Sul grande web le piccole cose contano molto
venerdì 27 gennaio 2017
Anno IX n. 03
Monsignor Vescovo Corrado Sanguineti ha
definito il quadro degli incarichi per il settore pastorale della Curia di
Pavia
Domenica 5 Febbraio
Nella collana Gli
Elefanti Saggi, l’editore Garzanti ha ripubblicato Utopia e
disincanto di Claudio Magris, raccolta di elzeviri e saggi che si
caratterizzano per la lucidità e l'acutezza con cui affrontano vari argomenti.
Un primo gruppo di scritti analizza l'attuale condizione umana e storica; il
professor Magris riflette su temi che riguardano la svolta di fine millennio,
il ruolo della letteratura, la figura dell'intellettuale, l'identità culturale
e il libero arbitrio. Un successivo filone di interventi riguardano il profilo
di personaggi e la riscoperta di libri dimenticati. In questa parte Magris
ricorda, tra gli altri, la figura e l'opera di uno scrivano del seicento:
Torquato Accetto. Parlando della sua Dissimulazione onesta libro dalla
prosa “trasparente e insondabile come un'acqua limpida ma profonda",
Magris fa alcune considerazioni sul mestiere dello scrittore ("ciò che
distingue il vero scrittore, anche piccolo, è la coscienza di non essere autore
o creatore, ma un causale contenitore o un attento verbalizzatore delle
epifanie che gli vengono donate") e sull'uso della verità ("la
dissimulazione onesta copre temporaneamente la verità per proteggerla dai fraintendimenti
e dalle deformazioni, per impedire che essa si manifesti in modo inopportuno,
rovesciandosi così nel falso"). Le figure di grandi scrittori e poeti
hanno un ruolo di primo piano nel libro. Claudio Magris traccia un profilo
delle opere e della vita di Borges, Junger, Goethe, Hugo, T. Mann, Dostoevskij,
Goncarov, Hesse, Broch, Andric, Tagore, Montale, Pasolini, Primo Levi,
Stevenson, Sealsfield e grandi pensatori come Lutero, Erasmo, Nietzsche, Martin
Heidegger. Non mancano escursioni tra le opere di autori marginali della
letteratura mondiale: il lappone Turi, il groenlandese Qippingi e un anonimo
poeta amazzonico. Molto bello è il saggio dedicato a Ippolito Nievo. Dopo aver
definito Nievo "vittima di quell'isolamento che talora avvolge ancor
oggi la letteratura e specialmente la narrativa italiana dell'Ottocento",
Magris scrive che Le Confessioni di un italiano è un capolavoro della
letteratura universale e "un grande libro pervaso di tenerezza e
umorismo e di profonda passione". Tra gli argomenti toccati ricordiamo
le considerazioni sui valori ("la dimensione più autentica dei valori è
quella che li vede non declamati o sbandierati, bensì calati nell'esistenza
quotidiana; vissuti a fondo e tradotti nel modo di essere e di operare").
Non mancano infine commenti su argomenti come il mercato: "sistema
efficientissimo e insostituibile di circolazione dei beni, è un valore centrale
nell'ambito dell'attività economica, ma non è l'universo". "Saper
far funzionare un'azienda - sottolinea lo scrittore - è fondamentale, ma
non ogni cosa è un'azienda ed è ridicolo e improduttivo, ad esempio,
considerare tale l'università, come si tende a fare con totalizzante pathos
economicistico". Nel loro insieme queste “storie, speranze e
illusioni del moderno" si caratterizzano come una raccolta
intelligente e provocante non solo dal punto di vista culturale, ma per la loro
valenza morale e civile. Le considerazioni del professor Claudio Magris sono un
invito a guardare con "utopia e disincanto" la realtà e a
riflettere su di essa perché “chi ignora la complessità e i conflitti del
vivere, e s'immagina una realtà tutta idilliaca e stile casual, espone se
stesso e gli altri alla sopraffazione e all'inganno, finisce vittima o
sprovveduto complice dei prevaricatori". Bene hanno fatto autore e
editore a riproporre il volume la cui lettura è un efficace antidoto contro il
dilagante conformismo e la dominante omologazione culturale della nostra
società.
