini e cittadini, senza rinnegare la loro
origine religiosa e nazionale” e del modello d’integrazione da lei
elaborato che “ebbe successo grazie all’azione capillare di un gran numero
di scuole sparse strategicamente in tutta l’America”. In Una santa
moderna l’autrice mette in risalto la dimensione mistica di Francesca
evidenziando come questa era alimentata dalla devozione per il Sacro Cuore di
Gesù; “intorno a questo simbolo aveva incentrato la sua vita spirituale e
quella dell’istituto da lei fondato” sintetizzato nel motto personale, “Tutto
posso in colui che mi conforta”, e in quello per la congregazione, “A
maggiore gloria del santissimo Cuore di Gesù”. “Nel modello cabriniano,
scrive la biografa, “la contemplazione, gelosamente nascosta agli occhi del
mondo, doveva servire a realizzare le buone opere … un rovesciamento perfetto
del pensiero tradizionale che vedeva nell’azione il requisito necessario alla
realizzazione della contemplazione” e per questo “Francesca Cabrini può
essere considerata una delle prime sante moderne e una decisa innovatrice nel
campo delle relazioni non solo tra uomini e donne, ma soprattutto tra religiose
e superiori gerarchici”. Infine ne Un successo difficile Lucetta
Scaraffai riferisce dei viaggi (“le traversate oceaniche diventavano per lei
occasione di riposo, di preghiera e di cura”), degli ostacoli affrontati e
delle sue capacità di “circondarsi di suore di grande capacità e provata
fedeltà, che le offrirono una collaborazione fondamentale per la creazione
delle opere e la direzione della vita religiosa” fino alla realizzazione “di
un’aspirazione che coltivava da tempo: diventare cittadina americana”.
Nel suo dettagliato lavoro Lucetta Scaraffia fa conoscere bene la figura e le
opere di madre Cabrini, una donna “dalla fede tradizionalissima e insieme
innamorata della modernità, che pratica l’umiltà e l’obbedienza ma che è anche
capace d’investire ingenti capitali in opere gigantesche fidando solo nelle
proprie forze” sempre mossa “da un esauribile amore per il prossimo …
obbedientissima alla Chiesa e ai superiori, dai quali però riesce a ottenere
quello che vuole … che non parla mai di emancipazione, ma lancia uno dei
programmi più rivoluzionari in questo senso, creando un modello di vita
religiosa femminile nuovo e totalmente autonomo”. Con la sua vita spesa per
mettere “il bene al posto del male” Francesca Cabrini, come scrive papa
Francesco nella prefazione, “ha saputo unire una grande carità con uno
spirito profetico che le ha fatto comprendere la modernità nei suoi aspetti
meno positivi, quegli aspetti che coinvolgevano i miserabili della terra e che
gli intellettuali e politici non volevano vedere” e “proprio per questo,
è oggi molto attuale e ci insegna ancora la via da percorrere per affrontare il
fenomeno epocale delle migrazioni coniugando la carità e la giustizia”.
Lucetta
Scaraffia
Tra terra e cielo
Marsilio. Pagine 208. Euro 16,00