Il calendario della Visita Pastorale Anno 2018Vicariato
IV
24 Settembre30 Settembre: Casarile e Rognano
8 Ottobre 14 Ottobre: Zeccone e Villareggio
22 Ottobre28 Ottobre: Vellezzo Bellini e Giovenzano
5 Novembre18 Novembre: Unità Pastorale di Giussago
26 Novembre2 Dicembre: Bereguardo e Zelata
Il
mandato ai catechisti
Venerdì 14
settembre,
nella parrocchia cittadina della Sacra Famiglia di Pavia, si terrà il mandato
ai catechisti delle parrocchie della Diocesi in previsione del prossimo anno
pastorale 2018-2019. Il programma prevede: alle 18.30 (in chiesa) la
celebrazione dei Vespri, la meditazione di Mons. Vescovo e il mandato ai
catechisti; alle 19.15 (in salone) ripresa e commento della Lettera del Vescovo
inviata ai sacerdoti e ai catechisti e comunicazioni dell’Ufficio Catechistico
Diocesano che organizza l’incontro.
Venerdì
21 settembre l’apertura dell’anno pastorale diocesano con l’Arcivescovo Mario
Delpini
E’
in programma venerdì 21
settembre,
alle 20.45 in Cattedrale, l’apertura del nuovo anno pastorale della Diocesi di
Pavia: nell’occasione sarà presente l’Arcivescovo di Milano, Mons. Mario
Delpini. Ad annunciarlo è stato il Vescovo Corrado Sanguineti in un’intervista
pubblicata su “il Ticino” dello scorso 27 luglio, nella quale ha anche
illustrato i temi che caratterizzeranno l’anno pastorale 2018-2019.
AGENDA DEL VESCOVO
Dal 30 Agosto al 6
Settembre
Mons. Vescovo guida il pellegrinaggio diocesano in Polonia nei luoghi di S.
Giovanni Paolo II
Domenica 9 settembre
10.30 Cresime a Zerbo
15.30 Ingresso nuovo parroco a Villanterio
17.30 Cresime a Chignolo Po
Lunedì 10 e martedì 11 Settembre
A Verona per incontro dei Vescovi di recente nomina
Sul numero de "il
Ticino" nelle parrocchie della Diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta
la provincia da venerdì
31 agosto, il titolo della copertina è "Il Comune
di Pavia taglia 120 euro al mese a maestre ed educatrici. Protesta dei
sindacati che minacciano assemblee del personale e scioperi".
L'editoriale, firmato dal direttore Alessandro Repossi, è titolato "Gli
schiavi del terzo millennio": un commento che riguarda l'odioso fenomeno
del caporalato, che purtroppo ha interessato anche la provincia di Pavia.
Per la rubrica "L'opinione" dalla prima pagina parte il commento di
Elena Maga, segretaria generale della Cisl Pavia-Lodi, dal titolo "Scuola,
al via tra luci e ombre".
Il Parco del Ticino vive una fase di stallo tra controlli, crisi idrica e
gestione: intervista al consigliere pavese Fabrizio Fracassi.
Pavia, tanti fedeli a S. Pietro in Ciel d'Oro per i riti della solennità di S.
Agostino. Servizi e immagini sulle celebrazioni che si sono svolte nella
basilica di S. Pietro in Ciel d'Oro.
Intervista a don Pietro Varasio: "Il mio grazie alla comunità di
Bascapè". Domenica 2 settembre saluterà la parrocchia che ha guidato per
10 anni; il 9 settembre il suo ingresso a Villanterio.
Il saluto di don Claudio Zanaboni alla comunità di Villanterio.
"…Ma io sono padre": la seconda puntata dell'articolo con cui Mons.
Gianfranco Poma ricorda Mons. Carlo Allorio, Vescovo di Pavia dal 1942 al 1968.
"Mala movida" a Pavia, il comitato "Piazza Pulita" ha
incontrato il sindaco.
Stazione, ritardi e cancellazioni: la vita difficile dei pendolari pavesi.
Al Policlinico di Pavia è cambiato il servizio di ristorazione, affidato al
gruppo Fabbro Spa.
Fusione Belgioioso-Filighera, si discute sul progetto; a novembre il
referendum.
"Terra del Pinot in Oltrepò", tanti applausi per il concerto
organizzato dal Comune di Montecalvo Versiggia che si è svolto nella chiesa di
Stradella.
Il commosso saluto di Pavia a Iolanda Nanni: la parlamentare del M5S si è
spenta all'età di soli 49 anni.
Sport e parrocchie, nasce la nuova società "San Mauro Calcio Pavia".
Il viaggio in Burundi di Fabrizio Salvucci, presidente dell'Athletic Pavia.
Territorio: notizie e immagini da Binasco, Vidigulfo, Vigonzone e Torrevecchia.
"Voce del Gallo", gli articoli scritti dai detenuti del carcere di
Pavia.
Completano questo numero de "il Ticino" altre notizie dalle comunità
parrocchiali della Diocesi di Pavia, l'attualità, gli appuntamenti, la pagina
dedicata a Papa Francesco e quella dei servizi utili.
e conoscere tutto quello che riguarda il buon
funzionamento del cuore.
