Due sacerdoti e due
diaconi per la Diocesi di Pavia
La Diocesi di Pavia si appresta a vivere un giorno di festa.
Sabato 26 settembre, alle 10 in Cattedrale,
il vescovo Giovanni Giudici presiederà il rito di ordinazione presbiterale di
don Giovanni Iacono e don Davide Taccani e quello di ordinazione diaconale di
Marco Labate e Gabriele Maini. Due sacerdoti novelli e due nuovi diaconi arricchiranno
ulteriormente la nostra diocesi.
Sono ragazzi cresciuti spiritualmente in questi anni di Seminario sotto la
guida del rettore, don Andrea Migliavacca. L’invito è che in questo giorno
radioso per la nostra comunità diocesana, il Duomo sia gremito di fedeli e
cittadini per pregare al fianco dei due nuovi sacerdoti e diaconi.
Nomine vescovili
Mons.
Vescovo ha nominato don Rosario Chirico parroco della
parrocchia cittadina di San Carlo Borromeo. Don Rosario lascia le comunità di
Marzano, Torre d’Arese, Castel Lambro e Spirago, che ha servito per tredici
anni.
Don Roberto Belloni è stato nominato
vicario parrocchiale a Belgioioso e Torre de’ Negri, dopo che per cinque anni
ha svolto il medesimo incarico a Certosa di Pavia, Torriano e Cascine Calderari.
Don Luca Lauritano, dopo il primo anno di
ministero sacerdotale svolto presso la parrocchia cittadina di Sant’Alessandro
Sauli, è stato nominato collaboratore pastorale della comunità pastorale di
Certosa di Pavia, Torriano e Cascine Calderari.
Il diacono permanente Luca Tentori è stato nominato
collaboratore pastorale a Filighera e Copiano.
La
Scuola di Cittadinanza e Partecipazione
Parte
il terzo corso della Scuola di Cittadinanza e Partecipazione, promossa dalla
Diocesi di Pavia. Il primo appuntamento è in programma venerdì 25 settembre alle 21 al Collegio S.
Caterina di Pavia: Massimo Pallottino e Giancarlo Rovati tratteranno il tema
“Per uno sviluppo sostenibile e solidale: dalla ‘Populorum Progressio’ al
‘Sustainable Development Goals’ “. Per informazioni e iscrizioni si può
cliccare su http://scuolacittadinanzapv.altervista.org
CSI
Pavia, la presentazione della nuova stagione
Sabato 26 settembre, alle 10 nell’area di
via Treves a Pavia adibita per la rassegna “Sport Exhibition”, il CSI di Pavia
presenterà la stagione 2015-2016 con il convegno “Lo sport in gioco. Esperienza
educativa attraverso lo sport nell’oratorio”. Interverranno Sergio Contrini,
presidente provinciale del CSI, don Fabio Besostri, vice-direttore
dell’archivio storico della diocesi di Pavia, e il prof. Paolo Pini, docente e
formatore di CSI, CONI e Figc.
Mostra
fotografica nella cripta di San Michele
Domenica 27
settembre,
dopo la Messa delle 11.30, nella cripta della basilica di San Michele a Pavia
verrà inaugurata la mostra fotografica “Come eravamo…”, curata da William
Posla. La mostra resterà aperta sino al 4 ottobre e sarà visitabile
il lunedì dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17, dal martedì al sabato dalle 9
alle 17, la domenica dalle 13 alle 16.
La
preghiera per il Sinodo
“Le
famiglie illuminano il Sinodo. In preghiera con Papa Francesco”. E’ il titolo
della veglia di preghiera promossa dall’Ufficio pastorale diocesano per la
famiglia e dall’Azione Cattolica di Pavia in occasione della prossima apertura
del Sinodo. L’appuntamento è in programma sabato 3 ottobre, alle 18.30, nella chiesa di San Giovanni
Domnarum a Pavia.
“Con
lo sguardo di Cristo nel mondo della sofferenza”
Sabato 10 ottobre, alle 9 nell’Aula Magna
dell’Università di Pavia, si terrà il convegno dal titolo “Con lo sguardo di
Cristo nel mondo della sofferenza”. L’incontro è promosso dall’ufficio
diocesano per la pastorale della salute e per la pastorale universitaria. Ad
aprire il convegno sarà il rettore Fabio Rugge; le conclusioni verranno
affidate al vescovo Giovanni Giudici.
