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giovedì 20 luglio 2017

Anno IX n. 26


Chiusura estiva degli uffici della Curia
Gli uffici della Curia di Pavia resteranno chiusi, per la pausa estiva,
dal 30 luglio al 20 agosto. Gli uffici saranno di nuovo aperti al pubblico da lunedì 21 agosto.


“Luglio in Carmine”
Ultimi appuntamenti per “Luglio in Carmine”, la rassegna di eventi estivi organizzata dalla parrocchia di S. Maria del Carmine guidata da don Daniele Baldi. Venerdì 21 luglio, alle 21 in Piazza del Carmine, sarà di scena il gruppo degli Aloha con un tributo ai Pooh. Venerdì 28 luglio, alle 21 in Piazza del Carmine, è in programma “Not(t)e d’Amore”: serata concerto con la Corale Vittadini. Infine sabato 29 luglio, sempre alle 21 in Piazza del Carmine, si esibirà il gruppo musicale “The Sixties” con musica anni Sessanta.


Il card. Parolin alle celebrazioni per S.Agostino

Si terranno
dal 24 al 28 agosto, nella basilica di S. Pietro in Ciel d’Oro a Pavia, le tradizionali celebrazioni per la solennità di S. Agostino, compatrono di Pavia.
Giovedì 24 agosto è in programma l’apertura dell’Arca di S. Agostino, con le quattro chiavi, durante la S. Messa delle 18.30 che sarà celebrata da mons. Vittorio Lanzani.
Dal 25 al 27 agosto, alle 18.30, Triduo di preparazione alla festa di S. Agostino predicato da don Daniele Baldi, parroco del Carmine.
Domenica 27 agosto, festa di S. Monica (mamma di S. Agostino), concerto organistico a cura del Comitato “Pavia Città di S. Agostino”.
Lunedì 28 agosto, solennità di S. Agostino, il programma prevede: alle 9 S. Messa presieduta dal vescovo Corrado Sanguineti; alle 11 S. Messa presieduta da mons. Giovanni Scanavino; alle 17.30 Vespri solenni cantati; alle 18.30 il solenne pontificale di chiusura presieduto dal card. Pietro Parolin, Segretario di Stato del Vaticano.



AGENDA DEL VESCOVO
Venerdì 21 Luglio
Mattino Udienze

Sabato 22 Luglio
Mattino Udienze

Domenica 23 Luglio
11.00 S. Messa a Linarolo

Mercoledì 26 Luglio
21.00 Processione per la festa di S.Anna a Rapallo

Da Domenica 30 Luglio a Venerdì 4 Agosto mons. Vescovo predica gli Esercizi Spirituali alle Suore Benedettine della Provvidenza a Ronco Scrivia





Sulla prima pagina de "il Ticino" nelle parrocchie della Diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta la provincia da
venerdì 21 luglio, il titolo della copertina è "Pavia: Sacra Famiglia, un modello di accoglienza e di vera integrazione. Sono dieci i richiedenti asilo politico accolti nella parrocchia di don Vincenzo Migliavacca".
L'editoriale, firmato dal direttore Alessandro Repossi, è titolato "La violenza che avvelena la nostra vita": un commento che prende spunto dagli ultimi drammatici fatti di cronaca avvenuti in provincia di Pavia.
Per la rubrica "L'opinione", Giuseppe Villani (consigliere regionale pavese del Pd) firma l'intervento dal titolo "Sanità pavese: le proposte del Pd".
Pavia, rimpasto nella Giunta. Depaoli "vince", il Pd soffre.
In provincia di Pavia torna il rischio dell'eroina. A lanciare l'allarme è Cinzia Priora, responsabile del Serd: "Nel 2016 incremento dei casi del 20 per cento. Tanti i minori coinvolti".
Pavia, due fratelli campioni di nuoto e a scuola: intervista ai due fratelli Alessandro e Federico Burdisso.
"La buona impresa aiuta a diffondere il bene comune": intervista a Daniele Cerliani, vicepresidente dell'azienda di famiglia e numero due di Confindustria Pavia.
OltreConfine, la coop che "produce" occupazione e cultura.
Il viaggio nei Grest della Diocesi di Pavia: l'estate negli oratori di Marcignago e Villanterio.
"Teresio Olivelli, punto di riferimento anche per la nostra società": la seconda parte della riflessione di mons. Gianfranco Poma sul futuro Beato.
Completano questo numero de "il Ticino" altre notizie dalle comunità parrocchiali della Diocesi di Pavia, l'attualità, gli appuntamenti, la pagina dedicata a Papa Francesco, quella della sanità e la pagina dei servizi utili.