Claudio Magris
giovedì 19 gennaio 2017
Anno IX n. 02
Parrocchia della Scala, don Razzini è
il nuovo amministratore
Don
Antonio Razzini è il nuovo amministratore parrocchiale della comunità di Santa
Maria della Scala di Pavia. Lo ha presentato il vescovo Corrado Sanguineti,
durante la Santa Messa da lui presieduta domenica 15 gennaio. “Dal 2012 - ha
sottolineato mons. Corrado nell’omelia che potete leggere integralmente sul
sito www.ilticino.it - la vostra
parrocchia è stata affidata alla cura di don Vincenzo Migliavacca, parroco
della vicina comunità della Sacra Famiglia. In questi anni don Vincenzo, con
l’aiuto degli altri sacerdoti presenti alla Sacra Famiglia – don Angelo
Beretta, don Luigi Viola e don Alberto De Martini – ha provveduto alla cura
della vostra parrocchia, ovviamente con l’aiuto di laici e collaboratori della
vostra comunità, e con l’aiuto, negli ultimi anni, di suor Natalina. Sento in
questo momento il dovere, a nome mio e dell’intera diocesi, ma anche a nome
vostro, di esprimere un “grazie” sincero a don Vincenzo, che in questi anni si
è fatto carico di una responsabilità non lieve, accanto ai suoi impegni già
assunti per la nostra Chiesa, e con lui ringrazio i sacerdoti che hanno
assicurato la loro presenza per l’animazione della comunità”. “Da oggi - ha
proseguito poi il vescovo - si apre un cammino nuovo per la Scala, che affido
alla cura di don Antonio Razzini, parroco della vicina comunità di Mirabello e
che molti fra voi già conoscono. Sarà coadiuvato da don Angelo Beretta, che
come aiuto pastorale, abiterà qui, offrendo una presenza stabile e quotidiana”.
Preghiera
per la Vita alla Sacra Famiglia
Venerdì 20 gennaio, alla parrocchia della
Sacra Famiglia in via Ludovico il Moro 1 a Pavia, si terrà la Preghiera per la
Vita. Il programma prevede alle 17 la recita del S.Rosario, alle 17.30 la
celebrazione della S.Messa, tra le 18 e le 19 l’Adorazione Eucaristica. L’invito
è per tutti in previsione della 39ª Giornata per la Vita del 5 febbraio.
SANTA MESSA per "Figli in Cielo"
L’associazione “Figli in Cielo” propone un altro appuntamento di preghiera e
riflessione. Sabato 21 gennaio, nella chiesa di
S.Maria del Carmine di Pavia alle 17.30 verrà recitato il Santo Rosario,
seguito alle 18 dalla S.Messa celebrata da don Daniele Baldi. L’accoglienza
partirà già dalle 16.30. Verranno ricordati nella preghiera tutti i “Figli in
Cielo” dei genitori presenti. I nomi potranno essere comunicati al sig. Ezio
all’arrivo in chiesa, oppure tramite telefono o sms (cell. 340/6403880) o via
mail all’indirizzo ezio.galmozzi@libero.it
Permesso, grazie, scusa - secondo incontro
Le tre parole dell'amore nell'Amoris Laetitia
Il Vescovo Corrado incontra le giovani famiglie per riflettere sul dono del
Matrimonio alla luce della Lettera di Papa Francesco
Grazie
Domenica 22 gennaio 2017
Domus Pacis, via San Lanfranco, 13 - Pavia
ore 18.00: riflessione e condivisione
ore 20.00: cena insieme
I bambini verranno intrattenuti da animatori durante rincontro
MEIC,
Conversazioni bibliche in Seminario
Lunedì 23 gennaio alle ore 18, nel
Seminario Vescovile in via Menocchio 26 a Pavia, si terrà il secondo incontro
di una serie di conversazioni bibliche organizzate dal MEIC (Movimento
Ecclesiale di Impegno Culturale) e condotte da don Giulio Lunati sul tema
“Qoèlet e Cantico dei Cantici”: le due facce del desiderio”. Gli incontri
successivi si terranno nei seguenti lunedì: 20 febbraio, 20 marzo, 8 maggio.
La
Festa dei Giornalisti al Vescovado di Pavia
“Io social e tu? La relazione educativa nel mondo digitale”. E’ il titolo
dell’incontro in programma martedì
24 gennaio,
alle 10.30, alla Sala Pertusati del palazzo vescovile di Pavia. In occasione
della Festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e di tutti
coloro che operano nel mondo delle comunicazioni sociali. A trattare il tema
sarà padre Stefano Gorla, barnabita, giornalista, scrittore per ragazzi ed
educatore. In apertura di incontro a salutare i cronisti presenti e tutto il
pubblico, sarà il vescovo Corrado Sanguineti. Poi la parola passerà a padre
Stefano Gorla. Nell’occasione sarà anche consegnato il Premio giornalistico
“Mons. Carlo Bordoni” (giunto alla decima edizione) alla cronista Maria Fiore
del quotidiano “La Provincia pavese”.
