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giovedì 8 ottobre 2015

Anno VII n. 35


“Con lo sguardo di Cristo nel mondo della sofferenza”
Sabato 10 ottobre, alle 9 nell’Aula Magna dell’Università di Pavia, si terrà il convegno dal titolo “Con lo sguardo di Cristo nel mondo della sofferenza”. L’incontro è promosso dall’ufficio diocesano per la pastorale della salute e per la pastorale universitaria. Ad aprire il convegno sarà il rettore Fabio Rugge; le conclusioni verranno affidate al vescovo Giovanni Giudici.


Concerto nella chiesa di S. Alessandro Sauli
Sabato 10 ottobre, alle 21 nella chiesa di S. Alessandro Sauli a Pavia, la Corale “Felice”, diretta da Irene Rocca, si esibirà nel concerto “Laudato Sì”. I coristi saranno accompagnati alle tastiere da Davide Re e Paolo Malusardi, al violino da Giuseppe Coronelli, alle chitarre da Roberto Coccia e Dario Bergonzi, al basso da Davide Galdi e alla batteria da Mauro Rocca. L’ingresso è libero.

Giornata di presentazione e condivisione dell'Azione Cattolica di Pavia
Domenica 11 ottobre: ACUOREAPERTO
Ragazzi - Giovani – Adulti
(Oratorio del Carmine, v.Valla 3 Pavia, ore 16)
Come già lo scorso anno, l'Azione Cattolica diocesana di Pavia propone un
pomeriggio insieme per presentare e illustrare - in modo speriamo simpatico e un po' festoso, anche con qualche "dimostrazione sperimentale" - le attività formative proposte per tutti.
Lo abbiamo chiamato
ACUOREAPERTO sperando che il titolo possa già suggerire un desiderio profondo di tutti noi di accogliere, di sorridere, di accompagnare ogni persona, ogni realtà e situazione di vita, in particolare in questo Anno Santo in cui papa Francesco ci invita a chiedere e dare misericordia.
Scopo principale della giornata è
conoscerci e farci conoscere: vorremmo convididere con voi - amici dei gruppi parrocchiali e delle altre associazioni ecclesiali, amici che ci seguite via email,  ma anche "amici degli amici" che non ci conoscono proprio e potrebbero averne l'occasione - quello che noi siamo e facciamo, pur con le nostre scarse energie, in uno spirito di fraternità e corresponsabilità, al servizio della Chiesa pavese.
La
locandina allegata illustra il programma della giornata: vi chiediamo come sempre di aiutarci a diffonderla, nelle vostre parrocchie ma anche nei luoghi di ritrovo e "di passaggio", per raggiungere più persone possibili.
Il momento iniziale sarà una merenda condivisa con gli amici della parrocchia del Carmine. Poi alle 16.45 i ragazzi dell'ACR, gli adolescenti, gli adulti potranno conoscere e sperimentare quello che l'AC propone per loro a livello diocesano, sempre in stretta collaborazione con le parrocchie.
Con gli adolescenti ci sarà anche la presentazione di una nuova proposta, il "grande ritorno", dopo tanti anni, del MSAC, il Movimento Studenti di Azione Cattolica, che grazie all'entusiasmo e alla passione di alcuni ragazzi prova a ripartire nella nostra città.
Un momento di preghiera insieme e un buffet concluderanno la giornata (se vi fermate all'happy hour finale, vi chiediamo di informarci secondo le indicazioni della locandina entro il 5 ottobre).


Il Vangelo di Marco letto con i ragazzi del Duomo
“Vuoi partecipare ad un cammino di fede?”: è il titolo di quattro incontri promossi dai ragazzi del Duomo per vivere insieme la lettura del Vangelo di Marco. Il primo appuntamento è in programma
lunedì 12 ottobre, alle 21, al Collegio Senatore in via Menocchio 1 a Pavia, con l’introduzione al Vangelo: “Le persone; Gesù; il cammino dei discepoli; la Risurrezione”.


