La Diocesi di Pavia consacrata alla
Madonna di Fatima
La
Diocesi di Pavia vivrà con particolare solennità la Settimana Mariana dall’8 al 13 maggio, in coincidenza con il
centenario delle apparizioni della Vergine di Fatima. Le celebrazioni si
terranno nella Cattedrale di Pavia.
Il programma prevede:
giovedì 11 maggio, alle 21, il pellegrinaggio per i fedeli delle parrocchie del
Vicariato secondo;
venerdì 12 maggio, alle 21, il pellegrinaggio per i fedeli delle parrocchie del
Vicariato primo.
Sabato 13 maggio, alle 21, si terrà la concelebrazione solenne, presieduta dal
vescovo Corrado Sanguineti, con l’atto di consacrazione della Diocesi alla
Madonna di Fatima.
Incontro
chierichetti medie e superiori con il Vescovo
Lunedì 15 maggio si terrà l'ultimo
incontro dei chierichetti delle medie e delle superiori, organizzato dal
Seminario Vescovile e dal Centro Diocesano Vocazioni, con la presenza del
Vescovo. Il programma prevede: accoglienza e merenda alle 16:15 in Seminario;
la Santa Messa e l'incontro con mons. Corrado Sanguineti; la cena, per cui si
chiede di portare un piatto da condividere. Portare l'abito liturgico.
Conclusione alle 21:30.
Ritiro
per i familiari del Clero
Il ritiro spirituale mensile per i familiari e i collaboratori del Clero pavese
si terrà martedì 16 maggio al Seminario di Pavia
con il consueto programma. A partire dalle 9 inizierà la recita delle Lodi, cui
seguiranno la meditazione, la recita del Santo Rosario e la celebrazione
eucaristica.
Ritiro
per il Clero pavese
Giovedì 18 maggio, alle 9,45, si terrà il
Ritiro per il Clero presso la basilica di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia, nel
decimo anniversario della visita di Papa Benedetto XVI. La meditazione
agostiniana sarà tenuta dalla prof.ssa Cristina Simonelli, docente di teologia
patristica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (Milano) e
presidente del Coordinamento delle Teologhe Italiane.
Il
mese mariano a Canepanova
Il Santuario di S. Maria Incoronata di Canepanova, a Pavia, ospita diversi
appuntamenti di preghiera e riflessione nel mese di maggio dedicato alla
Madonna. Sabato 20 maggio, alle 21, si terrà una
Veglia di preghiera mariana. Domenica
21 maggio,
alle 18.30, S. Messa solenne per la festa del Santuario presieduta da don
Gianni Brera, parroco di S. Francesco.
Mostra
di foto a San Michele
La cripta della Basilica di S. Michele Maggiore, a Pavia, ospita sino al 21 maggio la mostra fotografica “Come eravamo…Parte
II”. La mostra è aperta dal martedì al sabato dalle 9 alle 16.30, la domenica
dalle 13 alle 16, il lunedì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 16.30.
AGENDA
DEL VESCOVO
Venerdì 12 Maggio
10.30 S. Messa al “Tiglio” di S. Alessio
21.00 S. Rosario animato dal Vicariato 1 in Cattedrale
Sabato 13 Maggio
15.00 Cresime a Certosa (1 turno)
17.30 Cresime a Certosa (2 turno)
21.00 S. Messa in Cattedrale nel centenario delle apparizioni a Fatima
Domenica 14 Maggio
9.30 Cresime a S. Maria di Caravaggio
11.00 Cresime a Marcignago
17.00 Cresime di S. Michele e S. Primo
Lunedì 15 Maggio
17.00 S. Messa in Seminario con Amici e Chierichetti
Martedì 16 Maggio
9.30 Incontro Beni Culturali Archivistici a Milano
16.00 Catechesi in Casa Circondariale
Mercoledì 17 Maggio
10.00 Incontro con i Sacerdoti dei primi 10 anni di ministero
15.00 Incontro Equipe Diaconato Permanente Regionale
Sul numero de "il
Ticino" nelle parrocchie della Diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta
la provincia da venerdì
12 maggio, un numero di 32 pagine tutte a colori, il
titolo della copertina è "La Chiesa di Pavia 'affidata' alla Madonna di
Fatima. Sabato 13 maggio, alle 21 in Cattedrale, la celebrazione presieduta dal
Vescovo Corrado Sanguineti". Dalla prima pagina parte l'editoriale,
firmato dal Vescovo Corrado, dal titolo "Maria a Fatima, una profezia per
il nostro tempo". All'interno del settimanale trovate anche i servizi
curati da don Luca Roveda, che raccontano dell'apparizione della Madonna ai tre
pastorelli di Fatima, avvenuta un secolo fa.
Il pavese Mario Spadini, alla guida della Socrem di Pavia, è stato eletto
presidente della Federazione Italiana Cremazioni.
Testimonianze e commenti sul Congresso Nazionale della Fuci di Pavia.
Dosso Verde, da oltre 50 anni al servizio dei bambini e delle famiglie: una
realtà importante di Pavia, che merita di essere conosciuta e sostenuta.
Pavia, l'Asp presenta il bilancio: da 13 anni è in attivo.
Dalla prima pagina, per la rubrica "L'opinione", parte un commento
firmato da Maurizio Niutta dal titolo "Proposte per Pavia".