All’appuntamento di martedì 24 gennaio sono invitati tutti i giornalisti di
Pavia e provincia e le persone interessate al tema della comunicazione,
soprattutto quella che si sviluppa per via digitale.
Il
corso di liturgia
Riprende
il corso dal tema “E’ bello dare lode al Signore” (Salmo 91,92), promosso
dall’Ufficio liturgico e di musica sacra della Diocesi di Pavia, rivolto ai
cantori, lettori, addetti al culto e a tutti coloro che svolgono un ministero liturgico
nelle parrocchie. Martedì 24 gennaio, alle 21 in Seminario,
si parlerà di “Cura delle suppellettili, vasi sacri e beni artistici delle
chiese”; il relatore sarà don Siro Cobianchi, responsabile dell’Ufficio beni
culturali della Curia.
Incontri
per separati, divorziati, risposati
Intraprendere
un percorso nuovo dopo la ferita e lo smarrimento, seguendo come faro l’Amoris
Laetitia di Papa Francesco. E’ il cammino organizzato e accompagnato dalla
Pastorale Famigliare SDR (Separati, Divorziati, Risposati) della Diocesi di
Pavia.
Attraverso alcuni incontri viene proposto un percorso di approfondimento e
rilettura della propria esperienza nella luce della fede. Dopo gli incontri del
trimestre ottobre/dicembre, prende il via una nuova serie di incontri, a
partire da giovedì 26 gennaio alle 19.30 presso il
Convento di S.Maria di Canepanova (via Ada Negri 2 Pavia). Il primo incontro è
conoscitivo, una sorta di happy hour per fare amicizia. Il secondo incontro,
martedì 31 gennaio alla stessa ora e allo stesso luogo risponde allo stesso
obiettivo. Gli incontri successivi si terranno il 21 febbraio alle 21 sul tema
“Rabbia, delusione, fallimento” con la psicoterapeuta Rachele Lunghi; il 9
marzo alle 21 sul tema “Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito”; martedì
21 marzo sul tema “Ripensarsi dopo il fallimento”; il 4 aprile con la seconda
parte del tema “Il Signore è vicino ha chi ha il cuore ferito”; il 2 maggio
alle 19.30 con l’aperitivo e la visione di un film; il 27 maggio alle 18.30 con
l’incontro conclusivo. In aggiunta a questi appuntamenti si terrà un incontro
speciale il 29 marzo alle 21 con lo studio del capitolo VIII dell’Amoris
Laetitia insieme al relatore mons. Giulio Brambilla. Per informazioni sugli
incontri e sull’attività della Pastorale SDR è possibile contattare il numero
0382/26002 oppure scrivere una mail a pastoralefamigliaSDR@diocesi.pavia.it
AGENDA
DEL VESCOVO
Venerdì 20 Gennaio
11.00 S. Messa per Vigili Urbani in Cattedrale
21.00 Presentazione della Lettera Pastorale al Vicariato I (zone Nord e Est)
Sabato 21 Gennaio
11.00 Premiazione Concorso Presepi
Domenica 22 Gennaio
10.15 Incontro con i Diaconi Permanenti
11.15 S. Messa a Lardirago
15.15 Incontro con le Famiglie a Belgioioso
18.00 Incontro con le Giovani Coppie
Lunedì 23 Gennaio
21.00 Presentazione Lettera Pastorale al Vicariato II
Martedì 24 Gennaio
10.30 Festa dei Giornalisti
Mercoledì 25 Gennaio
9.30 Consiglio di Amministrazione dell’Istituto di Scienze Religiose
20.45 Preghiera Ecumenica
Giovedì 26 Gennaio
9.30 Consiglio presbiterale
21.00 Incontro per la Settimana dell’Educazione a Certosa
Il numero de "il
Ticino" nelle parrocchie della Diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta
la provincia da venerdì
20 gennaio, è dedicato per buona parte al primo
anniversario dell'ingresso solenne del vescovo Corrado Sanguineti, avvenuto il
24 gennaio del 2016. Il titolo della copertina è "Un anno con il vescovo
Corrado: 'A Pavia mi sento a casa' ". Dalla prima pagina parte
l'editoriale, firmato da mons. Sanguineti, dal titolo "Un anno come
Vescovo di Pavia". All'interno del settimanale si trovano anche le foto di
alcuni tra i momenti più significativi di questo primo anno di episcopato di
mons. Corrado, e un articolo che presenta la sua prima lettera pastorale che il
vescovo sta presentando in Diocesi.