 


Le proposte di oggi sono due volumi pubblicati da Marsilio. Il primo è Una infanzia siberiana di Clara Strada
Janovic. In “questi frammenti del passato” che hanno come sfondo “gli anni cupi e clamorosi del trionfo del potere staliniano”, la filologa e traduttrice descrive e fa conoscere “una Russia sconosciuta, mai entrata nella letteratura”. I fatti narrati dalla già docente di lingua russa nelle Università di Torino, Padova e Venezia hanno altri due protagonisti: la natura e la storia. La natura è “quella selvatica della taiga siberiana, nel cui mondo severo eppure fascinoso” l’autrice è cresciuta: “il villaggio era attraversato da un ruscello con l’acqua di una trasparenza cristallina che sfociava nel fiume Kolcianka; tra il fiume e il villaggio c’era un grande campo paludoso ricoperto di bellissimi giaggioli, che avevano fiori di tutte le tonalità: da un viola profondo a un azzurro tenue. Quando i giaggioli fiorivano erano un tripudio di colori. Ogni volta di fronte ai quadri di Monet coi giaggioli in fiori la fantasia mi fa immaginare quella palude del mio lontano paese”. La storia è invece “quella che si va facendo lontano, a Mosca, e i suoi echi arrivano drammaticamente fino a quello sperduto villaggio in terra asiatica” negli stenti e nelle paure causati dalla guerra e nei primi sentori della repressione staliniana: “lungo il fiume Kolymà esistevano i lager di lavoro rieducativo, ma di che cosa fossero in realtà non ne avevamo idea”. Con uno stile fiabesco Clara Strada Janovic narra i ricordi della sua infanzia e adolescenza trascorse nell’Estremo oriente siberiano “tra popolazioni autoctone di varie etnie, contadini deportati dopo la collettivizzazione delle campagne e un variopinto campionario di nazionalità”. Lascio il piacere della loro scoperta al lettore; cito solo due passaggi. Il primo riguarda la propaganda antireligiosa: “a scuola fin dai primi giorni ci avevano inculcato l’idea che Dio non esiste, che si tratta di panzane e pregiudizi, e a sostegno di queste affermazioni si tiravano fuori le parole di Marx che la religione è l’oppio dei popoli”. Il secondo è uno spaccato delle reazioni legate alla notizia della morte di Stalin: “tutti provarono un senso di sollievo, intuendo che l’attesa della fine non poteva essere infinita”. In appendice la scrittrice dà conto degli incontri avuti con Palmiro Togliatti, Karol Wojtyla, Sergio Solmi, Franco Fortini e lo scrittore Vsevolod Kocetov. La zaratina di Silvio Testa narra la tragedia dell'esodo dalmata attraverso le vicende di una famiglia italiana di Zara. “Per due anni, dopo l’inizio della guerra in Jugoslavia, scrive il giornalista, Zara era vissuta in una specie di limbo dove si coglieva solo l’eco delle tragedie che travagliavano il resto del mondo”. Dopo l’8 settembre 1943 i bombardamenti angloamericani radono al suolo la perla veneziana, occupata dai tedeschi, mentre la popolazione civile, prevalentemente di lingua e cultura italiana, fugge. Un anno dopo i partigiani titini entrano a Zara e contro gli italiani rimasti si scatena la pulizia etnica. Questi i fatti storici che fanno da sfondo alle vicende di Giuseppe e Maria, Daria e Luigi, Ivo e Licia con il piccolo Sergio e la fedele domestica Invaniza che in tutti i modi cercano di non abbandonare la terra d’origine. Della dettagliata narrazione sulla guerra di Silvio Testa riporto la riflessione del patriarca Giuseppe (“metteva tutti contro tutti, slavi contro slavi, italiani contro italiani e come tutti, volenti o nolenti, dovessero decidere da che parte stare, in una sorta di assurdo «o con me o contro di me» che non lasciava scampo; qualsiasi scelta poteva essere quella sbagliata, mortale”) e l’esemplare comportamento del contadino croato Jakov che “era stato travolto come tutti dalla guerra, ma non s’era fatto contagiare e nella sua semplicità rifiutava la guerra e la violenza, non poteva evitarle ma le ripudiava non per ragioni ideologiche, che non sapeva articolare, ma perché era intrinsecamente un uomo giusto”. Emblematica è la descrizione della scomparsa dell'antica Dalmazia veneziana con la distruzione dei leoni alati veneziani per opera dei partigiani titini. Nelle amare considerazioni di Luigi che “nel vedere quelle martellate che spezzavano le ali del leone” simbolo “della secolare prova della possibile coesistenza in un’antica terra dagli usi e dagli idiomi diversi, ma così profondamente intrecciati d’aver scelto per comprendersi una lingua comune, figlia diretta di quel veneziano che per secoli era stata la lingua franca del Mediterraneo”, lo scrittore coglie come in quel gesto “un mondo, un’epoca spariva; s’apriva uno scenario tante volte paventato, che si presentava con la forza tragica e ineluttabile scandita da quelle violente martellate e dalle schegge di marmo che precipitavano sul terreno”. Infine tra i protagonisti spicca Daria – la zaratina del titolo e “assurta a emblema delle sofferenze, del coraggio e della resistenza di una città intera” – che riesce a ricostruire la propria esistenza non più però nell’amata città, ma per il mondo come altri esuli dalmati sopravvissuti alla diaspora.

