Sul grande web le piccole cose contano molto

giovedì 21 dicembre 2017

Anno IX n. 42


La S.Messa della notte di Natale in Duomo con il Vescovo e in diretta a Radio Ticino Pavia
Il Vescovo Corrado Sanguineti presiederà nella
notte di Natale la S. Messa della mezzanotte nel Duomo di Pavia (preceduta alle 23.15 dall’Ufficio delle Letture), che verrà trasmessa in diretta da Radio Ticino Pavia (Fm 91.8-100.5; www.ilticino.it). Il giorno di Natale il Vescovo celebrerà la S. Messa in carcere alle 9.30, e presiederà in Duomo la recita dei Vespri alle 16.30 e il solenne pontificale alle 17. Domenica 31 dicembre Monsignor Corrado presiederà in Duomo alle 16.30 la recita dei Vespri e alle 17 il pontificale con il “Te Deum”. Lunedì 1 gennaio il Vescovo presiederà in cattedrale alle 16.30 la recita dei Vespri e alle 17 il solenne pontificale. Sabato 6 gennaio, festa dell’Epifania, Mons. Corrado celebrerà alle 9.30 la S. Messa alla Pediatria del San Matteo e, nel pomeriggio, presiederà in cattedrale alle 16.30 i Vespri e alle 17 il solenne pontificale.


Chiusura degli uffici di curia
Gli uffici di Curia resteranno chiusi da venerdì 22 dicembre 2017 a lunedì 1° gennaio 2018.
La portineria sarà aperta fino a sabato 23 dicembre mattino e pomeriggio. Sarà chiusa da martedì 26 dicembre 2017 a lunedì 1° gennaio 20181


Scuola di Cittadinanza, incontro con il Vescovo

La Scuola di Cittadinanza e Partecipazione della Diocesi di Pavia organizza
venerdì 22 dicembre, alle 18.30 alla Cappella del Sacro Cuore, un incontro con il Vescovo Corrado Sanguineti. Mons. Corrado ha esteso l’invito a tutti i cattolici impegnati in attività politica, amministrativa e sociale. Il primo incontro della Scuola per il 2018 è già fissato per il 17 febbraio: sarà un confronto tra esperti (in mattinata) e tra politici (nel pomeriggio) su tre temi cruciali in vista delle prossime elezioni politiche, ovvero immigrazione, famiglia e welfare. Gli esperti della mattinata saranno Maurizio Ambrosini (professore nell’Università Statale di Milano) sull’immigrazione, Lucia Fronza Crepaz (già parlamentare, volontaria nel mondo dell’associazionismo familiare) sulla famiglia e Luigi Campiglio (professore Università Cattolica di Milano) sul welfare.


S.Messa in suffragio di don Bruno Mascherpa
Lunedì 8 gennaio 2018 alle 19 sarà celebrata nel Duomo di Pavia una S. Messa in suffragio di don Bruno Mascherpa. Presenzierà don Ernesto Maggi, attraverso il quale sarà possibile coltivare il ricordo del sacerdote pavese e riflettere sugli insegnamenti ricevuti.


Scienza e fede, gli incontri in Duomo
Domenica 28 gennaio 2018 torneranno nel Duomo di Pavia gli incontri su “Oggettività della Scienza e Verità della Fede”, promossi dalla Scuola della Cattedrale. Dopo la S. Messa delle 19 celebrata da don Ernesto Maggi, seguiranno alle 20 “Assaggi di cucine generose” e alle 21 il confronto con il prof. Mauro Carfora sul tema “Frontiere della cosmologia”.


AGENDA DEL VESCOVO Venerdì 22 Dicembre
11.00 S. Messa per le scuole cattoliche in Cattedrale
18.30 Incontro della Scuola di cittadinanza e partecipazione in preparazione al Natale al Sacro Cuore

Sabato 23 Dicembre
11.00 Incontro con i Giuristi Cattolici
18.00 S. Messa alla Scala

Domenica 24 Dicembre
10.00 S. Messa a Filighera
11.00 S. Messa a Copiano
23.15 Ufficio delle Letture in Cattedrale
24.00 Pontificale della Notte di Natale

Lunedì 25 Dicembre
9.30 S. Messa in Casa Circondariale
16.30 Vespri
17.00 Pontificale di Natale in Cattedrale

Domenica 31 Dicembre
16.30 Vespri
17.00 Pontificale in Cattedrale e canto del “Te Deum”

Lunedì 1 Gennaio
16.30 Vespri
17.00 Pontificale in Cattedrale e canto del “Veni Creator”