Elena Maga, segretario della Cisl di Pavia, interviene sul caso voucher:
"Vanno rivisti, non aboliti".
Pavia, fa discutere la "sosta parassita" che il Piano Urbano per la
Mobilità vuole eliminare.
Sanità: Asp e San Matteo, rinnovato il protocollo di collaborazione. Garantite
prestazioni sanitarie specialistiche agli ospiti delle tre strutture per
anziani e disabili.
Concorso presepi: sabato 21 gennaio la premiazione in Curia con il vescovo
Corrado.
Belgioioso: "Settimana dell'Educazione" da sabato 21 a domenica 29
gennaio. Domenica 22 il vescovo interverrà nell'oratorio della parrocchia.
Concorso "Vota il tuo Volontario", pioggia di schede in redazione. La
classifica aggiornata. In palio un montepremi di 1.200 euro in buoni spesa
della Coop.
Parrocchie: notizie da San Mauro, Binasco, Gerenzago, Bascapè e Scala.
Servizi e immagini su celebrazioni, momenti culturali e incontri con le
comunità.
Completano questo numero de "il Ticino" altre notizie dalle comunità
parrocchiali, l'attualità, gli appuntamenti, la pagina dedicata a Papa
Francesco e quella dei servizi utili.
Ogni giorno le cronache
riportano notizie di guerre civili e religiose, pulizie etniche, repressioni
militari e politiche con il loro pesante bilancio di orrori, sofferenze e
profughi. Il racconto di questi drammi e delle loro tragedie confluisce spesso
in opere letterarie. Un buon esempio è l’uscita di due volumi che danno conto e
descrivono, in modo organico e dettagliato, alcuni di questi fatti.
Il primo è opera di Maria Tatsos, La ragazza del Mar Nero pubblicato
dalle Paoline. La giornalista di origine greca narra la storia vera della nonna
Eratò Espielidis che assieme alla sua famiglia “fu cacciata da un giorno
all’altro dalla nascente Repubblica di Turchia perché non c'era spazio per chi
era diverso”. All'inizio del secolo scorso una numerosa e attiva comunità
ellenica di fede cristiano-ortodossa viveva in una situazione di convivenza
pacifica sulle sponde del Mar Nero, salvaguardando la propria identità etnica,
culturale e religiosa pur facendo parte dell'Impero ottomano. Allo scoppio
della Prima guerra mondiale tutto mutò in quella parte d’Europa: dopo il
genocidio degli Armeni fu la volta della minoranza greca a subire una violenta
persecuzione. Attraverso massacri e deportazioni circa la metà dei settecentomila
greci residenti nel Ponto trovò la morte, mentre i sopravvissuti fuggirono in
Grecia: il loro genocidio fu un evento drammatico della Storia del Novecento,
purtroppo oggi ancora poco conosciuto. Maria Tatsos ricorda e rievoca la
tragedia dei greci del Ponto - “per non dimenticare e capire quanto siano
simili le stragi di ieri a quelle di oggi” - attraverso il racconto
dell’odissea vissuta dalla nonna Eratò e dalla sua famiglia, facendo della loro
tragedia un emblema di quella vissuta da molte altre che in quei tragici
avvenimenti persero casa, terre, lavoro e subirono molte persecuzioni prima di
raggiungere la Grecia come profughi. Con l’ausilio di documenti, oggetti
ritrovati, racconti di parenti e amici, Tatsos ricostruisce la storia di quella
comunità rievocando i momenti felici (la scuola tecnica di ricamo a
Trapezounta, il culto alla venerata icona di S. Giorgio, il soggiorno estivo a
Chambashin), rivivendo le speranze, i drammi e ripercorrendo tutte le fasi
della loro disperata fuga verso la patria d’origine. "La storia di mia
nonna Eratò - scrive la giornalista - è una goccia nel mare di un'immane
tragedia che non vuole essere solo un tributo alla sua memoria”, ma “è anche un
inno alla speranza, perché una società che sa essere accogliente può diventare
più ricca”.
