GIORNATA MONDIALE DELLA VITA CONSACRATA
Sabato 2 febbraio alle ore 11.00 in Cattedrale, santa Messa presieduta da mons. Vescovo in occasione della Giornata della Vita Consacrata
35a GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA
Sabato 2 febbraio alle ore 21.00 in Cattedrale, veglia di preghiera presieduta da mons. Vescovo
INCONTRI A SAN LUCA
3 febbraio 2013 IV domenica T.O.
ore 16.30: lectio divina sulla prima lettura della
liturgia domenicale
padre Antonio Montanari
padre Antonio Montanari
a seguire:
ore 17,15 approfondimento
ore 17,30 recita 2° vespri
ore 18,00 Santa Messa Festiva
1° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI MONS. GIOVANNI VOLTA
(14 marzo 1928 - 4 febbraio 2012)
martedì 5 febbraio 2013 - Cattedrale di Pavia
ore 17.00 Concelebrazione eucaristica presieduta da MONS. GIOVANNI GIUDICI
ore 17.45 presentazione del libro di mons. Volta TIMORE
E SPERANZA - la redenzione dalla morte in Agostino a cura del PROF. DON
GIUSEPPE GRAMPA
SCUOLA DI PREGHIERA GUIDATA DA MONS. VESCOVO
Mercoledì 6 febbraio alle ore 17.45 in Cattedrale: I momenti della preghiera
Alle ore 19.00 santa Messa presieduta da mons. Vescovo
In occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi
VERDI vs WAGNER?
Almo Collegio Borromeo
Almo Collegio Borromeo
mercoledì 6 febbraio 2013, ore 21
I luoghi del ‘Tristano’
Gaston Fournier-Facio, coordinatore artistico del Teatro alla Scala di Milano
I luoghi del ‘Tristano’
Gaston Fournier-Facio, coordinatore artistico del Teatro alla Scala di Milano
lunedì 11 febbraio 2013, ore 21
Forme e motivi nel teatro di Verdi e Wagner
Enrico Girardi, critico musicale del Corriere della Sera
lunedì 18 febbraio 2013, ore 21
Verdi e Boito, l'invenzione di un nuovo linguaggio
Carla Moreni, critico musicale de Il Sole 24 Ore
lunedì 25 febbraio 2013, ore 21
Giuseppe Verdi. Tra l'iconografia storica e le immagini per il mercato
Giampaolo Zeccara, grafico e discografico
giovedì 28 febbraio 2013, ore 21
Concerto per il centenario verdiano
I Solisti di Pavia – Enrico Dindo, direttore
SAN GIROLAMO EMILIANI
La ricorrenza liturgica di San Gerolamo Emiliani verrà sottolineata particolarmente presso la Residenza Sanitaria Disabili di Via Vivai 21 in Pavia.
Il Cappellano Don Emilio Carrera e la Comunità Parrocchiale di San Lanfranco - come ogni anno - ricorderanno il Santo con la Santa Messa alle ore 15,30 venerdì 8 febbraio.
RICORDO DI DON GIUSEPPE ORTICELLI (parroco di S. Michele Maggiore dal 2000 al 2007)
Basilica di san Michele
Domenica 10 febbraio alle ore 10.30 santa messa di suffragio; segue inaugurazione mostra fotografica (dal 10 al 28/2) di Giovanni Vaccari e Alessandro Posla "Angeli in San Michele" che si terrà nella cripta.
Domenica 10 febbraio alle ore 10.30 santa messa di suffragio; segue inaugurazione mostra fotografica (dal 10 al 28/2) di Giovanni Vaccari e Alessandro Posla "Angeli in San Michele" che si terrà nella cripta.
Sul numero de
"il Ticino" nelle parrocchie e nelle edicole della diocesi di Pavia
da venerdì 1 febbraio, il titolo della copertina è "Sempre grazie, mons.
Volta. Martedì 5 febbraio, in Cattedrale, la Santa Messa a un anno dalla morte
e la presentazione del suo libro postumo". Alcuni sacerdoti commentano
l'omelia di mons. Giovanni Volta tenuta nel giugno 2011 nel 25esimo di
ordinazione episcopale.
L'editoriale, firmato da don Gianluigi Corti, ha come titolo
"Questione di tempo, questione di fede. La vita consacrata".
Una riflessione sulle religioni: intervista al vescovo
Giovanni Giudici dopo i drammatici scontri armati in Mali.
Veglia per la Vita: sabato 2 febbraio, alle 21 in
Cattedrale, l'incontro guidato dal vescovo. Tre testimonianze sul tema
"Generare la vita vince la crisi".
Il messaggio di Papa Benedetto XVI per la Giornata mondiale
del malato: indicate figure esemplari. Gli appuntamenti in programma nella
diocesi di Pavia.
Candelora, la festa di metà inverno: riti e tradizioni della
ricorrenza del 2 febbraio raccontati da don Michele Mosa.
Foto e cronaca della premiazione del "Concorso
presepi"
organizzato dal settimanale "il Ticino".
Vita nelle parrocchie: Marcignago, la visita pastorale e la
sagra di S. Agata; Sacra Famiglia, il campo scuola parrocchiale.
Lavoro e occupazione: in aumento le aziende irregolari in
provincia. Continua la crisi: oltre tremila imprese chiuse nel 2012.
Politica pavese: i candidati alle elezioni del 24-25
febbraio.