Una infanzia siberiana
Marsilio. Pagine 160. Euro 16,50

Silvio Testa
La zaratina

Marsilio. Pagine 320. Euro 17,50

giovedì 13 luglio 2017

Anno IX n. 25


Nomine Vescovili
Mons. Vescovo ha nominato don Marino Neri parroco della parrocchia di Linarolo, dopo un periodo di studi a Roma.


Festa della Madonna del Monte Carmelo in carmine
sabato 15 luglio
ore 17.00 S. Rosario
ore 17.30 Primi Vespri della solennità della Madonna del Monte Carmelo
ore 18.00 S. Messa prefestiva
ore 21.00 in chiesa a conclusione del Grest veglia di preghiera con animatori, ragazzi e famiglie

domenica 16 luglio
solennità della Madonna del Carmine
ore 8.30 - 10.30 - 12.00 - 18.00 e 21.00 S. Messe
ore 10.30 S. Messa solenne presieduta da don Umberto Rusconi sacerdote novello
ore 16.00 S. Rosario, preghiera per gli ammalati consacrazione alla Madonna, benedizione e consegna dello Scapolare; sarà presente la sezione pavese dell’U.n.i.t.a.l.s.i.
ore 17.00 S. Rosario - ore 17.30 Secondi Vespri
ore 18.00 e 21.00 S. Messe animate dalla corale ‘Franco Vittadini’

lunedì 17 luglio
Ricordo dei defunti durante le S. Messe 8.00 - 9.00 - 18.00
ore 10.00 S. Messa solenne presieduta da don Franco Tassone nel 25° anniversario di ordinazione sacerdotale


I campi estivi dell’Azione Cattolica di Pavia
E’ tempo di campi estivi per l’Azione Cattolica di Pavia. Dal 16 al 23 luglio si terrà alla Casa Alpina Sant’Omobono di Folgaria (Trento) il Campo Acr per i ragazzi dai 9 ai 14 anni (info: acr@azionecattolicapavia.it). Dal 23 al 30 luglio alla Casa Alpina di S. Maria al Tonale (Brescia) si terrà il Campo Adolescenti per ragazzi dai 14 ai 18 anni (info: giovani@azionecattolicapavia.it). Dal 19 al 23 agosto alla Casa Alpina di Sampeyere (Cuneo) si terrà il Campo Adulti e Msac, per adulti e famiglie e per studenti delle scuole superiori (info: adulti@azionecattolicapavia.it e msac@azionecattolicapavia.it).