I senza terra è invece opera di Szilárd Borbély, “una delle voci più
importanti e significative della letteratura ungherese contemporanea”,
pubblicato da Marsilio. La vicenda si svolge tra gli anni Sessanta e Settanta
del secolo scorso, in un piccolo villaggio ungherese al confine tra Ucraina e
Romania, dove convivono, non senza problemi, zingari, ungheresi, romeni di
varie religioni ed etnie. L’io narrante è un bambino che descrive, “con un
linguaggio diretto, semplice, senza evitare né forzare crudezze e nascondere
nulla”, le difficoltà della propria esistenza e gli espedienti escogitati per
sopravvivere al freddo, alla fame, ai soprusi, alle violenze, agli stenti e
alle emarginazioni. Nello sperduto villaggio in cui è costretto a vivere con la
famiglia “in un tugurio di fango, argilla e letame”, il ragazzo è insieme
testimone e protagonista della quotidiana lotta “contro la povertà, le
privazioni, le discriminazioni di lingua, etnia e provenienza”. Nel suo
disperato tentativo di sfuggire a “una vita che scivola addosso con giornate
che si susseguono senza speranze di cambiamento”, il protagonista riesce a
sopravvivere solo perché immagina “un mondo tutto suo governato dai numeri
primi”, quelli cioè “che non hanno un divisore, solo uno e se stessi”; in ogni
fatto e avvenimento della sua difficile esistenza egli “somma e scompone i
numeri per non pensare” perché “così non è tanto noioso zappare, sgranare le
pannocchie, portare fuori il letame e nemmeno i lavori noiosi sono noiosi se,
intanto, conto con la mia testa”. Sullo sfondo lo scrittore colloca “il mondo
crudo e ottuso di un popolo traumatizzato dalla guerra, dal gulag, dal nuovo
regime che ha espropriato le terre” popolato da “gente superstiziosa e ostile
che, ormai privata di tutto, rimane in quella terra di confine in attesa di un
riscatto che non arriva”. La lettura de I senza terra “richiede coraggio
e forza d'animo perché è un libro pieno di miseria, che non prova mai a
consolare il lettore” e Szilárd Borbély dà voce “a coloro che non hanno nulla,
che sono stati spogliati di tutto”.
Maria Tatsos
La ragazza del Mar Nero
Paoline. Pagine 224. Euro 15,00
Szilárd Borbély
I senza terra
Marsilio. Pagine 270. Euro 18,50
giovedì 12 gennaio 2017
Anno IX n. 01
Nomine vescovili
Mons.
Vescovo ha nominato il nuovo Collegio dei Consultori, che è così composto:
mons. Adriano Migliavacca, don Davide Diegoli, don Innocente Garlaschi, don
Dante Lampugnani, don Alberto Manelli, don Paolo Pelosi e don Antonio Vitali.
Un
nuovo accolito per la nostra diocesi
Sabato 14 gennaio alle ore 18.00 nella
chiesa del Seminario vescovile di via Menocchio, mons. Corrado Sanguineti
conferirà il ministero dell’Accolitato a Lorenzo Mancini.
L’incontro
dell’Ucid PaviaVigevano
La sezione di Pavia-Vigevano dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori
Dirigenti) tornerà a riunirsi lunedì
16 gennaio,
alle 21 nella sala dell’Oratorio della parrocchia del Ss. Crocifisso di Pavia.
La serata, che vedrà la presenza degli amici dell’Azione Cattolica, sarà
condotta da don Stefano Sabbioni e avrà per oggetto la recente lettera
pastorale del vescovo Corrado Sanguineti.
L’AMORE
DI CRISTO CI SPINGE VERSO LA RICONCILIAZIONE (2COR 5,14)
18-25 GENNAIO
SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI
Preghiera Ecumenica presieduta dai responsabili delle comunità cristiane di
Pavia
MERCOLEDÌ 18 GENNAIO 2017 ORE 20.45 Chiesa parrocchiale di Vistarino
MERCOLEDÌ 25 GENNAIO 2017 ORE 20.45 Chiesa della Comunità Evangelica della
Riconciliazione (Pavia, viale Cremona 209)
SANTA MESSA per "Figli in Cielo"
SABATO 21 GENNAIO
2017
CHIESA DI SANTA MARIA del CARMINE Piazza del Carmine - Pavia
La celebrazione sarà presieduta da don Daniele BALDI
alle ore 16:30 Accoglienza Condivisione Riflessione del Mese
alle ore 17:30 S. Rosario Per tutte le famiglie visitate dal lutto e per i loro
cari in Cielo
alle ore 18:00 S. Messa in cui verranno ricordati i nostri cari uno ad uno
Appena si arriva comunicare il nome del vostro caro da ricordare all'altare al
responsabile della Comunità di Pavia Ezio Galmozzi (celi 340.6403880 - ezio.galmozzi@libero.it)
Portate - se volete - la foto di vostro figlio o di vostra figlia.