Incontri di formazione della Caritas
La parrocchia di S. Maria di Caravaggio, a Pavia, ospita gli incontri di formazione della Caritas diocesana. Il primo appuntamento è in programma martedì 13 ottobre, alle 21: mons. Adriano Migliavacca, vicario generale della diocesi di Pavia, tratterà il tema “La misericordia nella Bibbia”.


Gruppi di ascolto, la formazione per gli animatori
Giovedì 15 ottobre, alle 21 in Seminario, si terrà il primo incontro di formazione (dedicato al Vangelo di Luca) per gli animatori dei gruppi di ascolto della Parola di tutti i vicariati. Don Gianluigi Corti terrà una relazione dal titolo “Luca, un Vangelo per i deboli”.


Il CSI di Pavia festeggia i 70 anni di vita
Il CSI di Pavia festeggia i 70 anni di vita, essendo stato fondato nel 1945. Sabato 17 ottobre, alle 15 al Palazzo Broletto di Pavia, si terrà un incontro presieduto da Sergio Contrini, presidente del CSI di Pavia; seguirà alle 17 la Santa Messa in Cattedrale, celebrata dal vescovo Giovanni Giudici.


Il titolo della copertina del nuovo numero de "il Ticino", nelle parrocchie della diocesi di Pavia e nelle edicole della provincia da venerdì 9 ottobre, è "Don Andrea Migliavacca vescovo di San Miniato. Mons. Giudici: una grande gioia per la nostra comunità diocesana".
L'editoriale, firmato da mons. Gianfranco Poma, è titolato "Il Sinodo sulla famiglia, meravigliosa esperienza di Chiesa".
Don Ernesto Maggi, parroco della Cattedrale di Pavia, commenta gli interventi del Santo Padre nella recente visita a Cuba e negli Stati Uniti: "Papa Francesco non è comunista: ci invita a mettere in pratica il Vangelo". 
Andrea Albergati scrive per "il Ticino": "Sono ottimista sul futuro di Pavia. Buone opportunità di crescita per la città". 
Domenica 11 ottobre la giornata nazionale dell'Anmil: anche a Pavia l'evento dedicato agli invalidi del lavoro.
Architettura sacra: il premio europeo Frate Sole al polacco Holownia. Il riconoscimento consegnato dalla Fondazione che si ispira a padre Costantino Ruggeri.
Giuliano Setti ricorda il dottor Giuliano Ravizza nel 23esimo anniversario della scomparsa del titolare della pellicceria Annabella: "Giuliano Ravizza, un grande uomo che ha sempre amato la sua Pavia".
Landriano e San Carlo Borromeo: festeggiato dalle due comunità l'ingresso dei parroci don Antonio Fattori e don Rosario Chirico.
A Copiano il saluto e i ringraziamenti a don Fabio Curti e il benvenuto al nuovo parroco don Antonio Vitali.
Scuole cattoliche: il liceo "Teresio Olivelli" a Pavia da quasi 40 anni.
Venerdì 16 ottobre verrà presentato al Broletto il libro sui cent'anni dell'oratorio di San Mauro a Pavia. 
Completano questo numero de "il Ticino" altre notizie dalle comunità parrocchiali della diocesi di Pavia, la cronaca, gli appuntamenti e la pagina dei libri.



