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giovedì 14 settembre 2017

Anno IX n. 29


Le nomine di mons. Vescovo
Mons. Vescovo ha nominato
don Lorenzo Lardera parroco delle parrocchie di Albuzzano, Barona e Vigalfo. Don Lorenzo lascia le comunità di Giovenzano e Vellezzo Bellini, che ha servito per quindici anni.
La cura pastorale delle parrocchie di Giovenzano e Vellezzo Bellini è stata affidata da Mons. Vescovo a
don Gian Pietro Maggi, che manterrà l’ufficio di Canonico del Capitolo della Cattedrale.
Su indicazione del Superiore Provinciale dei Salesiani, mons. Vescovo ha nominato
don Gaetano Brambilla parroco della parrocchia cittadina di Santa Maria delle Grazie.
Su indicazione del Provinciale dei padri Camilliani, mons. Vescovo ha nominato
padre Ahogla Florent Dagbelou Assistente religioso presso il Policlinico San Matteo.
Don Edoardo Peviani è stato nominato Collaboratore pastorale delle parrocchie di Corteolona, Costa de’ Nobili, Genzone, San Zenone al Po, Spessa e Zerbo.
Don Paolino Mascherpa è stato nominato Collaboratore pastorale delle parrocchie di Cura Carpignano, Prado e Calignano.


“Giornata del Catechista”
Domenica 17 settembre si terrà la “Giornata del Catechista”, in programma alI’Istituto Maria Ausiliatrice in viale Ludovico Il Moro 13 a Pavia. Ecco il programma: ore 14.30 Accoglienza; ore 14.45 Avvisi Importanti; ore 15.15 Celebrazione del Mandato presieduta dal Vescovo Corrado: ore 16.00 coffe-break: ore 16.30: “Catechisti per una comunità cristiana in uscita”, intervento di don Ugo Lorenzi, esperto di catechesi della Diocesi di Milano: ore 17.30: conclusione


il card.Bassetti all’apertura dell’anno pastorale

Venerdì 22 settembre si aprirà ufficialmente l’anno pastorale 2017-2018 della Diocesi di Pavia. Alla celebrazione, in programma alle 20.45 in Cattedrale, interverrà anche il card. Gualtiero Bassetti, nuovo presidente della Cei (la Conferenza episcopale italiana). In tale occasione il vescovo Corrado Sanguineti presenterà la sua nuova lettera pastorale. “L’anno scorso - ha spiegato mons. Corrado in una recente intervista a ‘il Ticino’ - avevo scritto la lettera pastorale dal titolo ‘Vivere oggi l’incontro con Cristo’: nella terza parte accennavo alle vie attraverso le quali può svolgersi questo incontro, indicando come una di queste strade è la vita della Chiesa e della comunità cristiana che la anima. Il tema che vorrei mettere a fuoco nel prossimo anno pastorale è cosa vuol dire oggi essere una comunità cristiana nel nostro territorio, nella nostra Diocesi, nei nostri luoghi di vita”.


Catechesi degli adulti
E’ stato definito il calendario della catechesi per la Cresima degli adulti. Il corso autunnale si terrà nelle serate del 2-9-16-23-26 ottobre e del 6-13-20 novembre: il Sacramento verrà celebrato domenica 26 novembre. Il corso primaverile si terrà nelle serate del 5-12-19-26 febbraio, del 5-12-19- 26 marzo e del 5 aprile: il sacramento verrà celebrato domenica 8 aprile. Gli incontri si tengono al Seminario (in via Menocchio 26 a Pavia) alle 21. E’ possibile iscriversi all’Ufficio pastorale della Curia di Pavia (in piazza Duomo 11, tel. 0382/386528) dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.


Percorsi di preparazione al matrimonio
E’ pronto il calendario dei percorsi di preparazione al matrimonio: le coppie interessate possono chiederne notizia all’Ufficio pastorale della Curia di Pavia (in piazza Duomo 11). I primi corsi partiranno alla parrocchia di S. Maria del Carmine, guidata da don Daniele Baldi, in via XX Settembre 38, nelle serate di martedì e venerdì.