Invitiamo tutti i genitori con un figlio in cielo ad unirsi a noi in preghiera,
nella assoluta consapevolezza che saremo sempre mamma e papà, in un modo tutto
nuovo, perchè la vita dei nostri figli, ora in cielo, non è tolta ma so/amente
trasformata!
Permesso, grazie, scusa - secondo incontro
Le tre parole dell'amore nell'Amoris Laetitia
Il Vescovo Corrado incontra le giovani famiglie per riflettere sul dono del
Matrimonio alla luce della Lettera di Papa Francesco
Grazie
Domenica 22 gennaio 2017
Domus Pacis, via San Lanfranco, 13 - Pavia
ore 18.00: riflessione e condivisione
ore 20.00: cena insieme
I bambini verranno intrattenuti da animatori durante rincontro
La
mamma di don Michele Mosa è salita in cielo
Lunedì
9 gennaio è stato celebrato nella chiesa del Ss. Crocifisso di Pavia il
funerale della signora Flora Ciriello, mamma di don Michele Mosa. Oltre a don
Michele, la signora Flora lascia anche l’altra figlia Caterina e tutti gli
altri parenti e conoscenti che le volevano bene. All’amico don Michele le più
affettuose condoglianze e un grande abbraccio dalla famiglia de “il Ticino” e di
Radio Ticino Pavia.
Sport
e fede: un’alleanza
“Sport
e fede: un’alleanza” è il titolo del libro di Mons. Vittorio Peri, Professore e
Preside Emerito dell’Istituto Teologico di Assisi e già Consulente
Ecclesiastico Nazionale del CSI. La pubblicazione intende proporre agli
animatori sportivi un sussidio per facilitare il loro impegno educativo con
vari argomenti: uno spunto di partenza, un commento, un orizzonte di fede, una
preghiera. “Chi utilizza queste pagine - si legge - deve essere tanto sportivo da
interessarti seriamente ai fatti dello sport e tanto cristiano da capire che il
suo interesse non può arenarsi lì ma andare oltre. Non per sopravvalutare un
fatto che molti potrebbero considerare marginale, ma per aiutare le persone a
leggervi l’attitudine a divenire chiamata al Vangelo e cogliervi il messaggio
per una vita piena”. Edito da Velar e da CSI (€ 10).
AGENDA DEL VESCOVO
Sino venerdì 13 gennaio Mons. Vescovo predica gli Esercizi Spirituali ai Preti
dei primi 10 anni di ministero
Sabato 14 Gennaio
Mattino Udienze
18.00 Accolitato in Seminario
Domenica 15 Gennaio
10.30 S. Messa a San Mauro
17.00 S. Messa alla Scala
Martedì 17 Gennaio
Mattino Udienze
17.00 Consiglio Diocesano per gli Affari Economici
21.00 Consulta dei Laici
Mercoledì 18 Gennaio
10.30 Incontro con i Vicari Foranei
18.00 Incontro con i ragazzi di 1^ e 3^ Media alla Sacra Famiglia
Mercoledì 19 Gennaio
Conferenza Episcopale Lombarda a Caravaggio
21.00 Conferenza sulla Beata Veronica a Binasco
Venerdì 20 Gennaio
11.00 S. Messa per Vigili Urbani in Cattedrale
21.00 Presentazione della Lettera Pastorale al Vicariato I (zone Nord e Est)
Il primo numero
dell'anno de "il Ticino", nelle parrocchie della Diocesi di Pavia e
nelle edicole di tutta la
provincia da venerdì 13 gennaio, si presenta con una
nuova veste grafica, che prevede un corpo leggermente più grande delle parole
ed anche una parziale modifica del format dei titoli e dell'impaginazione.
L'editoriale, firmato dal direttore Alessandro Repossi, ha come titolo "Sempre
più vicini ai nostri lettori".
Il titolo di apertura che si trova in prima pagina è "Pavia, Parcheggi,
Polemica. La Giunta, per il 2017, sta valutando l'ipotesi di nuovi spazi a
pagamento e di modifiche alla sosta".
Emergenza freddo: la Caritas di Pavia attiva un numero per i senzatetto.
Festa di San Mauro per la comunità della parrocchia del Ss. Salvatore di Pavia.
Mostra d'antiquariato al Piccolo Chiostro.
Laureato a Pavia, giramondo per lavoro, la storia del giovane Matteo Borgo.
Seminario: Lorenzo Mancini si prepara al rito dell'Accolitato. Sabato 14
gennaio la celebrazione sarà presieduta dal vescovo Corrado Sanguineti.
La festa per i 90 anni di mons. Paolo Magnani: una solenne celebrazione si è
tenuta a Treviso in onore del vescovo emerito originario di Pieve Porto Morone.
