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giovedì 25 giugno 2015

Anno VII n. 24


“Il Signore mi ha chiamato: da diacono a prete solo perchè lui lo vuole"
ordinazione di don Gabriele Romanoni
Sabato 27 giugno, alle 10, nella Cattedrale di Pavia il vescovo Giovanni Giudici presiederà il rito di ordinazione presbiterale di don Gabriele Romanoni. Don Gabriele celebrerà la sua prima Santa Messa domenica 28 giugno, alle 10, nella parrocchia di Landriano.


La reliquia di Sant’Antonio al Santuario di Canepanova
Sino a martedì 30 giugno la reliquia di Sant’Antonio, direttamente proveniente dalla Basilica di Padova, viene ospitata nel Santuario di Santa Maria Incoronata di Canepanova a Pavia. E’ un grande evento organizzato anche per festeggiare i cento anni della presenza dei frati a Canepanova (1915) dopo il ritorno in città a seguito delle soppressioni, e i settanta anni di presenza della mensa (1945) con il servizio offerto ai poveri.
Venerdì 26 giugno nel Santuario di Canepanova alle 17 è in programma la benedizione dei bambini; alle 18.30 seguirà la Santa Messa presieduta dal sacerdote novello frate Enrico Russotto.
Sabato 27 giugno alle 15.30 Santa Messa per gli ammalati; alle 18.30 Santa Messa per i benefattori, i volontari della mensa e le associazioni di volontariato della città.
Domenica 28 giugno alle 21 Santa Messa per le famiglie.
Lunedì 29 giugno alle 18.30 Santa Messa presieduta da frate Francesco Bravi, ministro provinciale dei Frati Minori di Lombardia, con preghiera per i religiosi e le religiose; alle 21 incontro di preghiera per giovani e universitari.


La “3 giorni chierichetti!” dal 29 al 31 agosto ad Alassio
Sono aperte le iscrizioni per partecipare alla “3 giorni chierichetti!” che si terrà dal 29 al 31 agosto ad Alassio. La partenza è prevista sabato 29 agosto, alle 9.30, da viale della Libertà; il ritorno è fissato per lunedì 31 agosto attorno alle 17. I chierichetti pavesi saranno accolti all’Istituto Salesiano “Madonna degli Angeli” ad Alassio: un ostello dotato di confortevoli camerette, spiaggia privata, campi da gioco, chiesa e auditorium. Il costo per l’iscrizione è di 110 euro. Le iscrizioni vanno consegnate al proprio sacerdote o all’incaricato parrocchiale che le consegnerà in Curia, oppure presso l’ufficio pastorale della Diocesi, entro venerdì 24 luglio con il versamento della caparra di 25 euro.

 

Sul numero de "il Ticino" nelle parrocchie della diocesi di Pavia e in tutte le edicole della provincia da venerdì 26 giugno, il titolo della copertina è "Cimitero di Pavia, viaggio nel degrado. La nostra inchiesta sullo stato di abbandono dell'ultima dimora dei pavesi".
L'editoriale, firmato dal direttore Alessandro Repossi, è titolato "La festa del calcio pulito" dedicato al Torneo Oratori che sabato 27 giugno vivrà la serata finale al campo Don Bosco di Pavia: al termine della partite, si terranno le premiazioni.
Una nuovo prete per la Diocesi di Pavia: don Gabriele Romanoni verrà ordinato sacerdote sabato 27 giugno alle 10 in Cattedrale.
Il sindaco Massimo Depaoli afferma: "Il Grest, un servizio utile per Pavia". Su "il Ticino" di questa settimana servizi sui Grest nelle parrocchie del Carmine, S.M. di Caravaggio, Sacra Famiglia, S. Lanfranco, Torre d'Isola, Inverno e Gerenzago.
Edilizia popolare, l'Aler restaura 112 alloggi al Colombarone di Pavia con 1 milione e 900 mila euro.
Estate di solidarietà: "Giovani e Carcere", quaranta ragazzi (grazie alla Caritas di Pavia) conoscono la realtà di Torre del Gallo.
Borgo Ticino, da lunedì 29 giugno il senso unico in via Milazzo.
Mario Mantovani, vicepresidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, intervistato a Radio Ticino Pavia spiega la riforma sanitaria in discussione al Pirellone.
Ambiente: gestione rifiuti, anche i comuni pavesi verso la tariffa puntuale.
Completano questo numero de "il Ticino" altre notizie dalle comunità parrocchiali della diocesi di Pavia, la cronaca, gli appuntamenti e la pagina dei libri.