AGENDA DEL VESCOVO
Venerdì 15 Settembre
Mattino Udienze Sacerdoti
19.00 Visita alla Casa Famiglia Madonna della Fontana a Lodi

Sabato 16 Settembre
Mattino Udienze
11.00 Visita al “Made in Pavia”
15.30 Ingresso nuovo parroco a Giussago
17.30 Cresime al Crocifisso

Domenica 17 Settembre
10.30 Cresime a San Zenone al Po
15.15 Mandato ai Catechisti
17.30 Cresime a Borgarello

Martedì 19 Settembre
Mattino Udienze
16.00 S. Messa e visita alla Casa di Riposo di Marcignago

Mercoledì 20 Settembre
11.00 Incontro con la Fabbriceria della Cattedrale

Giovedì 21 Settembre
Conferenza Episcopale Lombarda a Caravaggio


Sul numero de "il Ticino" nelle parrocchie della Diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta la provincia da venerdì
15 settembre, il titolo della copertina è "L'emergenza pavese di strade e ponti colpisce anche le imprese di Piacenza e Cremona. La Cna di Pavia convoca per giovedì 21 settembre gli stati generali dell'artigianato".
L'editoriale, firmato dal direttore Alessandro Repossi, è titolato "Mai più veleni in provincia di Pavia": un commento che prende spunto dalla situazione creatasi dopo l'incendio dello scorso 6 settembre in un'azienda di Mortara specializzata nello stoccaggio e smaltimento dei rifiuti.
Per la rubrica "L'opinione", parte dalla prima pagina un intervento di Francesco Brendolise (consigliere comunale del Pd a Pavia) dal titolo "Pavia, la città e la mobilità".
Premio in ricordo del prof. Burgio: il prof. Rondini ricorda il suo "maestro".
Mons. Paolo Magnani ha presieduto in Cattedrale la solenne concelebrazione per il 50esimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale: "Nel Duomo di Pavia i segni del mio percorso pastorale".
Diocesi: sabato 16 settembre l'ingresso di don Fabrizio Cannati a Giussago. Grande accoglienza per don Marco Palladini a Magherno e don Roberto Beretta a Pieve Porto Morone.
Cammini religiosi e culturali, grande opportunità per Pavia e provincia. Il tema è stato affrontato in un convegno svoltosi a Palazzo Vistarino e promosso dalla Camera di Commercio.
Il "Cammino" della parrocchia di S. Lanfranco a Santiago de Compostela.
"Autunno Pavese", il riso Carnaroli sarà protagonista al Castello di Pavia.
Broni, ecco la nuova stagione del Teatro Carbonetti. In programma, a partire dal 18 novembre, 22 spettacoli tra lirica e prosa.
Calcio: sabato 16 settembre le finali e le premiazioni della Coppa Don Bosco.
Completano questo numero de "il Ticino" altre notizie dalle comunità parrocchiali della Diocesi di Pavia, l'attualità, gli appuntamenti, la pagina dedicata a Papa Francesco, quella della sanità e la pagina dei servizi utili.