Notizie dalle parrocchie della Scala, Landriano, Binasco, Trivolzio e Linarolo:
servizi e immagini delle iniziative organizzate durante il periodo natalizio.
"Vota il tuo volontario", su "il Ticino" di questa
settimana è pubblicata la scheda da 50 punti. Sul settimanale la classifica
aggiornata del concorso.
Concorso Presepi: sabato 21 gennaio, alle 11 nella Sala Pertusati del Vescovado
di Pavia, la premiazione del concorso con mons. Corrado Sanguineti. Sul
settimanale le foto inviate a "il Ticino" per le categorie
enti-parrocchie, adulti e ragazzi.
Completano questo numero de "il Ticino" altre notizie dalle comunità
parrocchiali della Diocesi di Pavia, la cronaca, l'attualità, gli appuntamenti,
la pagina dedicata a Papa Francesco, la pagina della sanità e quella dei
servizi utili.
Nel primo numero del
nuovo anno de L’Atrio presentiamo «Maestro dove dimori?», la
lettera pastorale di monsignor Corrado Sanguineti. La trepidazione di un padre,
la gioia di un fratello, la “gratitudine per l’esperienza di questi primi
mesi” di ministero episcopale in cui sta scoprendo “il volto bello”
della Chiesa pavese, il timore e la preoccupazione “per i compiti legati
all’essere vescovo”, il desiderio di un rapporto cordiale e fraterno con
tutti; sono le prime parole «pronunciate» dal nostro vescovo che non manca di
esprimere “un debito profondo con chi è stato pastore prima di lui sulla
cattedra di San Siro” e intende proseguire la loro opera “cercando di
leggere che cosa il Signore ci chiede, per essere sempre più fedeli al suo
Vangelo”. Dopo aver manifestato i suoi sentimenti e ricordato “il
patrimonio di fede, di vita e di sapienza” della nostra diocesi, mons.
Sanguineti puntualizza “che siamo chiamati a camminare in sintonia profonda
con tutta la Chiesa, cercando di realizzare le indicazioni e i suggerimenti che
il Signore ci dona attraverso il Papa”. Questa sua prima lettera pastorale
- afferma - nasce “dal desiderio di prestare un vero ascolto al Signore”
e “aiutare e illuminare il nostro cammino personale e comunitario”. Il
primo punto sul quale si sofferma è Da dove ripartire nel nostro cammino?
Nel cercare di rispondere a questa domanda, il vescovo invita a lasciarci “guidare
e sollecitare sia dagli orientamenti e dalle scelte che caratterizzano la vita
della Chiesa, sia dalle domande e dalle sfide che appartengono al nostro tempo”.
Richiamando gli interventi dei Papi e dei Vescovi italiani, mons. Corrado
scrive che “la ricchezza e la forza di questa coscienza che traspare in
questa mirabile sinfonia di voci” hanno lo scopo di “mettere al centro
il cuore del Vangelo”. In particolare “come Pastore della Chiesa in
Pavia” desidera raccogliere la “provocazione racchiusa nell’avvio del ricco
discorso” di papa Francesco pronunciato a Firenze e le priorità emerse nel
Convegno Ecclesiale “espresse con le cinque vie dell’uscire,
dell’annunciare, dell’abitare, dell’educare e del trasfigurare”. In un
passaggio di Essere cristiani nel nostro oggi dopo aver ricordato i “fenomeni
culturali, sociali e umani che stanno radicalmente innovando il modo d’essere
uomini” (temi che vanno dalla differenza sessuale allo sviluppo dei mezzi
di comunicazione digitale, dai problemi economici a quelli dei profughi), il
nostro vescovo s’interroga su “cosa è chiesto a noi cristiani, chiamati a
vivere in queste circostanze?” suggerendo che “può essere utile guardare
che cosa hanno fatto i primi discepoli del Signore”. Per tali ragioni nella
seconda parte, La chiamata dei primi discepoli: la strada dell’incontro,
invita a leggere “in clima di silenzio e di preghiera” il racconto “del
primo incontro di Gesù con alcuni uomini che diventeranno suoi discepoli” e
a riflettere sulla sequela attraverso la quale essi “cercano, trovano e
seguono il maestro, dimorano dove lui dimora”. Nella meditazione del brano
di Giovanni 1, 35-51 invitando a “immedesimarci con i suoi protagonisti, per
scoprire i tratti fondamentali dell’incontro con Cristo”, il vescovo
rilegge e offre spunti per cercare di vivere oggi “lo stesso incontro con
Colui che è tra noi, con il Risorto vivo e presente”. Lasciamo al lettore
«l’onere» della lettura completa della lectio su “uno dei più
suggestivi e intensi passi del quarto vangelo”. Tra le sottolineature fatte,
vogliamo citarne una: “in questa comunicazione «da persona a persona» c’è
un’immagine, embrionale di ciò che sarà ed è la Chiesa, la comunità nata dal
nucleo dei primi discepoli, un’autentica e ininterrotta catena di testimoni,
che è giunta fino a noi, e di cui noi diventiamo parte e protagonisti”.