Luglio in Carmine
Prosegue “Luglio in Carmine”, rassegna giunta quest’anno alla sua sesta edizione. Per un mese intero la magnifica basilica del Carmine di Pavia e la piazza su cui si affaccia sono teatro di appuntamenti musicali di alto livello e per ogni gusto. Il tutto ruoterà attorno, come sempre, al grande momento religioso che la comunità parrocchiale, guidata da don Daniele Baldi, vivrà nel mese di luglio: la festa della Madonna del Carmine di domenica 16 luglio. Sabato 8 luglio, alle 21 in piazza, “Favola Tzigana”, una serata concerto con Roberto Durkovic e la sua band: per seguire la serata, sono previsti collegamenti in diretta, dalle 21, a Radio Ticino Pavia (che si può ascoltare sugli Fm 91.8-100.5 e tramite il sito
www.ilticino.it). Venerdì 14 luglio, alle 21 in piazza, i Fiò dla Nebia in concerto. Venerdì 21 luglio, alle 21 in piazza, il tributo ai Pooh con il gruppo degli Aloha. Venerdì 28 luglio, alle 21 in piazza, “Not(t)e d’Amore”: una serata concerto con la Corale Vittadini. Infine sabato 29 luglio, alle 21 in piazza, si esibirà il gruppo dei “The Sixties”, con musica anni Sessanta.


AGENDA DEL VESCOVO
Venerdì 14 Luglio
Mattino Udienze

Sabato 15 Luglio
Mattino Udienze

Domenica 16 Luglio
10.00 S. Messa a Moneglia

Lunedì 17 Luglio
20.45 S. Messa a Torre d’Arese

Martedì 18 Luglio
Mattino Udienze

Mercoledì 19 Luglio
Mattino Udienze

Venerdì 21 Luglio
Mattino Udienze

Sabato 22 Luglio
Mattino Udienze

Domenica 23 Luglio
11.00 S. Messa a Linarolo

Sul numero de "il Ticino" nelle parrocchie della Diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta la provincia da venerdì
14 luglio, il titolo della prima pagina è "Sosteniamo il nostro Duomo": intervista a Franco Mocchi, presidente della Fabbriceria della Cattedrale di Pavia.
L'editoriale, firmato dal direttore Alessandro Repossi, è titolato "La bella estate degli oratori pavesi": un commento che riguarda i Grest organizzati in Diocesi. E su questo numero de "il Ticino" sono pubblicati i servizi sui Grest delle parrocchie della Sacra Famiglia, Zeccone, Pieve P. Morone, Casarile, Copiano-Filighera, Lardirago, Bornasco, S.Alessandro-Don Orione.
Dalla prima pagina, per la rubrica "L'opinione", parte un commento firmato da Giuseppe Rossetti dal titolo "Pulizia e sicurezza, siamo a Pavia o a Calcutta?".
"Il Policlinico San Matteo torni ad essere guidato dai pavesi": al Broletto un affollato convegno sul futuro della sanità in provincia di Pavia.
Pavia, le società sportive si lamentano per lo stato degli impianti.
"Migranti, cala il costo dei permessi di soggiorno": Antonio Floriano, responsabile Anolf della Cisl Pavia-Lodi, è stato ospite a Radio Ticino Pavia
Intervista a Riccardo Poma, il regista pavese che "inquadra" il campionato di serie A.
Venerdì 14 luglio al Teatro Fraschini di Pavia l'orchestra del Teatro alla Scala di Milano.
Madonna del Carmine: in festa la parrocchia di Pavia guidata da don Daniele Baldi. A Certosa la Sagra dal 15 al 18 luglio.
"Teresio Olivelli sarà Beato": su "il Ticino" la prima parte della riflessione di mons. Gianfranco Poma sulla vita di un uomo che Papa Francesco proclamerà Beato riconoscendo il suo martirio.
"Numero Zero – La Voce del Gallo": sul settimanale diocesano gli articoli scritti dai detenuti del carcere di Torre del Gallo a Pavia.
Completano questo numero de "il Ticino" altre notizie dalla comunità parrocchiali della Diocesi di Pavia, l'attualità, gli appuntamenti, la pagina dedicata a Papa Francesco, quella della sanità e la pagina dei servizi utili. 


