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giovedì 19 settembre 2013

Anno V n. 32


AVETE QUALCOSA DA MANGIARE?
21 settembre - 2 ottobre 2013


NOMINE VESCOVILI
Essendo scaduto il mandato triennale degli uffici della Curia vescovile, mons. Vescovo ha provveduto al rinnovo del
Settore pastorale, che pertanto risulta composto come segue:
don Carluccio Rossetti coordinatore dell’intero Settore;
don Giovanni Lodigiani responsabile per l’apostolato biblico e Giovanna Ghelfi segretaria;
don Roberto Beretta responsabile per la catechesi, don Roberto Belloni e Ivana Brasca segretari;
don Nicolas Sacchi responsabile per il catecumenato e don Luca Roveda segretario;
don Nicolas Sacchi responsabile per la liturgia, don Riccardo Santagostino Baldi segretario e don Antonio Montanari
incaricato per la musica sacra e il canto;
Lorenza Bergamaschi responsabile per la pastorale della salute e don Alberto Manelli segretario;
don Stefano Penna responsabile per le missioni, don Daniele Baldi vice responsabile e Giuseppina Foglia segretaria;
don Stefano Penna responsabile per i migranti, don Daniele Baldi vice responsabile, don Oleksandr Tovt incaricato
per gli ucraini greco-cattolici e Giuseppina Foglia segretaria;
don Matteo Zambuto responsabile per la pastorale scolastica e gli IRC;
don Davide Diegoli responsabile per i giovani e l’oratorio, don Fabrizio Cannati incaricato per i venti-trentenni e don
Emanuele Sterza incaricato per i bambini e i preadolescenti;
frate Luca Volonté, OFM, responsabile per la pastorale universitaria e incaricato per i collegi e i pensionati universitari,
don Riccardo Santagostino Baldi vice responsabile;
don Antonio Razzini responsabile per la famiglia, insieme a Fernando Belli e Anna Danelli;
don Franco Tassone responsabile per il lavoro;
don Armando Curti responsabile per il tempo libero e il turismo;
Enrica Chiappero responsabile per la giustizia e la pace;
Alessandro Repossi responsabile per le comunicazioni sociali.
All’interno dei diversi Servizi pastorali proseguono nel loro impegno numerosi collaboratori laici.
Mons. Adriano Migliavacca è stato confermato nell’ufficio di Moderator Curiae.
Don Dario Crotti è stato confermato da Mons. Vescovo come direttore della Caritas diocesana.


GESU’ BAMBINO DI PRAGA IN CARMINE
Da domenica 15 a lunedì 23 settembre la chiesa del Carmine ospiterà la statua di Gesù Bambino di Praga. L’accoglienza è
prevista domenica 15, alle 16.30, con meditazione e vespro: al termine sarà possibile associarsi alla Confraternita della Madonna del Carmine. Da lunedì 16 a venerdì 20 settembre (dalle 10 alle 12) si terrà l’adorazione eucaristica. Mercoledì
18 e giovedì 19, alle 17, è previsto l’omaggio dei bambini a Gesù Bambino con la loro benedizione. Sabato 21 e domenica 22 la statua di Gesù Bambino rimarrà esposta in chiesa per la preghiera e la devozione personale. Domenica 22, alle 10.30, S. Messa per le famiglie e affidamento a Gesù Bambino; lunedì 23, alle 10, S. Messa per i defunti e saluto a Gesù Bambino.


SANTA MESSA NELLA FESTA DI SAN PADRE PIO
Lunedì 23 settembre, in occasione della Festa di San Padre Pio da Pietrelcina, alle 18 davanti al suo monumento al
Parco Leopardi di Pavia sarà celebrata una Santa Messa. In caso di maltempo la celebrazione sarà spostata (sempre alle
18) nella chiesa di San Luigi Orione.
Da parte degli organizzatori di questo momento di preghiera, viene rivolto un invito a tutti gli amici e i devoti ad essere
presenti: “San Padre Pio ci benedica e ci accompagni sempre”.