In occasione del settantacinquesimo anniversario della Liberazione, le Paoline hanno pubblicato Martiri per amore. L'autrice è la giornalista Chiara Genisio che nel libro ricostruisce i fatti dell'eccidio avvenuto a Boves il 19 settembre 1943. Il piccolo comune nella provincia di Cuneo è tristemente noto perché fu il palcoscenico della prima rappresaglia nazista in Italia dopo l'otto settembre. All'indomani dell’Armistizio e del proclama di Badoglio, quando le truppe tedesche occuparono i punti nevralgici dell’Italia, ebbe inizio la Resistenza. Durante una ricognizione nelle vallate circostanti Boves, una delle prime formazioni partigiane formatisi in provincia di Cuneo s'imbatté in un’autovettura tedesca con due soldati a bordo. I militari furono catturati e portati al comando partigiano per essere interrogati. La reazione tedesca non si fece attendere e nello scontro che ne seguì un soldato germanico cadde e fu abbandonato durante la ritirata. Le SS comandate da Theodor Wisch e da Joachim Peiper attuarono subito una rappresaglia; occuparono Boves prendendo in ostaggio gli abitanti; affidarono l'incarico di trattare con i partigiani per il rilascio dei prigionieri al parroco Don Giuseppe Bernardi e all'imprenditore Antonio Vassallo promettendo in cambio la liberazione dei civili arrestati. Dopo una lunga trattativa, i soldati tedeschi furono rilasciati e il corpo del militare caduto restituito. Al ritorno in paese dei due mediatori, le SS attuarono invece "la strategia distruttiva che avevano già pianificato". Dopo aver precisato che "nessuna macchina fotografica o cinepresa ha documentato questa scena, ma tanti occhi l'hanno impressa nella memoria di decine di testimoni che non hanno dimenticato", Chiara Genisio ripercorre le drammatiche fasi dell'eccidio sulle testimonianze di quanti "sono stati in grado di raccontare nei minimi dettagli, minuto dopo minuto, lo scorrere di questa interminabile giornata". Il risultato è un resoconto drammatico e serrato da cui emerge "una storia di uomini, di preti, che hanno saputo andare oltre se stessi, per un amore più grande, per rimanere alla loro promessa, al loro impegno assunto davanti a Dio diventando un esempio per tutti". La giornalista ricostruisce, in Bilancio rosso sangue, i fatti di quel tragico 19 settembre quando, nonostante l'esito positivo della mediazione, i tedeschi diedero seguito alla feroce rappresaglia trucidando i due mediatori, il giovanissimo viceparroco don Mario Ghibaudo (a Boves da soli due mesi e ucciso a colpi di mitragliatrice mentre aiuta i compaesani a fuggire), altre ventuno persone, distruggendo e incendiando trecentocinquanta abitazioni. Chiara Genisio riporta, per non dimenticare, l'elenco dei nomi delle ventiquattro persone uccise perché, oltre che essere "doveroso ricordarli tutti, a uno a uno", questo "ci può aiutare ad assumerci le nostre responsabilità" ed evitare che "ciò non accada più". Nei due capitoli successivi, "Don Giuseppe Bernrdi, uomo di pace" e "Il desiderio di don Mario: vivere e morire da sacerdote", la direttrice dell’Agenzia Giornali Diocesani del Piemonte fa conoscere la figura dei due preti (attualmente è in corso il loro processo di beatificazione) ripercorrendo biografia, cammino vocazionale e sacerdotale, rilevando come "con i loro affanni, i loro sogni e desideri, che sono andati incontro al loro destino, fiduciosi dell'amore di Dio, benedicendo e assolvendo". Nella restante parte del libro la giornalista accenna alle vicende (vere e false) riguardanti il "boia impunito" Joachim Peiper e dà conto delle iniziative messe in campo sul cammino della riconciliazione che sono sfociate nel 2014 quando alcuni esponenti della comunità parrocchiale di Boves hanno incontrato dei rappresentanti della comunità di Schondorf (il paese della Baviera dove è sepolto Peiper) "per costruire ponti di amicizia e solidarietà proprio là dove la storia sembrava aver ravvisato fratture insuperabili". Conoscere quanto è avvenuto a Boves può essere utile - sottolinea Chiara Genisio - "per non dimenticare, per imparare ad affrontare e superare le difficoltà, le barbarie, i momenti bui che possiamo incontrare nella nostra vita" e "per trovare il coraggio di non guardare dall'altra parte, ma diventare protagonisti del bene" come hanno fatto con coraggio e abnegazione don Giuseppe e don Mario, "maestri di vita, modelli a cui guardare e ispirarsi".

Chiara Genisio
Martiri per amore.
Paoline. Pagine 120. Euro 12,00

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