Visita
a S. Michele con le studentesse del Bordoni
Prosegue la collaborazione tra la basilica di San Michele Maggiore a Pavia e
l’Istituto Tecnico Bordoni, soprattutto per le attività di alternanza
scuola-lavoro. Dopo l’esperienza di un nutrito gruppo di studenti “bordoniani”
che in primavera avevano condotto una visita guidata turistica con tanto di
realizzazione e promozione di un libretto contenente gli studi storici svolti, sabato 29 giugno (alle 10.15) sarà la
volta di Alessia, Helena e Irene, tre giovanissime studentesse (hanno
frequentato tutte la classe 3ª) che per la prima volta si metteranno in gioco
per condurre una “visita in Basilica”. Le tre ragazze, guidate dal referente
parrocchiale William Posla, nei giorni scorsi hanno effettuato anche alcune
visite negli uffici del palazzo diocesano e si sono appassionate alle attività
dell’Ufficio Beni Culturali.
S.Messa
in lingua spagnola in Cattedrale
Domenica 30 giugno alle ore 15.15 presso
la cripta della Cattedrale si terrà la S. Messa in lingua spagnola per la
comunità latinoamericana di Pavia. A celebrarla sarà don Nicolas Sacchi.
Viaggio
a Cipro, iscrizioni ancora aperte
Si ricorda che presso l’Ufficio Pastorale (al primo piano della Curia di Pavia,
in Piazza Duomo 12) si può ritirare il programma per il viaggio a Cipro sulle
orme di Paolo e Barnaba, in programma nel prossimo mese di ottobre. Il viaggio
è destinato ad animatori e partecipanti a gruppi di ascolto della Diocesi, ma
aperto a chiunque sia interessato a leggere un libro biblico là dove i fatti
sono capitati. I tempi per l’iscrizione stanno per scadere. In allegato la
locandina del viaggio.
I
Campi Estivi dell’Azione Cattolica
Si
avvicina il tempo dell’estate e l’Azione Cattolica di Pavia, come ogni anno,
propone alla nostra Diocesi alcuni momenti estivi che diano la possibilità a chi
lo desidera di vivere alcuni giorni coltivando amicizie, scoprendo luoghi,
giocando, pregando, ascoltando per crescere in una fede aperta ad un rapporto
bello con Dio e con gli altri. Ecco il programma dei campi estivi proposti
dall’AC di Pavia: - per bambini e ragazzi dai 9 ai 14 anni presso la Casa
Alpina del Tonale dal 14 al 21 luglio (Campo Acr: “Il fuoco e la brezza”); -
per ragazzi dai 14 ai 18 anni presso la Casa Alpina del Tonale dal 21 al 28
luglio (Campo Adolescenti “Scombussolati”); - per adulti e famiglie a Folgaria
dal 21 al 25 agosto (“Vivere l’ordinario in modo straordinario”); - per gli
studenti della scuola superiore Campo Msac dal 5 all’8 settembre. Per
informazioni rivolgersi all’Azione Cattolica di Pavia.
Campi
estivi con i frati francescani
I
frati minori francescani organizzano i campi estivi per i ragazzi di età
compresa tra i 18 e i 35 anni. Tra le proposte sono inserite anche la Settimana
Comunitaria (dall’8 al 14 luglio, a Barbarano, Monza, Bologna e Varazze) e “Al
posto tuo” (Marcia francescana per il Perdon d’Assisi, dal 25 luglio al 4
agosto tra Val Camonica e Assisi). Per informazioni e iscrizioni a questi e ad
altri campi estivi è possibile telefonare al numero 392/2912789 o connettersi
al sito www.sognifrancescani.it
AGENDA
DEL VESCOVO
Venerdì 28 Giugno
18.30 S. Messa al Sacro Cuore
Sabato 29 Giugno
Mattino Udienze
22.00 Premiazione 25° Torneo Oratori all’oratorio Don Bosco
Domenica 30 Giugno
10.30 S. Messa a Villareggio
Lunedì 1 Luglio
11.00 Visita Grest a Pieve Porto Morone
21.00 Incontro Ordo Virginum
Martedì 2 Luglio
10.30 S. Messa in Casa Circondariale
12.00 Visita Grest a Roncaro
Mercoledì 3 Luglio
Conferenze Episcopale Lombarda a Baveno
Giovedì 4 Luglio
Conferenza episcopale Lombarda a Baveno
Venerdì 5 Luglio
Conferenza episcopale Lombarda a Baveno
Sul numero de “il
Ticino” nelle parrocchie della Diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta la
provincia da venerdì
28 giugno, il titolo della copertina è “Il ‘Festival del
Carmine’ accende l’estate nel cuore di Pavia. Nel mese di luglio in programma
numerosi eventi in basilica e sulla piazza cittadina”.