In questo e nei prossimi numeri de L’Atrio prima della chiusura estiva segnalo alcuni titoli per le vacanze. Oggi
è la volta di tre volumi usciti da Sellerio: due opere di Luigi Natoli e una sua biografia. Patriota e repubblicano fervente, insegnante, giornalista, studioso di storia, Natoli (1857-1941) fu autore di una grande mole di racconti a sfondo storico, di saggi critici, poesie, testi teatrali, libri per le scuole e di una trentina di romanzi d’appendice pubblicati con lo pseudonimo di William Galt. Le sue opere più note, I Beati Paoli, Coriolano della Floresta e Calvello il bastardo, raccontano “l’epopea della libertà del popolo siciliano”. Oggi parleremo dei primi due e de L'uomo che inventò i Beati Paoli, la biografia che Gabriello Montemagno ha dedicato al poliedrico e prolifico scrittore siciliano. Rielaborando e ampliando un suo precedete lavoro, Montemagno traccia il profilo umano e professionale di Natoli - “palermitano, non solo per nascita, ma per cultura, per amore verso la città e verso la regione, per passione verso la storia della Sicilia” – e delle sue straordinarie “capacità di narratore e il rigore di storico, la lingua colta, elegante, la conduzione dell’intreccio sapiente, la coscienza patriottica e democratica” e in che modo “la sua vocazione per il «popolare», permise che il romanzo d’appendice nelle sue mani diventasse capolavoro”. Il giornalista ripercorre la vita di Lugi Natoli indagando sulle “finalità pedagogico-politiche” di questo “idealista democratico e mazziniano” risalendo alle “fonti e alla genesi delle sue trame storiche” e spiegando le ragioni del suo successo “nonostante l’insensibilità della cultura alta nei suoi riguardi”. I Beati Paoli fu pubblicato per la prima volta a puntate sul «Giornale di Sicilia» tra il maggio del 1909 e il gennaio del 1910 e si conquistò subito la fama di “uno dei romanzi d’appendice più popolari del ’900” con le sue “puntate straordinariamente avvincenti e misteriose, capaci di inchiodare nelle portinerie il popolo attorno a chi era in grado di leggere”. In questo “celebre feuilleton sulla setta segreta in cui non pochi intravedono le origini della mafia”, Luigi Natoli inventò “il mito compatto di una società segreta a protezione degli oppressi: la setta tenebrosa dei Beati Paoli e il loro tribunale implacabile, entrava nelle dicerie e nelle fantasticherie popolari come verità storica indiscussa e nostalgia segreta di riscatto”. Un successo, come ricordato nella quarta di copertina, “dovuto sì all’aderenza ad un sentire popolare, ma anche all’arte di avvolgerlo in un intrico fittissimo di vicissitudini private derivanti da segreti inconfessabili, da odi di famiglia o di società; di imprese coraggiose e cospirazioni vili; di sentimenti e passioni invincibili; di personaggi tragici nel bene e nel male”. Le vicende hanno come protagonista Blasco di Castiglione e sono raccontate “in un linguaggio sensibile a tutti i vari ritmi e le tensioni della trama, e soprattutto così ricco e moderno da spiegare come mai la tenuta ne sia straordinariamente duratura, rispetto alle opere del genere”. Attraverso le avventure del “figlio perduto di un grande casato che tenta di riprendersi il suo onore usurpato da un potente malvagio, protetto nelle sue imprese da un’associazione segretissima, in mezzo alle lacerazioni di un’età convulsa” emerge il grande affresco del vero protagonista del romanzo: “l’Ancien régime nella sua veste più sfarzosa, magnifica e miserabile, ossia il Settecento siciliano dei grandi palazzi barocchi”. Coriolano della Floresta è la continuazione della saga iniziata con I Beati Paoli e narra, tra realtà e leggenda, in che modo “la setta di Incappucciati amministrava la giustizia nella Palermo settecentesca difendendo i poveri contro i ricchi, i deboli contro i prepotenti”. Pubblicato nel 1914, la trama del romanzo si snoda intorno all’amore contrastato tra Cesare Brancaleone e Giovanna Oxorio, discendenti da famiglie divise da un segreto che affonda nel passato. I due giovani sono protetti da Coriolano della Floresta, capo della setta tenebrosa degli Incappucciati, che nei decenni si è velato dietro false identità. Il tema del matrimonio negato “è solo il filo che lega le innumerevoli avventure da giustiziere del capo dei Beati Paoli” assieme alle vicende di altri personaggi nel corso di “cinquant’anni, dal 1722 al 1773: epoca di guerre dinastiche e miserie popolari, in cui la Sicilia è il boccone di appetiti potenti”. Con “agilità narrativa e fervore storico” Natoli compone un avvincente romanzo d’appendice in cui si susseguono colpi di scena (“La fucilata rimbombò nel silenzio della notte, echeggiò fra le rocce della montagna che sorgeva nera e massiccia nella purezza del cielo, dolcemente soffuso del chiarore lunare”), improvvise giravolte, storie collaterali, tradimenti, passioni, vendette e da cui traspare “nelle sopraffazioni e nelle rivolte che racconta come egli voglia additare anche le miserie presenti dell’isola”.