“AperiTICINO” - quattro chiacchiere al bar per parlare della Chiesa e della società di oggi
Si chiama “AperiTicino”. E’ un nuovo appuntamento mensile promosso dalla Diocesi di Pavia, dall’Azione Cattolica diocesana, da “il Ticino” e da Radio Ticino Pavia.
L’obiettivo che si prefigge l’iniziativa è semplice ma, allo stesso tempo, anche stimolante:
fare “quattro chiacchere al bar sulla Chiesa e la società di oggi”. Il luogo in cui ci troveremo per sviluppare questi dialoghi sarà, infatti, il Lounge Caffè-Libreria “Loft 10” di piazza Cavagneria 10 a Pavia. Un locale in cui adulti e giovani si trovano
ogni giorno per parlare dei loro problemi. Qui, mentre si beve un caffè o si sorseggia un aperitivo, vogliamo promuovere una conversazione amichevole e informale tra persone interessate a capire le dinamiche complesse del nostro mondo. Non ci sarà, come avviene di solito negli incontri organizzati in luoghi più “istituzionali”, la presenza di un relatore ufficiale
destinato a monopolizzare l’attenzione dei presenti e anche ad occupare la maggior del tempo.
Il dialogo sarà introdotto da Alessandro Repossi, direttore de “il Ticino”, e animato da mons. Gianfranco Poma e
Paolo Montagna, presidente dell’Azione Cattolica di Pavia; tutti i partecipanti però potranno liberamente intervenire.
L’idea è quella di confrontarsi senza paura sugli argomenti che oggi sono al centro del nostro vivere: la crisi (non solo economica), la famiglia, la scuola, il lavoro, la paura della guerra e, naturalmente, la Chiesa di oggi, una Chiesa che è stata investita da quella ventata di aria fresca rappresentata dal pensiero, dalle parole e dalle azioni di Papa Francesco. E
proprio l’invito di Papa Francesco ad uscire fuori dalla Chiesa e dalle nostre parrocchie per portare nel mondo il
messaggio del Vangelo, è al centro della nostra proposta: una proposta che, speriamo, possa destare interesse e raccogliere sempre più adesioni.
Nel primo incontro, in programma giovedì 26 settembre alle 18.30 al “Loft 10”, affronteremo il tema: “Chiesa,
cosa pensi di te stessa?”. Dalla risposta a questa domanda dipende anche l’essenza del nostro impegno ecclesiale
e della nostra presenza di cristiani nel mondo. Gli altri due appuntamenti sono già fissati per le date di giovedì
24 ottobre e giovedì 21 novembre, sempre alle 18.30 al “Loft 10”: i temi trattati verranno scelti in base all’attualità del momento. 
Vi aspettiamo numerosi! Ritrovare il gusto della partecipazione e la voglia di stare insieme sono elementi indispensabili
per costruire una società più attenta alle persone e capace di affrontare i problemi.


IN CAMMINO CON MARIA - Madre della Divina Grazie
Nei sabati del mese di ottobre (5 - 12 - 19 - 26) insieme a mons. Vescovo meditando il rosario camminiamo partendo
dal Ponte Coperto verso il Santuario di Santa Maria delle Grazie per la celebrazione della Santa Messa.
Ritrovo alle ore 7.00  presso il Ponte Coperto (angolo Lungo Ticino Sforza)


PERCORSO FORMATIVO PER LAICI – ANNO II
Il percorso formativo per gli operatori pastorali laici quest’anno si compone di un numero ridotto di incontri che – assecondando le osservazioni pervenute al termine del primo anno – si terranno a scadenza mensile, da ottobre 2013 a gennaio 2014. Ogni incontro prevede la relazione frontale e la possibilità di dibattito con il relatore, per la durata complessiva di un’ora e trenta minuti, dalle 15.00 alle 16.30 del sabato pomeriggio presso la parrocchia della Sacra Famiglia.
I quattro incontri previsti trattano alcune tematiche di fondo dell’opera di edificazione della Chiesa, di interesse per tutti gli operatori pastorali, indipendentemente dallo specifico ambito del proprio servizio. La prima tematica è ecclesiologica, mentre le altre tre riguardano un settore preciso dei tre grandi ambiti in cui si articola la pastorale (annuncio della Parola, Liturgia, Carità). Si spera di poter offrire anche negli anni prossimi un simile percorso di interesse comune che, toccando i vari settori specifici della pastorale, aiuti a comprenderli dentro l’orizzonte unificante dell’edificazione della Chiesa.
Considerando la prospettiva fondamentale e unitaria in cui sono pensati questi quattro incontri formativi, è vivamente raccomandabile il proporli a tutti gli operatori pastorali.