L’editoriale, firmato dal direttore Alessandro Repossi, è titolato “Processo
Rocchelli, la giusta ricerca della verità”.
Pavia, scoppia la polemica in Comune: contestate le valutazioni sui funzionari.
Diocesi: le immagini della processione del Corpus Domini con il Vescovo
Corrado.
“L’esperienza spirituale di San Riccardo Pampuri tra gli ‘esercizi’ e il
Movimento laicale”: gli articoli scritti da don Luigi Pedrini per far conoscere
meglio il Santo di Trivolzio.
Torneo Oratori: sabato 29 giugno la finale e la premiazione di tutte le
squadre.
Grest 2019: servizi dagli oratori del Ss. Salvatore, S. Alessandro-Don Orione,
Giovenzano-Vellezzo, Certosa, Belgioioso e Corteolona.
Attualità: Guardia di Finanza, scoperti 103 evasori totali in provincia di
Pavia. L’attività delle Fiamme Gialle sul territorio.
Cultura: la presentazione delle stagioni del Teatro Fraschini di Pavia e del
Teatro Carbonetti di Broni.
“Cortili in Musica”: i Solisti di Pavia al Collegio Cairoli.
Belgioioso, il sindaco Zucca al lavoro sul bilancio comunale. Sabato 6 luglio
la “Notte Bianca”.
Vidigulfo: venerdì 28 giugno parte il “Feston”: dieci giorni fra tradizione
popolare, divertimento e celebrazioni religiose.
Completano questo numero de “il Ticino” altre notizie dalle comunità
parrocchiali della Diocesi di Pavia, l’attualità e gli appuntamenti, la pagina
dedicata a Papa Francesco, quella della sanità, la pagina dello sport e quella
dei servizi utili.
Le EDB di Bologna hanno da poco pubblicato Accostarsi alla Parola di don Antonio Montanari,
Don Antonio
puntualizza che «in una cultura sempre più caratterizzata dall’affannosa
ricerca di un metodo che garantisca risultati pieni e sicuri, rischiamo oggi di
concepire erroneamente la lectio divina nei termini di uno strumento in grado
di garantire la nostra preghiera, rimanendo poi delusi dalla constatazione che
il cuore non cambia nonostante l’applicazione esatta dei gradi previsti». E
per tali ragioni egli avverte che «la prima verità da non dimenticare è che
accostarsi alla Parola significa accostarsi a una Persona, e ciò comporta tutti
quei rischi e quelle sorprese che ogni incontro interpersonale riserva» e
perciò «non può essere proposto alcun metodo» perché «l’esito non può
essere programmato fin dall’inizio» ma «occorre invece munirsi di desiderio
e di costanza, sapendo accettare anche i silenzi della Parola».
Il libro è
composto di due parti arricchite da un’ampia scelta di scritti di autori
antichi riportati in traduzione e utilizzando solo alcuni termini greci o
latini. L’intento, come precisa don Antonio, è di mettere il lettore «a
contatto con un lessico più tecnico, portatore di una cultura cristiana e di
contenuti che la semplice traduzione non avrebbe saputo esprimere in modo
adeguato».