Gabriello Montemagno
L'uomo che inventò i Beati Paoli
Sellerio. Pagine 248. Euro 13,00

Luigi Natoli
I Beati Paoli
Sellerio. Pagine 1.280. Euro 25,00

Luigi Natoli
Coriolano della Floresta
Sellerio. Pagine 1.770. Euro 25,00

giovedì 6 luglio 2017

Anno IX n. 24


Le nomine di Mons. Vescovo Corrado Sanguineti
Mons. Vescovo ha accolto la richiesta di don Natale Rampoldi di poter rinunciare per ragioni di salute all’ufficio di parroco della parrocchia cittadina dei Santi Primo e Feliciano, che ha servito per ventidue anni.
Come nuovo parroco è stato nominato
don Davide Rustioni, che dopo quattro anni lascia le comunità di Baselica Bologna, Carpignago, Giussago, Guinzano e Turago Bordone, e che manterrà l’incarico di responsabile del Servizio diocesano per la pastorale giovanile e l’oratorio.
Don Fabrizio Cannati è stato nominato parroco delle parrocchie di Baselica Bologna, Carpignago, Giussago, Guinzano e Turago Bordone, lascia le comunità di Torrevecchia Pia, Vigonzone e Zibido al Lambro, che ha servito con incarichi diversi per nove anni.
Don Emanuele Sterza è stato nominato parroco delle parrocchie di Torrevecchia Pia, Vigonzone e Zibido al Lambro lascia la comunità cittadina del Santissimo Salvatore, nella quale ha esercitato il proprio ministero come vicario parrocchiale per quattro anni.


La Sant’Anna restaurata
Domenica 9 luglio a Pavia presso la Basilica di San Michele Maggiore, nel corso della santa Messa delle ore 10:30, presieduta dal parroco don Giulio Lunati, avverrà la benedizione della statua di Sant’Anna. La statua settecentesca ha subito un intervento di restauro condotto dalla restauratrice Silvia Mantica in accordo con la competente Soprintendenza, nella persona della dott.ssa Letizia Lodi ed in stretto contatto con l’ufficio Beni Culturali della Diocesi diretto da don Siro Cobianchi.
In questa occasione verrà anche presentato un libretto scritto da William Posla, Susanna Cantù e Silvia Mantica realizzato per illustrare sia da un punto di vista storico che artistico la statua stessa.



Le visite del Vescovo Corrado ai Grest
Proseguono le visite del Vescovo Corrado ai Grest della Diocesi di Pavia. Lunedì 10 luglio, alle 11.30, mons. Sanguineti visiterà il Grest degli oratori di S. Luigi Orione e S. Alessandro Sauli a Pavia; mercoledì 12 luglio alle 11 il Vescovo sarà a San Genesio e alle 12 a Vidigulfo.


Luglio in Carmine
Prosegue “Luglio in Carmine”, rassegna giunta quest’anno alla sua sesta edizione. Per un mese intero la magnifica basilica del Carmine di Pavia e la piazza su cui si affaccia sono teatro di appuntamenti musicali di alto livello e per ogni gusto. Il tutto ruoterà attorno, come sempre, al grande momento religioso che la comunità parrocchiale, guidata da don Daniele Baldi, vivrà nel mese di luglio: la festa della Madonna del Carmine di domenica 16 luglio. Sabato 8 luglio, alle 21 in piazza, “Favola Tzigana”, una serata concerto con Roberto Durkovic e la sua band: per seguire la serata, sono previsti collegamenti in diretta, dalle 21, a Radio Ticino Pavia (che si può ascoltare sugli Fm 91.8-100.5 e tramite il sito www.ilticino.it). Venerdì 14 luglio, alle 21 in piazza, i Fiò dla Nebia in concerto. Venerdì 21 luglio, alle 21 in piazza, il tributo ai Pooh con il gruppo degli Aloha. Venerdì 28 luglio, alle 21 in piazza, “Not(t)e d’Amore”: una serata concerto con la Corale Vittadini. Infine sabato 29 luglio, alle 21 in piazza, si esibirà il gruppo dei “The Sixties”, con musica anni Sessanta.