Il numero de "il Ticino" nelle parrocchie della Diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta la provincia da venerdì
22 dicembre, si presenta in edizione davvero speciale: 40 pagine tutte a colori, con tanti servizi e immagini.
Il titolo di apertura della copertina è "Vivere e morire nella pienezza dell'amore. Il richiamo del Vescovo Corrado contro lo scorciatoie eutanasiche".  Sulla normativa sul biotestamento, recentemente approvata dal Parlamento, interviene Mons. Sanguineti: "I tre grandi pericoli della legge sul 'fine vita' ". Sullo stesso tema ospitiamo su questo numero del settimanale diocesano un'intervista a don Giovanni Lodigiani, docente di etica teologica, e l'intervento di Gianni Mussini del Movimento per la Vita.
Nel Duomo di Pavia la S. Messa della notte di Natale con il Vescovo Corrado Sanguineti, in diretta a Radio Ticino Pavia. Al tema del Natale è dedicato anche l'editoriale del Vescovo Corrado dal titolo "Natale: una vita nuova nel mondo". All'interno del giornale un articolo di don Michele Mosa: "Lettera a Gesù Bambino. Anche oggi ci sono bambini che più che giocattoli desiderano poter giocare".
Confindustria Pavia, "Premi al merito scolastico" agli studenti eccellenti.
Papa Francesco: il settimanale diocesano è "voce" della Chiesa locale. Anche "il Ticino" con la Fisc all'udienza del Santo Padre.
Presentato all'Archivio di Stato di Pavia "Il sigillo del Duca", il libro sulla pietra fondativa della comunità di Spirito Santo.
Intervista all'assessore all'urbanistica di Pavia Angelo GualandI: "Cari pavesi, vi spiego perché il tunnel a San Giovannino si può fare".
Concorso Presepi: pubblichiamo altre foto dei vostri presepi. Inviate le immagini, entro le 24 del 7 gennaio 2018, alla mail repossi@ilticino.it
"Vota il tuo Volontario", la classifica aggiornata del concorso de "il Ticino".
Completano questo numero de "il Ticino" altre notizie dalle comunità parrocchiali della Diocesi di Pavia, l'attualità, gli appuntamenti, la pagina della sanità e quella dei servizi utili.  "il Ticino" tornerà nelle parrocchie e nelle edicole il 12 gennaio 2018. Buon Natale e buon anno ai nostri affezionati lettori. 