Nella prima
parte don Montanari passa in rassegna l’articolata prassi di lettura del testo
biblico che fin dai primi secoli ha accompagnato la vita della Chiesa «a
seconda dei diversi contesti e delle diverse esperienze di vita: episcopale,
individuale e monastica». Parlando della pratica episcopale, don Antonio
ricorda che «esisteva fin dai primi secoli una diffusa tradizione di lettura
comunitaria del testo biblico, ben documentata da Origene» e che «nei
secoli successivi è ancor più documentata, grazie ai numerosi manoscritti che
ci hanno trasmesso la predicazione dei grandi vescovi del IV, V e VI secolo»
facendo menzione del ruolo avuto da Ambrogio, Agostino e Gregorio Magno. Il
sacerdote entra poi nel merito della lettura individuale rilevando che «era
meno nota, ma certamente più diffusa di quanto si pensi negli ambienti
cristiani delle origini» citando alcuni esempi. Riguardo alla prassi
monastica, don Montanari fa una ricognizione degli ambienti e dei protagonisti
- l’ambito monastico egiziano; il contesto creato a Marsiglia da Giovanni
Cassiano; l’impronta certosina per opera di Guigo II («il primo a conferirle
quell’inflessione contemplativa che era tipica del suo ordine») e quella di
Bernardo di Clairvaux - rilevando che «la consapevolezza di questa varietà
di approcci alla Scrittura lungo la storia legittima anche oggi una prassi
diversificata, al servizio della fede e della crescita spirituale».
Supportando
sempre le sue riflessioni con la voce dei Padri della Chiesa e in
particolare quella di Origene, nella seconda parte l’autore passa in rassegna «alcuni
elementi tradizionali che hanno caratterizzato l’accostamento alla sacra
pagina, al fine di guadagnare una prospettiva per il presente». Esaminando
ad esempio il rapporto tra Scrittura e mistero ecclesiale, don Montanari
spiega le ragioni del profondo legame che unisce Parola ed eucaristia: «il
costante riferimento ecclesiale è finalizzato non tanto a garantire
l’ortodossia nell’interpretazione, quanto invece a sciogliere il sigillo che
trattiene il senso di quel libro e che solo il Risorto è degno di aprire».
In Accostarsi alla Parola per gustare la gioia di un incontro delineando
un itinerario «di appropriazione della lectio divina», don Antonio
afferma che «sempre più affannato nella ricerca di un metodo, l’uomo di oggi
rischia di intendere la lectio divina come uno strumento in grado di garantire
l’esito del proprio impegno di lettura del testo biblico». A tale riguardo
riporta un passo di Origene in cui sono messi in evidenza l’impegno e
l’attenzione che occorrono per scrutare ed entrare nel testo con atteggiamento
di fede e di amore: «impegnati nella lectio divina con attenzione e con
fede, e con l’intenzione di piacere a Dio. E se talvolta nella lettura ti
troverai davanti a una porta chiusa, bussa e te l’aprirà quel custode, del
quale Gesù ha detto: «Il custode gli aprirà» [...] cerca con lealtà e con
fiducia incrollabile in Dio, il senso delle divine Scritture che resta nascosto
ai più. Non accontentarti però di bussare e di cercare, perché per comprendere
le cose divine è assolutamente necessaria la preghiera».
Dopo aver
chiarito perché la lectio divina è una lettura gratuita («si legge
per mettersi in ascolto, in attesa che qualcosa si risvegli dentro di sé»),
non passiva («richiede uno sforzo») e «esige una frequentazione
assidua e l’esercizio della memorizzazione», per ultimo il sacerdote invita
a «applicare nella vita quanto il testo ci ha insegnato». «Se essa ha
condotto il lettore verso il suo scopo, cioè all’incontro con Cristo, scrive
don Antonio, allora essa stessa esige che egli non si fermi al libro, ma lo
spinge di nuovo nel mondo e ispira una maniera diversa di abitarlo» e «a
questo punto il lettore diventa attore e abbandona il testo per incontrare i
fratelli».
«Renditi
disponibile in modo assiduo, anzi continuo, alla lettura della Scrittura,
perché la sua incessante meditazione riempia la tua mente e la conformi a sua
propria immagine». Questa esortazione di Cassiano (riportata nel libro)
sintetizza efficacemente il fine e l’utilità della lectio divina. Bene
ha fatto don Montanari a raccogliere in volume i suoi studi e renderli
fruibili: offrono un’organica e solida base di conoscenze storiche e teologiche
a quanti voglio riappropriarsi con consapevolezza «di questa antica prassi
di meditazione della Scrittura, ancora insospettatamente ricca e feconda».
Antonio Montanari
Accostarsi alla
Parola
EDB. Pagine 96. Euro
9,00
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