Testimonianze: undici ragazzi e un film, storia di una
passione nata a Belgioioso, Completano questo numero de "il
Ticino" la cronaca, gli appuntamenti, altre notizie dalle comunità
parrocchiali della diocesi di Pavia, le lettere, i libri, le rubriche e lo
sport.
In concomitanza con
la festa del nostro Patrono è uscito un nuovo lavoro di don Michele Mosa, San
Siro e Pavia, che aiuta a conoscere le lontane (ma salde) radici cristiane
di Pavia. A scandire l'indagine del sacerdote pavese, che sapientemente
sintetizza e armonizza un'abbondante messe di ricerche e documenti storici,
sono quattro date. La prima è quella del 12 settembre corrispondente all'arrivo
di san Siro a Pavia e "giorno che la città non potrà mai
dimenticare". Don Mosa ricorda l'inizio della missione apostolica di
Siro ad Aquileia come discepolo del vescovo Ermagora e da lì, "accompagnato
dal diacono Invenzio e preceduto da una grande fama, arriva a Pavia".
Tra le molte annotazioni spicca quella in cui l'arrivo del primo vescovo "sarebbe
da collocare non ai primordi dell'evangelizzazione ma al termine di un processo
di formazione della Chiesa pavese". La successiva data presa in esame,
il 9 dicembre, riguarda il giorno della morte e deposizione nel sepolcro di San
Siro. Don Mosa precisa che "i documenti non ci permettono di sapere con
esattezza a quale dei due momenti fa riferimento", affermando però che
"fonti diverse, per natura e cronologia, concordi nel testimoniare che
il 9 dicembre è giorno di festa grande per la città ... in cui i pavesi si
riuniscono intorno al proprio santo patrono, rinnovando tradizioni antiche e
ritrovando il senso di essere comunità". L'autore ricorda quindi
l'origine della basilica dei SS. Gervasio e Protasio "che un'interrotta
tradizione fa risalire allo stesso Siro", come e per quali ragioni fu
costruita, il rapporto tra la Chiesa di Pavia e quella di Milano ("Siro
più che l'anti-Ambrogio, incarna il modello cui il vescovo milanese si ispirò
per il suo ministero") soffermandosi dettagliatamente sulla scoperta e
la descrizione di quello che si ritiene il sarcofago funerario di San Siro "anche
se ancora oggi di non certa lettura e sicura valutazione". Nel
capitolo dedicato al 17 maggio il sacerdote ricorda la Traslazione del Santo
che "lasciata la desolata e dimenticata periferia tornava al centro
della città", ripercorrendo i principali avvenimenti sociali e religiosi
che caratterizzarono il loro trasferimento nella cattedrale. Don Michele
districandosi abilmente tra le molte fonti storiche rileva come da quel momento
in poi le reliquie "collocate nella cripta della cattedrale di S.
Stefano, diventarono il centro, il punto di riferimento della città" e
individuando "la probabile datazione dell'evento tra l'825 e
l'840" attraverso la ricognizione storica relativa alla contemporanea
presenza a Pavia di Lotario I imperatore, il vescovo Adeodato e l'irlandese
Dugal. Infine nell'indagare attorno alla data del 16 giugno, giorno della
Riposizione di San Siro, don Mosa annota tra l'altro il grande fervore
religioso che caratterizzarono quei giorni nei quali "le mura nulla
poterono contro le folle che sempre più numerose giungevano in città per vedere
le preziose reliquie di Siro e impetrare guarigioni del corpo e dello
spirito", sottolineando come "Siro tornato al centro della
città e della Chiesa pavese ne diventa il centro" si assiste a "un
rinnovato pellegrinaggio alla nuova tomba del Santo che riaccende nei cuori la
devozione e suscita un nuovo desiderio di santità". Il volume è
arricchito da una Appendice in cui il sacerdote compie una ricognizione
su L'inno dei Santi Siro e Invenzio la cui analisi risulta "tuttavia
fondamentale per lo studio della formazione della leggenda agiografica di
Siro" e accenna all'episodio/leggenda in cui Siro è considerato dalla
tradizione popolare come il ragazzo che offrì a Gesù i pani e i pesci per
sfamare la folla nel deserto, soffermandosi sulle ricadute negli scritti degli
storici e nell'iconografia.
Questo e molto altro (come ad esempio illustrazioni,
fotografie e un profilo della Pavia ai tempi di Siro o nei secoli VIII-IX)
contiene il bel lavoro di don Michele Mosa che bene ha fatto a presentare il
frutto dei suoi più recenti studi sulle radici cristiane di Pavia: non poteva
scegliere momento migliore della vita religiosa della nostra diocesi per far
conoscere i principali fatti che l'hanno contraddistinta e caratterizzata. Le
recenti vicende legate prima alla chiusura, poi al restauro e infine alla
riapertura del nostro Duomo hanno consentito a molti fedeli di rivivere alcune
celebrazioni religiose, come ad esempio la traslazione dell'urna di San Siro.
Nelle pagine storicamente molto dense ma stilisticamente gradevoli di San
Siro e Pavia si potranno ora scoprire, assieme agli altri capisaldi delle
nostre radici cristiane, le motivazioni storiche, religiose e teologiche che
stanno alle loro origini permettendo così di coglierli nel loro significato
autentico e radicare ancor di più la nostra fede nel solco di una consolidata e
sempre viva tradizione.
Michele Mosa
San Siro e Pavia
Edizioni TCP. Pagine 88. Euro 12,50
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