Il
pellegrinaggio delle diocesi lombarde ad Assisi
Sono
ancora aperte le iscrizioni al pellegrinaggio delle diocesi lombarde ad Assisi,
in programma il 3 e 4 ottobre prossimi. Il programma
prevede anche la possibilità di un viaggio di tre giorni, dal 2 al 4 ottobre.
E’ possibile chiedere tutte le informazioni all’Ufficio Pellegrinaggi della
Curia Vescovile di Pavia (piazza Duomo 11; telefono 0382/386528), dal lunedì al
sabato dalle 9 alle 12.
Ufficio
Beni Culturali Ecclesiastici: avviso ai parroci
L’Ufficio Beni Culturali informa i parroci che è possibile inoltrare alla CEI
la richiesta per avere i contributi riguardanti: l’installazione di impianti di
sicurezza, di impianti elettrici, impianto di riscaldamento, il restauro e
consolidamento statico degli edifici di culto e il restauro degli organi a
canne. I documenti relativi a tali richieste sono consultabili sul sito della diocesi:
www.diocesi.pavia.it
Le domande alla CEI con la relativa documentazione vanno inoltrate all’Ufficio
Beni Culturali entro il 15 ottobre 2015. L’Ufficio rimane a
disposizione per eventuali chiarimenti dalle ore 10.00 alle ore 12.00 di tutti
i giorni feriali, tranne il sabato.
Sulla prima pagina
de "il Ticino" nelle parrocchie della diocesi di Pavia e in
tutte le edicole della provincia da venerdì 25 settembre, il titolo della
copertina è "Una nuova casa per Mattia e la sua famiglia. Conclusa
positivamente a Pavia la vicenda del bambino disabile 'sfrattato'. Un lettore
de 'il Ticino' ha promesso un aiuto economico".
L'editoriale, firmato dal direttore
Alessandro Repossi, è titolato "Il nostro 'grazie' al vescovo
Giovanni": un commento sulla Lettura continua della Bibbia nel Duomo di
Pavia, dal 18 al 24 settembre. All'argomento sono dedicati un articolo e un
servizio fotografico all'interno del settimanale.
Autunno Pavese Doc 2015: i
prodotti del territorio al Castello Visconteo. Dal 25 al 28 settembre la
manifestazione della Camera di Commercio in una veste completamente nuova, con
stand, spettacoli e laboratori.
L'ipotesi di un nuovo mercato all'Allea
di viale Matteotti a Pavia. Un progetto per combattere il degrado: le opinioni
di amministratori e commercianti.
Due donne alla guida della CNA
di Pavia: intervista alla presidente Marialisa Boschetti e alla direttrice
Patrizia Cainarca. L'associazione provinciale conta 2.800 aziende.
Sabato 26 settembre quattro
ordinazioni, due presbiterali e due diaconali, nel Duomo di Pavia. Il rito sarà
presieduto dal vescovo Giudici.
L'ingresso solenne di don Gianni
Brera nella parrocchia di San Francesco a Pavia.
Scuole cattoliche: "Domus
Pacis", da 60 anni a San Lanfranco un'istituzione al servizio delle
famiglie pavesi.
"Dalla 'Laudato Sì'
l'indicazione di un nuovo umanesimo": mons. Vittorio Francesco Viola,
vescovo di Tortona, e il filosofo Luciano Valle hanno dialogato al Collegio
Borromeo sull'enciclica di Papa Francesco.
1.200 chilometri in bici in tre
giorni: l'impresa di due pavesi in Francia.
Gigi Bignotti, giornalista
pavese che lavora al "Gazzettino di Venezia", scrive per "il
Ticino" un articolo sulla sua città: "Pavia, città snob, piena di
buche".
Completano questo numero de
"il Ticino" altre notizie dalle comunità parrocchiali della diocesi
di Pavia, la cronaca e gli appuntamenti.
Nel 1957 Padre
Romano Scalfi ha fondato Russia Cristiana con lo scopo di far conoscere in
Occidente le ricchezze della tradizione spirituale, culturale e liturgica
dell'ortodossia russa, favorire il dialogo ecumenico e contribuire alla
presenza cristiana in Russia. Nel perseguire questi obiettivi Russia Cristiana
ha dovuto prima confrontarsi con il regime sovietico, poi con la perestrojka e
ora con il post comunismo. Al fine di realizzare meglio la propria missione,
Russia Cristiana negli anni si è strutturata in tre ambiti: ecclesiale con
un’Associazione pubblica di fedeli; culturale e scientifico con la Fondazione
Russia Cristiana; iconografico attraverso l’Associazione «La Scuola di
Seriate». Russia Cristiana è presente anche nell'editoria con il marchio La
Casa di Matriona che ha da poco pubblicato Vive come l'erba, storie
di otto donne negli anni del regime comunista. Edito in coedizione con Itaca,
il volume è frutto del lavoro di tre ricercatori della Fondazione Russia
Cristiana: Angelo Bonaguro, Marta Dell’Asta e Giovanna Parravicini.