Pubblicato da Laterza, La fatica più bella è un’appassionata
testimonianza su “una delle attività più semplici e naturali a cui dedicare
tempo e energia”: la corsa. L’autore è Gastone Breccia, ricercatore di
Civiltà bizantina presso l’Università di Pavia, esperto di teoria militare, di
guerriglia e controguerriglia e runner di ottimo livello. Il volume è un vero e
proprio inno alla maratona: gara regina delle lunghe distanze e disciplina che
richiede “costanza, capacità di sopportare la fatica e superare soglie di
sofferenza a cui la nostra vita sedentaria non ci prepara”. L’autore
precisa che il suo “non è un manuale di allenamento ma un rapido esame delle
metodiche fondamentali, e di alcuni concetti ad esse correlati”. Nel suo
decalogo su tutto quanto “è necessario prima di proseguire il viaggio verso
il traguardo dei 42.195 metri”, Breccia spiega “perché correre cambia la
vita” e “non è semplicemente «bello»" invitando a praticare la
corsa “come uno degli aspetti piacevoli dell’esistenza”. Il filo rosso è
in un passaggio: “il corridore non professionista che dedica una parte del
proprio tempo (e molte energie) ad allenarsi per una maratona insegue per mesi
un obiettivo che non potrà procuragli alcun vantaggio materiale: questo
significa che il premio dei suoi sforzi lo trova nella lunga avventura della
preparazione; questo significa, in altre parole, che ogni giorno, nella sua
fatica solitaria o condivisa, ci deve essere nascosto un tesoro”. In dieci
capitoli Gastone Breccia «svela» la mappa della sua personale avventura e come
ha trovato il tesoro nascosto; le pietre miliari sono: Ricordare, Conoscersi,
Preparare, Raggiungere, Partire, Pazientare, Resistere,
Soffrire, Finire e Vivere, verbi che «declina» attraverso ricordi ed
esperienze personali, rievocando non solo le gesta di grandi maratoneti (“piena
di grandi atleti, splendide imprese e cattivi esempi”) ma anche le gioie,
le sofferenze e le emozioni condivise con altri amici runner. Ad esempio sul Soffrire
l’autore afferma che “è una costante, a meno che non ci si accontenti di
allenarsi o gareggiare ben al di sotto delle proprie possibilità [...] bisogna
amare lo sforzo fisico per praticare la corsa di resistenza”, mentre
riguardo a Finire scrive che “la corsa non è uno sport per chi non sa
affrontare il vero, quale che sia il suo volto. Insegna ad accettare vittore e
sconfitte, a misurare ogni giorno i propri limiti, a convivere con loro nel
momento stesso in cui ci si sforza di superali”. Tra le tante riflessioni
sulla maratona cito un frammento. Scrive Breccia: “la maratona non è una
metafora della vita: piuttosto un suo compendio, compresa la sua inevitabile
conclusione” perché durante il suo svolgimento “si attraversano in poche
ore fasi che assomigliano alle diverse età: la maturità, lo sconforto della
crisi, la saggezza che ti rende capace di amministrare le forze, reagire,
finire”, ma “della giustizia che nella vita è assai più
approssimativa; costringe a riconoscere e accettare i propri limiti, a viverli
con umiltà, ad ampliarli con tenacia”.
Il secondo titolo è uscito per i tipi de il Mulino: Le parole del
cuore di Claudio Cuccia, direttore del Dipartimento Cardiovascolare della
Fondazione Poliambulanza di Brescia e autore de L’infarto uscito qualche
anno fa sempre per l’editore bolognese. Attraverso un “glossario semiserio
su un organo perfetto” ma con tutti i crismi scientifici, Claudio Cuccia
presenta una singolare narrazione sul cuore con arguti e piacevoli
sconfinamenti a tutto campo: letterario, storico, sociale e altro ancora.
Passando in rassegna con humor, brio e ironia i vari lemmi, l’autore presenta
termini specialistici e non specialisti avvertendo che “ci sono vari modi di
leggere il glossario” suggerendo di “sbirciare innanzitutto i lemmi non
specialistici” perché “permetterà di prendere confidenza con il resto”.
Tra le righe del brillante saggio si coglie la sua chiave di lettura. Nelle
prime pagine Cuccia scrive che “il libretto vuole essere chiaro e onesto:
quando c’è di mezzo il cuore non ci si deve perdere in chiacchiere”, mentre
in chiusura afferma che “con le parole abbiamo giocato e le parole, stando
al gioco, ci hanno donato sorprese, grazie ai mille significati tenuti in grembo,
logorati dal tempo ma pronti a mostrarsi se necessario”. Faccio mio il
suggerimento dell’autore riportando alcuni passaggi riguardanti Le parole
del cuore non scientifiche. Parlando di «caffè», l’autore afferma
che “la bevanda dona un piacere antico, da gustare, due o tre tazze il cuore
le gradisce, lui sa che è ben altro a far del male”. Riguardo a «dieta»,
«disciplina» e «digiuno», l’autore ironizza sul fatto che sono “termini
mesti che camminano abbracciati e con le lacrime agli occhi”. Nel glossario
ci trova anche «Gennaro» “inteso come santo che dovrebbe essere
eletto protettore degli infartuati” e dei cardiologi perché “è nota la
sua capacità di sciogliere i coaguli”. Interessante e istruttivo è quanto
Cuccia scrive a proposito di «guerra»: “si combatte dalla mattina
alla sera, in ospedale. Gran parte delle energie si spreca però a «farsi la
guerra» l’un l’altro”. Si legga anche «lavaggio delle mani»; «migranti
(e sanità locale)»; «parcella»; «paura» (“va intesa come un sentimento
positivo, un richiamo alla prudenza, un’arma formidabile per sopravvivere: si è
di fronte a un pericolo e si accende una spia”) e «quaggiù» che,
scrive Cuccia riferendosi alla sua attività di medico, “introduce gli
obiettivi dei nostri interventi, volti a guarire, risanare, dar vita a ognuno
di noi, perché si rimanga quaggiù, magari zoppi, ma felici di starci”.
Gastone
Breccia
La fatica più bella
Laterza.
Pagine 252. Euro 15,00
Claudio
Cuccia
Le parole del cuore
il
Mulino. Pagine 240. Euro 16,00
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