19 ottobre: La Chiesa locale (diocesi) e la parrocchia
16 novembre: Una comunità che annuncia: l’identità della catechesi oggi
14 dicembre: Una comunità che celebra: la Messa domenicale
25 gennaio: Una comunità che vive la carità: la relazione col fratello


Sul numero de "il Ticino" nelle parrocchie e nelle edicole della diocesi di Pavia da venerdì 20 settembre, il titolo della copertina è "Missione Giovani, un cammino per tutti. Sabato 21 settembre, alle 21 in Duomo, la Messa d'apertura celebrata dal Vescovo". Al tema è dedicata una pagina all'interno del settimanale, con le interviste a don Andrea Migliavacca e a don Davide Diegoli.
Tornando alla prima pagina l'editoriale firmato da Giancarlo Albini (presidente del Laboratorio di Nazareth) è titolato "Il futuro ha bisogno della famiglia" ed è dedicato alla 47esima "Settimana Sociale" svoltasi nei giorni scorsi a Torino.
"Il ruolo fondamentale dei laici nella costruzione della comunità cristiana e nell'annuncio della fede": il vescovo Giovanni Giudici ha presentato la sua nuova lettera pastorale nel corso dell'assemblea diocesana di sabato 14 settembre in Cattedrale.
"AperiTicino", quattro chiacchiere al bar per parlare della Chiesa e della società di oggi: da giovedì 26 settembre parte un nuovo appuntamento mensile promosso dalla Diocesi, dall'Azione Cattolica di Pavia, dal nostro settimanale e da Radio Ticino Pavia.
Il nuovo Priore Generale a Pavia per pregare sulla tomba di Sant'Agostino: padre Alejandro Moral Antòn ha anche incontrato i tre novizi che hanno iniziato lo scorso 8 settembre la loro formazione.
Parrocchia di San Primo, gli anniversari di matrimonio nella festa della Madonna Addolorata.
"il Ticino" di questa settimana ospita le interviste a don Luca Roveda, don Davide Rustioni e don Carlo Maria Donati, pronti ad affrontare la loro nuova missione pastorale.
"Don Riccardo Foletti, sarai sempre nei nostri cuori": il saluto dei ragazzi dell'Unità pastorale di Copiano, Magherno, Vistarino e Vivente.
Cresce la Chiesa greco-cattolica ucraina a Pavia: domenica 22 settembre la festa per i nove anni dal riconoscimento del rito in diocesi. Padre Tovt: "Oltre cento persone alle Messe".
Casa del Giovane: domenica 22 settembre la Festa degli Amici a Samperone.
"Pavia, più coraggio per reti d'impresa ed Expo 2015": il Tavolo dello Sviluppo Economico con l'assessore regionale Mario Melazzini. 
"I miei 44 anni in Confindustria. Pavia tra successi e momenti difficili": intervista a Piero Maccarini che passa il testimone al nuovo direttore Caracciolo.
Lavori sulle strade e caos-traffico a Pavia: il sindaco Cattaneo garantisce "interventi conclusi entro fine mese".
Anffas Pavia, da quasi cinquant'anni un'associazione al servizio dei disabili. La presidente Maura Cattanei presenta le tre comunità aperte in città e i problemi che vanno affrontati ogni giorno.
Festa di Santa Croce, momento di riflessione e preghiera per l'Asp di Pavia.
"Il pellegrinaggio in Polonia: una grande esperienza": il viaggio di un gruppo di parrocchiani di Borgarello, guidati da don Matteo Zambuto.
Calcio: intervista al presidente degli arbitri pavesi, Gianmario Sordi. "A Pavia tanti arbitri stranieri e studenti "fuori sede", cerchiamo giovani e anche... ragazze"