Protagoniste sono mogli, madri, monache, artiste, docenti che hanno lasciato -
con "la forza vitale dell’amore, che come un esile filo d’erba è in
grado di bucare l’asfalto di ogni cortina ideologica" - una
straordinaria testimonianza di fede e di vita. Il filo rosso che unisce le loro
esperienze "è un senso profondo dell’umano, che ha ridestato in loro e
intorno a loro il gusto della bellezza, dell’amicizia, il desiderio di vivere
una vita autentica che non censuri la pietà, il dolore, il dovere, la
responsabilità" e un'esemplare opposizione non violenta "anche
in situazioni in cui la violenza parrebbe legittima". Le loro storie
possono ora essere lette da un vasto pubblico che può conoscere la "quotidiana
pena di torti subiti, di povertà e di gulag", ma anche la loro
fiera e forte "resistenza spirituale" dove alla fine "il
potere non ha avuto potere". Ogni testimonianza meriterebbe un ampio
commento; questo purtroppo non è possibile e ci limitiamo a brevi cenni. La
prima figura a essere presentata è quella di Ekaterina Peskova, moglie di
Makism Gor'kij e donna intraprendente e coraggiosa che per vent’anni è "stata
il motore di un imponente lavoro organizzativo per soccorrere i prigionieri
politici in un paese, come l'Unione Sovietica, che di prigionieri politici ne
aveva milioni". É poi la volta di Ioanna Rejtlinger, iconografa e
consacrata; le sue toccanti vicende umane e artistiche sono "situate al
crocevia tra due Russie lontane eppure intimamente legate: la Russia
dell'emigrazione e quella della rinascita religiosa" e di cui suor
Julija "costituisce uno straordinario anello di congiunzione".
La storia di Komunella Markman, figlia di ebrei e comunisti
intransigenti, è caratterizzata da incredibili sofferenze; dopo la scoperta della
fede e di Gesù, Ella vive "l'inconcepibile positività dell’esperienza
della prigionia in cui scopre tanta bontà". Le vicissitudini di Ol'ga
Popova (docente di arte bizantina e "simbolo della vecchia
intelligencija universitaria russa"), Milena Semiz ("aveva
delle risorse interiori che le davano la forza di non sentirsi schiacciata e
umiliata dall'ostracismo ufficiale; accanto alla fede, c'era l'amore per
l'arte, che non era solo una questione professionale ma era parte del suo modo
di vivere e sentire") e di Natal'ja Trauberg ("filologa per
missione, traduttrice per amore della bellezza, che ha fatto conoscere in URSS
i testi di Chesterson, Lewis e molti altri autori proibiti") sono
simili alle sofferenze subite da altri milioni di cittadini sovietici: senza
gesti clamorosi hanno "sopportato pazientemente le repressioni
staliniane, sofferto la separazione e la paura, accettato di sentirsi fuori
legge nel proprio paese, di non poter scegliere liberamente, di essere
totalmente indifesa di fronte allo Stato". Il libro contiene anche le
storie di Ruzena Vacková e Dagmar Simková cittadine dell'ex
Cecoslovacchia. Le testimonianze di queste donne coraggiose, che per
sopravvivere hanno attinto dalle loro "grandi risorse spirituali",
possono essere d'aiuto e d'esempio a noi oggi. E non possiamo non essere
d'accordo con Marina Corradi quando nell'introduzione afferma che "noi,
donne e uomini nati e vissuti in Italia in settanta anni di pace, cresciuti fra
diritti che diamo per scontati, noi che spesso crediamo che «libertà» sia
seguire la propria inclinazione, o capriccio, leggendo le storie delle donne
riportate in questo libro, per prima cosa, ammutoliamo".
A. Bonaguro - M. Dell’Asta. - G. Parravicini
Vive come l'erba
La Casa di Matriona/Itaca. Pagine 184. Euro 12,00
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