Giornate estive chierichetti estate 2017
Dal 28 al 31 agosto 2017 si terranno le giornate estive per i chierichetti della diocesi, ad Alassio, presso l’Istituto Salesiano Don Bosco.
La tre giorni al mare è arricchita da un giorno preparatorio, a cui sono invitati a partecipare i chierichetti che appartengono alle attuali classi di seconda-terza media e delle scuole superiori, come animatori delle giornate successive. 
Nel pieghevole allegato tutte le indicazioni per partecipare all'evento. Le iscrizioni sono da far pervenire in Curia presso l’ufficio pastorale possibilmente entro il 23 giugno, con la caparra di 25 euro.


AGENDA DEL VESCOVO
Venerdì 7 Luglio
Mattino Udienze

Sabato 8 Luglio
Mattino Udienze

Domenica 9 Luglio
10.00 S. Messa al Policlinico

Lunedì 10 Luglio
11.30 Visita Grest a S. Luigi Orione e S. Alessandro Sauli

Martedì 11 Luglio
Mattino Udienze

Mercoledì 12 Luglio
Mattino Udienze
11.00 Visita Grest di San Genesio
12.00 Visita Grest di Vidigulfo

Venerdì 14 Luglio
Mattino Udienze

Sabato 15 Luglio
Mattino Udienze

Domenica 16 Luglio
10.00 S. Messa a Moneglia


Sulla prima pagina de "il Ticino" nelle parrocchie della Diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta la provincia da
venerdì 7 luglio, il titolo della copertina è "Torneo Oratori, gioia Certosa. Grande partecipazione alle finali. Tutte le foto delle premiazioni".
L'editoriale, firmato dal vescovo Corrado Sanguineti, è titolato "Una riflessione davanti al piccolo Charlie Gard": un commento di mons. Corrado sul caso del bimbo inglese affetto da una malattia rara, che i genitori vorrebbero ancora curare ma per il quale le autorità britanniche hanno deciso di interrompere la ventilazione meccanica e l'alimentazione e idratazione artificiale.
Dalla prima pagina, per la rubrica "L'opinione", parte anche l'intervento di Elena Maga, segretario della Cisl di Pavia-Lodi, sul tema "Occupati, disoccupati e voucher".
Premio "Frate Sole": quattro i progetti finalisti. La premiazione si svolgerà il 4 ottobre a Pavia nel ricordo di Padre Costantino.
Fondazione Teatro Fraschini, il bilancio del 2016 chiude in attivo. Intervista al nuovo presidente della Fondazione, Giacomo Galazzo.
Pendolari pavesi, è stato un giugno disastroso. La denuncia di Iolanda Nanni, consigliere regionale pavese del Movimento 5 Stelle.
Pavia, l'Associazione Commercianti boccia il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.
Continua il viaggio de "il Ticino" nei Grest organizzati nella Diocesi di Pavia: su questo numero del settimanale servizi dagli oratori di Bereguardo, Torre d'Isola, Corteolona, Giussago, Marzano, Magherno, Santa Cristina, Linarolo, Borgarello e San Genesio.
Binasco: la comunità parrocchiale saluta don Enzo Campolunghi.
Monsignor Ernesto Bottoni, sacerdote da sessant'anni: in Carmine è stata celebrata la S. Messa per festeggiare questo importante anniversario di ordinazione sacerdotale.
Completano questo numero de "il Ticino" altre notizie dalle comunità parrocchiali della Diocesi di Pavia, l'attualità, gli appuntamenti, la pagina dedicata a Papa Francesco, quella della sanità e la pagina dei servizi utili.