Con l'opera prima Padri pubblicato da Mondadori, Marco Pogliani s'inserisce a pieno titolo nella scia di grandi scrittori del calibro di Emilio De Marchi e Luigi Santucci che con maestria hanno raccontato, in Demetrio Pianelli e Arabella il primo e ne Il velocifero il secondo, le saghe di famiglie milanesi e della loro epoca. A differenza dei suoi due illustri predecessori, Pogliani non presenta però una storia lineare, ma compone - attraverso le vicende dei membri della sua famiglia (tra cui lui stesso) - un affresco nel quale riecheggiano i momenti rilevanti del Novecento: le due Grandi Guerre, il Fascismo, le rivoluzioni, le contestazioni, il boom economico, i grandi cambiamenti sociali e i loro riti. Milano che di volta in volta "guarda, accoglie, lascia fare" è lo sfondo di tutta la narrazione, mentre il filo rosso è rappresentato dalla figura del padre Mario, classe 1920 e ultimo di sedici figli, "un lungagnone pronto, svelto, affidabile". Padri inizia con la descrizione di una vecchia fotografia scattata nel laboratorio di tomaie del nonno Giuseppe a Porta Ticinese. Nel passare in rassegna le persone ritratte, Pogliani riannoda le loro storie accomunate "dalla forza di mestieri e valori tramandati di generazione in generazione, da una fede cristiana più forte di ogni avversità" in un'originale polifonia di voci. Il primo acuto è dell'autore che dà conto del "suo lavoro alla Casa dell'Energia per modernizzare azienda e paese" e, in parallelo, si sovrappone il racconto dell'esperienza lavorativa del padre, costellata da impegno e sacrifici e coronata da riconoscimenti e successi, ma anche da amarezze e delusioni. In un fitto, intimo e toccante dialogo con il genitore defunto, Marco Pogliani arricchisce il racconto con riflessioni e considerazioni che a poco a poco fanno emergere, assieme al grande affetto per il padre e il dolore per la sua scomparsa, la sua statura umana e morale e gli insegnamenti da lui ricevuti. Tra i tanti episodi narrati due meritano di essere citati. Il primo è il racconto del viaggio in tram compiuto ogni Vigilia di Natale, da casa fino in piazza Duomo, per vedere le commesse dell'Alemagna che pur stanche, confezionavano "sempre allo stesso modo" i pacchetti regalo, suscitando l'ammirazione del padre che le additava al figlio come esempio di dedizione al lavoro. Il secondo è il rito del "grande rosario della notte dei morti" in casa Pogliani per ricordare i defunti della famiglia; si iniziava con don Enrico che guidava la recita del rosario ("Per quindici Misteri. Dolorosi. Gaudiosi. Gloriosi. Tutti.") e poi si passava a mangiare le castagne in "una festa semplice, umile e sana. Come semplici, umili e sane erano le persone che avevamo ricordato". Il libro ripercorre anche i momenti tragici dovuti alle disgrazie, alle malattie e ai lutti e, nel suo piacevole incedere alla scoperta della "Poglianeria", presenta una variegata galleria di personaggi come la zia Irene "Grande. Solida. Forte." che "aveva il dono della sintesi e Vigilava. Sosteneva. Strigliava", la bella Francesca diventata in seguito suor Maria Assunta, la storia di mamma Angela e del matrimonio con Mario complice la sorella Lina, il ritratto dello zio Romolo, di don Enrico cugino del padre e la sua presenza in famiglia come pastore di tutti ("le nostre vite, tanti che eravamo, erano scandite dai suoi discorsi") e il mitico prozio Filippo "cavaliere della fantasia" dei più piccoli. In una delle pagine finali lo scrittore ripercorre la "genealogia" dei Pogliani e con gratitudine ricorda "La fede di nonno Giuseppe. Il coraggio di nonno Mario. La freschezza di Francesca. La dolcezza di mia madre. La battaglia di don Enrico. L'indipendenza di Angelo. L'altruismo di Mariuccia. L'irruenza di Mariolina. L'innocenza di Andrea. L'allegria di Ambrogio. La modestia di Felice. La sfortuna di Paolo. La follia di Romolo. Il candore di Lina. La grinta di Irene. Lo stile di Filippo. L'ironia di Luigi. L'essere di mio padre". "Sono loro. - scrive Pogliani - I padri. Ad avermi tratto alla vita. Sono loro a chiedermi di continuare. Non voglio restare nel buio. Senza casa. Senza memoria. In questa terra di nessuno". Con un'agile scrittura e uno stile graficamente e letterariamente originale, ma sempre in grado di far vibrare il cuore e i sentimenti, Marco Pogliani in Padri compone un'elegia alla famiglia e a Milano: un vero proprio atto d'amore nel quale "evoca il passato per affrontare con maggior energia il presente e il futuro", restituendo in tutta la loro umanità "la vibrante suggestione di gesti, volti, parole dimenticate" che sono il tesoro prezioso di ogni famiglia.

Marco Pogliani
Padri
Mondadori. Pagine 276. Euro 18,50

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