“Bisognerebbe leggere soltanto i libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un
pugno nel cranio, a che serve leggerlo? … Un libro dev’essere la scure per il mare gelato dentro di noi”. Questa frase di Franz Kafka mi dà lo spunto per segnalare due romanzi pubblicati da Sellerio che appartengono al genere cui si riferisce lo scrittore praghese.
  Il primo è L'attentato di Yasmina Khadra, pseudonimo di Mohamed Moulessehou, “storia tragica dei nostri giorni” in cui lo scrittore algerino narra “con lucidità e commozione la realtà del terrorismo” in “pagine incancellabili che pongano il lettore nel mezzo della tragedia palestinese” anche se - è sottolineato nella quarta di copertina - “non è un romanzo sul terrorismo, per quanto ne sia pervaso dall’inizio alla fine”. La vicenda ha come protagonista Amin Jaafari, figlio di beduini naturalizzato israeliano e affermato chirurgo che vive a Tel Aviv. In seguito a un attentato kamikaze vicino all’ospedale in cui lavora, Amin si prodiga per prestare soccorso ai feriti; nel vortice di quei concitati momenti gli agenti dei servizi segreti israeliani lo arrestano e lo interrogano perché sul corpo di sua moglie, trovata tra le vittime, ci sono segni che fanno presumere che sia stata lei l’attentatrice. In seguito quando si scopre che è stata proprio Sihem l’autrice dell’efferato gesto, Amin vuole sapere “chi l’ha indottrinata, l’ha bardata di esplosivo” e “capire perché la donna della mia vita mi ha escluso dalla sua, perché colei che amavo come un pazzo è stata più sensibile alle prediche degli altri che alle mie poesie”. Nell’ostinata ricerca della verità e in un vero e proprio “percorso iniziatico, che si tinge inevitabilmente di ricordi personali”, il protagonista, e con lui il lettore, giungerà a prendere consapevolezza di una realtà “di fronte a cui era cieco” scoprendo le ragioni “dell’odio che deteriorava la mentalità da una parte come dall’altra, l’ostinazione che i belligeranti ostentavano nel rifiutare di comprendersi e nell’ascoltare il proprio rancore assassino”. Poco prima del tragico destino che lo attende, Amin incontra il vecchio Zeev, “un tipo affascinate, un po’ matto ma saggio, una specie di santo di ritorno dall’esilio prima del tempo, che preferisce accettare le cose come vengono”, che gli insegna “molto sulla gente e su se stesso” e gli fa comprendere “che la vita di un uomo vale molto di più di un sacrificio, per quanto supremo possa essere” e “la più grande, la più giusta, la più nobile delle cause sulla terra è il diritto alla vita”.
  Il secondo romanzo è Nell'ora violetta di Sergio del Molino. Nel presentare l’opera che racconta l’esperienza che ha segnato la vita della sua famiglia - la morte del figlio di due anni -, lo scrittore e giornalista spagnolo rileva che “è un dizionario di una sola voce, alla ricerca di una parola che nella nostra lingua non esiste: quella che dà un nome ai genitori che hanno visto morire i lori figli”. “Il solo fatto che nessuno abbia inventato una parola per dare un nome a quello che siamo, prosegue del Molino, ci condanna a vivere l’ora violetta per sempre. I nostri orologi non sono fermi, segnano sempre la stessa ora … mio figlio Pablo aveva dieci mesi quando è entrato in ospedale, e stava per compiere due anni quando abbiamo sparso le sue ceneri. Questo è il tempo della nostra ora violetta. Questo è il tempo compreso in questo libro, dove ci sono tutte le parole necessarie per dare un nome alla mia condizione”. Senza veli e pudori e in pagine dense d’intimità e dolore, lo scrittore racconta l’anno intensamente vissuto assieme alla sua compagna Cris, alle infermiere, alle dottoresse (“le nostre piccole luci nell’abisso”) accanto al figlio Pablo a cui viene diagnosticato un raro e grave tipo di leucemia. Com’è messo in rilevo nel risvolto di copertina, “questo non è un libro sull’agonia, sulla malattia, ma il racconto di una paternità senza complessi e rimpianti, che esplora a fondo il rapporto tra genitori e figli e l’inverosimile sgomento della perdita”. Con lucidità e coraggio, Sergio del Molino dà voce “alla frustrazione e all’angoscia di un padre e di una madre evitando ogni sensazionalismo” e, con delicatezza e “l’onestà crudele” li trasforma in “immagini ed emozioni che si schiudono nella memoria, pronte a trascendere il dolore senza mai cercare di sfuggirlo”. Tra le molte citazioni ne scelgo due. La prima riguarda Maria “la più animosa delle ausiliarie”. Osservandola mentre con passione e abnegazione si dedica ai piccoli ammalati, lo scrittore si domanda non senza ammirazione: “come fanno a guadagnarsi l’anima di bambini spaventati, annoiati e sofferenti? Quale capacità hanno per vincere le difese del più timido e depresso dei bimbetti? Pablo, che a venti mesi ha conosciuto più terrori di quelli che assalgono una persona normale in una vita intera, e che ha buone ragioni per spaventarsi al minimo alito di vento, non teme di rimanere solo con quelle ragazze”. La seconda è un inciso in cui Sergio del Molino spiega perché ha sentito la necessità (e il coraggio) di raccontare quanto ha vissuto: “Via via che la nostra tragedia personale intensificava la sua durezza, ho avvertito la crescente urgenza di mettere nero su bianco quello che succedeva. Come se riversando quelle esperienze sulla carta potessi ripulire la mia anima o purificare i miei sentimenti. La scrittura di questa storia non vuole incoraggiare la speranza o la disperazione. Piuttosto, è un resoconto di fatti inesorabili”.

Yasmina Khadra
L'attentato
Sellerio. Pagine 264. Euro 14,00
Sergio del Molino
Nell'ora violetta

Sellerio. Pagine 232. Euro 16,00

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