“Dal momento che il popolo di Dio viene radunato in primo luogo dalla parola di Dio vivente, che è del tutto
legittimo ricercare dalle labbra dei sacerdoti, i sacri ministri abbiano grande stima della funzione della predicazione, essendo tra i loro principali doveri annunciare a tutti il Vangelo di Dio”. È quanto recita l’articolo 762 del Codice di diritto canonico che apre il capitolo dedicato a La predicazione della parola di Dio in cui sono sancite le norme riguardo all’omelia. Il dettato del Codice mi offre lo spunto per segnalare, a quanti fossero interessati ad approfondire la riflessione sull’argomento, due libri pubblicati dalle EDB di Bologna. Il primo è Omelia di Paolo Sartor, sacerdote della diocesi di Milano e direttore dell’Ufficio catechistico nazionale della Conferenza episcopale italiana. Il volume contiene commenti ai principali documenti che negli ultimi cento anni sono stati dedicati all’omelia offrendo spunti per “una riflessione che è al tempo stesso una sfida per i predicatori e un’apertura di orizzonti per chi partecipa alle liturgie”. L’autore afferma che “l’omelia è un fatto abituale della liturgia cristiana, così abituale da non far notizia” e “solo una riflessione pacata su questa preziosa e delicata forma di ministero pastorale può mutare convenzioni e stili”. Per evitare quindi che questo importante momento della liturgia sia ritenuto scontato, lasciato all’abitudine o “diventare un’occasione sprecata”, don Sartor passa in rassegna prima di tutto gli interventi ufficiali sull’omelia: da Benedetto XV nel lontano 1917, “passando per la svolta decisiva del Concilio Vaticano II”, fino a papa Francesco che si è soffermato “diffusamente e persino con una certa meticolosità sulla predicazione liturgica”. Nella sezione Questioni l’autore accenna ad alcune caratteristiche qualificanti che dovrebbe avere l’omelia tra cui “il compito di esporre e di approfondire l’annuncio della parola di Dio perché i fedeli ascoltino con fede il messaggio biblico proposto e ne recepiscono lo stretto legame esistente con la liturgia e la vita quotidiana” con “l’obiettivo peculiare dell’attualizzazione della Parola proclamata”. Riguardo invece al modo di prepararla e sull’essere omiletici, il sacerdote afferma che “prima di preparare la predica dobbiamo preparare noi stessi” perché “il problema non è tanto cosa dire nell’omelia, quanto, innanzitutto, cosa dice a me questa parola di Dio oggi”. Infine è fornita un’aggiornata e ampia Bibliografia per quanti desiderano approfondire l’argomento “con l’aiuto di alcuni filoni della più significativa letteratura”. Nella parte antologica sono riportati in ordine cronologico estratti dei Documenti ai quali l’autore ha fatto riferimento nell’esporre le sue considerazioni: la Lettera enciclica Humani generis redemptionem di Benedetto XV, la Sacrosanctum concilium, la Dei Verbum, Lettere ed Esortazioni apostoliche di Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, papa Francesco e il Direttorio omiletico della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. La seconda proposta è un arguto pamphlet di Jonathan Swift: Predica sul dormire in chiesa. Curato da Adriano Zanacchi, il volume riporta il testo del sermone pronunciato in data imprecisata e pubblicato nel 1776 dall’autore de I viaggi di Gulliver che fu anche pastore anglicano e decano della cattedrale di St. Patrick a Dublino. Swift affronta il tema della predicazione con un pungente atto d’accusa nei confronti della diffusa indifferenza per il culto e per la religiosità del suo tempo. Lo scrittore irlandese prende di mira con ironia quanti accampano ogni genere di scuse per non andare a messa - dai malanni immaginari all’aria malsana delle chiese, o antepongono la cura degli affari a quella dell’anima - e quanti preferiscono restare a casa la domenica, non solo per pigrizia o per abbandonarsi all’ingordigia e all’ozio, ma per un radicale disprezzo nei confronti della religione. Nel suo sermone Swift con alcuni esempi rileva “quanto poco ci si occupi oggi della predicazione” e “il grave danno derivante da questa indifferenza”, cerca “di individuarne le cause” e infine propone “alcuni rimendi contro questo male grave e diffuso”. Come ricorda Zanacchi “vi è molta attualità negli attacchi rivolti, in questo sermone, agli stessi fedeli che, anche oggi, non sempre partecipano alle celebrazioni con la necessaria disposizione, sottovalutando anche l’importanza e la finalità dei sermoni e delle omelie”.

Paolo Sartor
Omelia
EDB. Pagine 136. Euro 15,00

Jonathan Swift
Predica sul dormire in chiesa

EDB. Pagine 48. Euro 5,50