Nella terza parte, Vivere oggi l’incontro con Cristo, mons. Sanguineti
indica le “vie per le quali oggi Cristo si fa incontro a noi” offrendo
prima orientamenti e poi suggerimenti per una loro attuazione e verifica nelle
comunità. La prima strada indicata “è la Chiesa, la comunità dei suoi
discepoli” rilevando che “non esiste vita cristiana, in senso compiuto,
senza vita ecclesiale, senza un’appartenenza reale e storica a una comunità”
e che “tutto quello che facciamo e proponiamo, nella nostra diocesi, nelle
parrocchie e nelle unità pastorali, nei vari gruppi ecclesiali, dovrebbe
tendere a far vivere un’autentica esperienza di Chiesa”. “Un’altra via
fondamentale per vivere oggi l’incontro con il Signore - scrive il vescovo
- è l’ascolto della Parola di Dio” ricordando l’importanza della pratica
della lectio divina come “applicazione quotidiana alla Scrittura per
meditarla, pregarla e metterla in pratica”. La terza via indicata è
l’Eucaristia, “cuore della fede cristiana” e “sintesi del mistero
della salvezza, centro di tutta la vita liturgica e sacramentale”. Mons.
Sanguineti si sofferma sulle tre forme “con le quali noi possiamo vivere la
grazia di questo sacramento” e farne “una via privilegiata per vivere oggi
l’incontro con il Signore”. La prima è l’Eucaristia celebrata
rilevando che “dovremmo riscoprire non solo la partecipazione
all’Eucaristia, come «cuore della domenica»”, ma avere anche “la libertà
e il coraggio di mettere davvero la Messa della nostra comunità al centro della
nostra vita, delle nostre famiglie, del nostro modo di vivere il giorno del
Signore”. La seconda è l’Eucaristia ricevuta il cui culmine “è
l’assunzione del pane e del vino” esortando a “riprendere una coscienza
più viva del dono immenso offerto a noi nel gesto della Santa comunione”
perché “è incontro con la persona di Cristo che viene a dimorare in noi”.
Infine ne l’Eucaristia adorata invita a “avere più coraggio e più
pazienza nell’imparare l’arte dell’adorazione” ed esprime un desiderio e un
sogno: “sarebbe un grande dono per tutta la diocesi se, in qualche chiesa di
Pavia, potesse prendere vita l’adorazione eucaristica ininterrotta, notte e
giorno, con il coinvolgimento di presbiteri, religiosi e religiose, laici di
tutte le comunità”. L’ultima via indicata “per vivere oggi l’incontro
con Cristo” è quella della carità. “Se ci lasciamo ferire e inquietare
dalla sofferenza e dai bisogni dei fratelli - scrive il vescovo -, se
sappiamo condividere ciò che siamo e ciò che abbiamo, scopriremo che davvero
nei poveri, noi possiamo toccare la carne sofferente di Cristo” invitando a
farsi carico “dei bisogni di tante persone, spesso ai margini, senza volto e
senza voce, nella nostra società” e “essere disponibili, come persone e
come comunità nelle varie forme di carità e di volontariato”. Nel capitolo
finale, Per concludere…, mons. Corrado Sanguineti ribadisce che
per Incontrare Cristo oggi occorre “ripartire da ciò che è essenziale
nella nostra vita, l’incontro con l’avvenimento di Gesù Cristo, Signore risorto
e vivente” esprimendo l’auspicio che queste sue proposte “possono essere
utili per un primo tratto di cammino” e “con il desiderio di essere
sempre più una comunità di discepoli e amici del Signore, che rendono
testimonianza alla gioia della fede e alla bellezza del Vangelo”. Le
indicazioni contenute in «Maestro dove dimori?» sono le prime concrete
proposte pastorali del nostro vescovo per “formare per sé un popolo puro che
gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone”. La lettera è ora
«consegnata» alla Chiesa pavese per la lettura e la recezione.
Corrado Sanguineti
«Maestro dove dimori?»
Pagine 88. S. i. p.
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