In occasione del 1400° anniversario della morte di san Colombano (23 novembre 615), le Paoline hanno pubblicato un'agiografia che "ripercorre l’avventurosa esistenza umana e spirituale del grande evangelizzatore del continente europeo". San Colombano. Pellegrino per Cristo sulle strade d’Europa è il titolo del volume scritto da Barbara Sartori, redattrice de Il Nuovo Giornale settimanale della diocesi di Piacenza-Bobbio. Prendendo come testo di riferimento la Vita di Colombano e dei suoi discepoli che il primo biografo del santo, Giona di Susa, scrisse poco dopo la sua morte e con uno stile "attento ai fatti ma aperto al «meraviglioso» di cui è ricca ogni storia di santità", la giornalista ricostruisce innanzitutto il contesto storico e religioso nel quale nacque e visse Colombano, soffermandosi sulle peculiarità del monachesimo celtico ("eroismi quotidiani fatti non di grandi gesta, ma di rinunce rigorose: al sonno, al cibo, alla propria volontà in nome dell'obbedienza all'abate") e come egli maturò la decisione "di farsi pellegrino per Cristo". Dopo un breve cenno alle opere di Colombano ("rispecchiano alla perfezione la sua complessa personalità" e "trasudano per l'annuncio del Vangelo, urgenza di un cristianesimo autentico, contro la tentazione di una religiosità esteriore, diffusa allora come oggi"), la biografa passa in rassegna l'esperienza da lui vissuta a Cleenish Island alla scuola dell'abate Sinell che lo guida a porre "le basi della sua vocazione monastica" e quella a Bangor in una comunità più grande nella quale "si dedica totalmente alla preghiera, a prendere su di sé il giogo di Cristo". Barbara Sartori ripercorre quindi il periodo in cui Colombano, seguendo "l'ispirazione divina a farsi pellegrino per Cristo", parte con altri dodici monaci dall'Irlanda per andare a evangelizzare la Francia. "Nel deserto della Gallia", scrive l'autrice, il monaco irlandese inizia la missione in cui "oltre all'efficacia della predicazione si aggiunge il carisma dell'intercessione e della guarigione" e vede "il crescere della famiglia colombaniana". Dopo la fondazione del primo monastero a Luxeuil ne seguono altri e questo impone a Colombano di "scrivere una Regola, compito al quale l'abate si dedica, sotto l'ispirazione dello Spirito Santo": la «Regula monachorum» ("s'interessa della relazione del monaco con Dio"), la «Regula coenobialis» ("sulle relazioni con i confratelli, scendendo nel concreto della vita quotidiana") e il «Paenitentiale» che "racchiude invece una puntigliosa lista di infrazioni a cui corrispondono altrettante precise sanzioni". Nel capitolo Dalla fama all'esilio, l'autrice si sofferma sul travagliato periodo nel quale il monaco - diventato ormai famoso e "fondatore di monasteri, dispensatore di grazie e di guarigioni" - deve far fronte alle controversie con i regnanti dell'epoca che lo costringono prima all'esilio forzato e poi, all'età di settant'anni, a ripartire di nuovo. Di questo nuovo "pellegrinaggio per le strade dell'Europa" è dato ampio dettaglio in Per le strade della Gallia in cui Barbara Sartori ricorda "il viaggio di Colombano e dei suoi compagni, scortati dai soldati come fossero malfattori, per arrivare alla costa occidentale per essere imbarcati per l'Irlanda" ma che "gli dà la chance di incontrare genti, che altrimenti, mai avrebbero incrociato il suo volto"; un segno (un'onda gigantesca respinge indietro e lasciandola in secca la nave sulla quale si era imbarcato) indicherà a Colombano e ai suoi confratelli che "non sono destinati a far rientro in patria". Nell'ultimo capitolo l'autrice dà conto come Colombano, ormai anziano e con le energie fisiche che si affievoliscono ma con il vivo desiderio "di portare il Vangelo a chi non ha mai sentito parlare di Gesù", varcate le Alpi arriva in Italia adoperandosi "per disperdere e per estirpare, applicando in cauterio delle Scritture, le menzogne degli eretici" e nella "missione di predicazione itinerante a Milano, Pavia, Monza", giungendo a Bobbio dove, attraverso un altro prodigio, capisce che "Dio vuole che lì si fermi"; e così sarà fino alla sua morte avvenuta un anno dopo aver fondato il monastero. Il lavoro di Barbare Sartori fa conoscere la figura e il carisma di "uno dei Padri dell'Europa" che con la sua "passione per l'annuncio del Vangelo seppe ridare speranza e unità a un mondo disorientato" incarnando "il prototipo di quell’ideale di Chiesa in uscita" che papa Francesco non si stanca di raccomandare.

Barbara Sartori
San Colombano
Paoline. Pagine 160. Euro 13,00

1 commento:

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