Al Policlinico San Matteo di Pavia un'area per l'atterraggio degli elicotteri:
l'elisuperficie verrà realizzata in area Campeggi e sarà collegata con il Dea.
La grande festa dell'Azione Cattolica con Papa Francesco: anche un gruppo di
Pavia alle celebrazioni dei 150 anni dell'AC italiana.
Il saluto del Vescovo Corrado all'Associazione "Alunni del Borromeo":
mons. Sanguineti è intervenuto in occasione del tradizionale Raduno svoltosi
domenica 7 maggio al Collegio.
Torneo Oratori: ecco i gironi e il calendario della 23esima edizione. In campo
dal 1 giugno.
Completano questo numero de "il Ticino" altre notizie dalle comunità
parrocchiali della Diocesi di Pavia, l'attualità e gli appuntamenti, la pagina
dedicata a Papa Francesco, quella della sanità e la pagina dei servizi utili.
Per i lettori di
Luigino Bruni, professore ordinario di Economia politica all’Università Lumsa
di Roma e tra i maggiori studiosi della tradizione italiana dell’economia
civile, è diventato un appuntamento atteso e un’apprezzata consuetudine leggere
organicamente in volume i suoi articoli usciti su Avvenire. L’ultimo in
ordine di tempo è La sventura di un uomo giusto pubblicato dalle EDB di
Bologna. L’economista rilegge e attualizza il libro di Giobbe ripercorrendolo
trasversalmente: dal racconto delle fortune e delle disgrazie del protagonista,
passando per il famoso monologo e i dialoghi con gli amici Elifaz, Bildad e
Zafar, fino all’entrata in scena di Elohim e di Dio che lo riabilita e gli
elargisce nuove benedizioni. Non potendo dar conto di tutto l’accurato lavoro
del professor Bruni, offriamo solo alcuni frammenti nel tentativo di far
percepire il suo valore. “La lettura e la meditazione di questo capolavoro
assoluto di tutte le letterature - afferma l’autore - sono anche una
compagnia spirituale ed etica per chi si trova nella vita a rivivere
l’esperienza di Giobbe: una persona giusta, integra e retta, che nel pieno
della sua felicità viene colpita da una grande sventura, senza nessuna
spiegazione”. Dopo aver sottolineato che “Giobbe ci ricorda che la vita
vera è molto più complessa e viva delle nostre meritocrazie”, Luigino Bruni
rileva che meditare sulle sue disavventure “ci costringe a prendere sul
serio le contraddizioni della vita, le non risposte, i silenzi, e tentare il
paradosso: iscriverli tutti dentro il libro buono della vita”. In altre
parole, afferma il docente di economia, “questo canto del giusto innocente
ci costringe a ripensare profondamente le nostre teologie, religioni,
ideologie” e “ci obbliga a metterci dalla parte delle vittime e delle
loro domande che smascherano le nostre idolatrie, a guardare il mondo dal basso
verso l’altro, a interrogare Dio partendo dai poveri e non viceversa”. Per
cercare di “entrare nel cuore di questo libro”, Bruni suggerisce che “dovremmo
almeno tentare un’operazione difficile e decisiva: non identificarci troppo
velocemente con Giobbe senza aver prima sentito sulla nostra carne
l’insufficienza delle nostre risposte alle domande che oggi ci giungono dai
Giobbe che abitano le periferie della nostra storia” e “saper tacere e
trattenere in gola le nostre risposte certe per ascoltare le loro grida”.
Il professor Bruni ribadisce inoltre che “in ogni incontro con il testo
biblico, se vogliamo sperare di sentirci chiamare un giorno per nome da una
voce vera, dobbiamo leggerlo come fosse la prima volta, perché solo così si
svela e ci sorprende”; per incontrare e amare davvero Giobbe “questo
esercizio spirituale e morale è assoluto” così come “c’è bisogno di aver
assaggiato qualche boccone di sciagura, nella propria esistenza o almeno in
quella di una persona molto cara”. Per questi motivi e altri ancora la
lettura di questo “libro per la vita adulta” può essere utile per: “imparare,
senza facili consolazioni, il mestiere di vivere”, scoprire che “la vita
è molto più complessa delle nostre convinzioni meritocratiche”, abbandonare
“una visione «retributiva» della fede portata a considerare la ricchezza e
la felicità come premi per una vita fedele” e tentare di essere capaci come
Giobbe “di continuare a benedire Dio nella sventura”. Scrive Bruni nelle
pagine conclusive: “anche di fronte alle relazioni importanti della nostra
vita, quando davanti alla delusione per un figlio o un amico che ci dà risposte
inferiori a quelle che ci aspettavamo e che doveva darci, invece di maledirlo e
perderlo scegliamo di arrenderci e benedirlo così come ci appare, accogliendo
quella delusione per salvare la fede-fiducia in quel rapporto”. La stesura
definitiva del libro è coincisa con il terremoto che ha devastato a fine agosto
2016 l’Italia centrale. Luigino Bruni, originario delle Marche, lo dedica “alle
vittime del terremoto che ha colpito la mia terra, alle loro famiglie, ai loro
paesi” perché “Giobbe è il canto del tempo delle rovine, la sua
consolazione inconsolabile può raggiungerci, farsi nostra compagna di sventura,
e provare a risorgere”.
Luigino Bruni
La
sventura di un uomo giusto
EDB.
Pagine 152. Euro 14,90
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