   Domani la Chiesa celebra la memoria liturgica di santa Francesca Saverio Cabrini patrona degli emigranti.
Nata a Sant'Angelo Lodigiano il 15 luglio 1850 in una famiglia di agricoltori molto religiosa e ultima di dodici figli, Francesca dopo il diploma di maestra insegnò per qualche tempo in una scuola del paese natale, manifestando una spiccata vocazione missionaria. Nel 1880 fondò a Codogno l’Istituto delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù. Sei anni dopo, mentre era a Roma, fece voto di andare in missione. I rapporti di amicizia con il vescovo di Piacenza, mons. Giovanni Battista Scalabrini, le permisero di conoscere la realtà e i problemi degli emigranti; nel 1889 con l’approvazione di papa Leone XIII partì per l’America assieme ad alcune consorelle per assistere gli italiani emigrati e fondare le opere che l'avrebbero resa famosa in tutto il mondo. Il suo Ordine formò spiritualmente suore preparate per dirigere scuole, asili, ospedali, orfanotrofi, assistere le famiglie disagiate, i carcerati, i lavoratori delle miniere ed essere presenti nei luoghi dove serviva non solo conforto religioso, ma anche umano ed economico. Madre Cabrini muore a Chicago il 22 dicembre 1917; proclamata beata nel 1938 da Pio XI, santa nel 1946 da Pio XII e nel 1950 “le fu riconosciuto il patrocinio sui migranti a confermare il carattere della sua vocazione”.
  Nel centenario della sua morte è uscita una biografia che ne ripercorre le vicende umane e spirituali. Tra cielo e terra è il titolo del volume pubblicato da Marsilio e frutto del lavoro di ricerca e studio di Lucetta Scaraffia in cui confluiscono, come precisa la storica e giornalista, documenti inediti, lettere e scritti della santa ma anche l’approfondimento di alcune figure fra le superiore generali che le sono succedute e la visita a istituti da lei fondati nel mondo. Nel primo capitolo sono rievocati gli anni dell’infanzia di Francesca (“una ragazzina intelligente e vivace, che aveva accolto nel profondo l’insegnamento religioso semplice ma solido dalla famiglia e dei parroci”), le vicende legate alla sua professione religiosa, l’inaugurazione del primo istituto “senza mai perdere di vista il suo sogno missionario” e il desiderio di emulare Francesco Saverio di andare in Cina. Scaraffia ricorda in che modo “la maestrina lombarda si destreggiò con intelligenza e abilità fra le alte sfere ecclesiastiche” per realizzare il suo programma di missione aprendo una casa a Roma e gettando le basi per la sua partenza per l’America; questo grazie anche alla solidarietà e all’aiuto del cardinale Lucido Maria Parocchi, che fu vescovo di Pavia dal 1871 al 1877. Nel sottolineare come “le lettere di questo periodo ci aiutano a capire come la giovane donna sia cresciuta e maturata attraverso le difficoltà”, la biografa rileva “come profonda e radicale sia stata la metamorfosi che ha portato una fanciulla semplice e romanticamente religiosa – ancora incerta delle sue qualità umane e del tutto inconsapevole del destino eccezionale che l’attendeva – a divenire una religiosa forte e sicura dei suoi obiettivi e del suo modello di crescita spirituale trasmesso alle donne che la seguirono”. In L’America o l’incontro con la modernità Lucetta Scaraffia dà conto dell’arrivo in America delle Missionarie del Sacro Cuore (“si spingevano laggiù non per un progetto individuale, ma per aiutare gli emigranti italiani a non perdere un aspetto fondamentale della loro identità, la fede cattolica”), i disagi incontrati e i non facili rapporti con i padri scalabriniani e l’arcivescovo di New York Corrigan. In quelle circostanze, annota la giornalista, “si rilevarono in pieno la forza di carattere della Cabrini e la sua capacità di far fronte alle difficoltà e alle delusioni, che essa vedeva non tanto come ostacoli, quanto come prove spirituali per purificare i suoi intenti e dare solide basi al suo operato”. È dato poi spazio al racconto delle opere intraprese da madre Cabrini “per aiutare gli emigranti italiani e fare di loro dei buoni uomini e cittadini, senza rinnegare la loro origine religiosa e nazionale” e del modello d’integrazione da lei elaborato che “ebbe successo grazie all’azione capillare di un gran numero di scuole sparse strategicamente in tutta l’America”. In Una santa moderna l’autrice mette in risalto la dimensione mistica di Francesca evidenziando come questa era alimentata dalla devozione per il Sacro Cuore di Gesù; “intorno a questo simbolo aveva incentrato la sua vita spirituale e quella dell’istituto da lei fondato” sintetizzato nel motto personale, “Tutto posso in colui che mi conforta”, e in quello per la congregazione, “A maggiore gloria del santissimo Cuore di Gesù”. “Nel modello cabriniano, scrive la biografa, “la contemplazione, gelosamente nascosta agli occhi del mondo, doveva servire a realizzare le buone opere … un rovesciamento perfetto del pensiero tradizionale che vedeva nell’azione il requisito necessario alla realizzazione della contemplazione” e per questo “Francesca Cabrini può essere considerata una delle prime sante moderne e una decisa innovatrice nel campo delle relazioni non solo tra uomini e donne, ma soprattutto tra religiose e superiori gerarchici”. Infine ne Un successo difficile Lucetta Scaraffai riferisce dei viaggi (“le traversate oceaniche diventavano per lei occasione di riposo, di preghiera e di cura”), degli ostacoli affrontati e delle sue capacità di “circondarsi di suore di grande capacità e provata fedeltà, che le offrirono una collaborazione fondamentale per la creazione delle opere e la direzione della vita religiosa” fino alla realizzazione “di un’aspirazione che coltivava da tempo: diventare cittadina americana”.
  Nel suo dettagliato lavoro Lucetta Scaraffia fa conoscere bene la figura e le opere di madre Cabrini, una donna “dalla fede tradizionalissima e insieme innamorata della modernità, che pratica l’umiltà e l’obbedienza ma che è anche capace d’investire ingenti capitali in opere gigantesche fidando solo nelle proprie forze” sempre mossa “da un esauribile amore per il prossimo … obbedientissima alla Chiesa e ai superiori, dai quali però riesce a ottenere quello che vuole … che non parla mai di emancipazione, ma lancia uno dei programmi più rivoluzionari in questo senso, creando un modello di vita religiosa femminile nuovo e totalmente autonomo”. Con la sua vita spesa per mettere “il bene al posto del male” Francesca Cabrini, come scrive papa Francesco nella prefazione, “ha saputo unire una grande carità con uno spirito profetico che le ha fatto comprendere la modernità nei suoi aspetti meno positivi, quegli aspetti che coinvolgevano i miserabili della terra e che gli intellettuali e politici non volevano vedere” e “proprio per questo, è oggi molto attuale e ci insegna ancora la via da percorrere per affrontare il fenomeno epocale delle migrazioni coniugando la carità e la giustizia”.   


Lucetta Scaraffia
Tra terra e cielo
Marsilio. Pagine 208. Euro 16,00

Nessun commento:

Posta un commento