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giovedì 24 marzo 2016

Anno VIII n. 12


Il pontificale di Pasqua in Duomo con il vescovo Sanguineti
Sono entrate nel vivo, in tutta la diocesi di Pavia, le celebrazioni della Settimana Santa che culmineranno domenica 27 marzo con la S. Pasqua di Risurrezione.
Il vescovo Corrado Sanguineti nella giornata del
25 marzo, Venerdì Santo, sarà presente alle 8 in Cattedrale per l’Ufficio delle Letture e delle Lodi e alle 17 per l’Azione Liturgica della Passione del Signore; sempre in Duomo, alle 21 di venerdì, si terrà la Via Crucis.
Il
26 marzo, Sabato Santo, alle 8 si terrà in Duomo l’Ufficio delle Letture e delle Lodi e alle 21 la Veglia pasquale: mons. Corrado sarà presente ad entrambi i riti, oltre a visitare (alle 16) il reparto Hospice del Santa Margherita.
Domenica 27 marzo, S. Pasqua di Risurrezione, le S. Messe verranno celebrate in Cattedrale secondo gli orari festivi; il vescovo Sanguineti presiederà i Vespri capitolari alle 16.30 e, alle 17, il solenne Pontificale. Nella mattinata del giorno di Pasqua, mons. Corrado celebrerà alle 9 la S. Messa nella Casa Circondariale di Torre del Gallo a Pavia.


I riti della Settimana Santa alla Casa del Giovane
Anche alla Casa del Giovane di Pavia si vivono in questi giorni i riti della Settimana Santa in attesa della S. Pasqua. Il 25 marzo, Venerdì Santo, alle 15 alla Cappella della Casa Nuova, in via Lomonaco 43, si terrà la Preghiera al Crocifisso. Il 26 marzo, Sabato Santo, alle 21 è in programma la Veglia di Pasqua a Samperone.


Chiusura degli uffici di curia

 Gli uffici della Curia Vescovile rimarranno chiusi per le festività pasquali da giovedì 24 a martedì 29 marzo.

Riapriranno mercoledì 30 marzo 2016.


L’AC Pavia a San Miniato dal vescovo Andrea Migliavacca
L’Azione Cattolica di Pavia propone un weekend in Toscana il prossimo 7-8 maggio, a San Miniato e Lucca. Sabato 7 maggio, partendo da Pavia al mattino, è prevista la visita guidata alla cittadina di San Miniato, e nel pomeriggio l’incontro con il Vescovo mons. Andrea Migliavacca, con cui si celebrerà la S. Messa prefestiva, rimanendo poi insieme per la cena e la serata.
Domenica 8 si raggiungerà Lucca e si visiterà la città, per poi fare ritorno in serata a Pavia. La quota di partecipazione (comprensiva di viaggio in pullman, cena e pernottamento a San Miniato, ingressi e visite guidate) è indicativamente di 110 euro a persona. Informazioni e prenotazioni entro il 15 aprile presso Giovanna Ghelfi, tel. 0382/573662 o 339/3290707, o Paolo Montagna, email presidente@ azionecattolicapavia.it



AGENDA DEL VESCOVO
Domenica 27 Marzo - Domenica 3 Aprile

Domenica 27 Marzo
9.00       S. Messa alla Casa Circondariale
16.30     Vespri
17.00     Pontificale di Pasqua in Cattedrale 

Lunedì 28 Marzo

Martedì 29 Marzo
11.30     Incontro con il Sindaco e la Giunta Comunale a Palazzo Mezzabarba

Mercoledì 30 Marzo
Mattino               Udienze Sacerdoti

Giovedì 31 Marzo
Mattino               Udienze

Venerdì 1 Aprile
Mattino               Udienze Sacerdoti
19.00     Consulta di Pastorale del Lavoro in Vescovado

Sabato 2 Aprile
11.00     Incontro con i Diaconi permanenti della Diocesi di Bergamo
17.30     Festa del Noi

Domenica 3 Aprile
10.00     S. Messa a Vistarino
11.00     S. Messa a Marzano
17.00     Cresima Adulti in Cattedrale 


Sul numero de "il Ticino" nelle parrocchie della diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta la provincia a partire da venerdì 25 marzo, il titolo della copertina è "Edilizia pubblica a Pavia. Aler recupera 132 alloggi".
Dalla prima pagina parte l'editoriale firmato dal vescovo di Pavia, mons. Corrado Sanguineti, dedicato alla S. Pasqua e dal titolo "Perché cercate tra i morti colui che è vivo?". E sempre alla festività pasquale e ai riti religiosi previsti a Pavia con il vescovo Corrado, è dedicata una pagina del settimanale diocesano: domenica mattina mons. Sanguineti celebrerà la Messa al carcere di Torre del Gallo; al pomeriggio, alle 17, presiederà il Solenne Pontificale in Duomo.
Mons. Paolo Magnani scrive ai preti pavesi che festeggiano il 50esimo di sacerdozio.
Dalla prima pagina parte anche il commento di Vittorio Vaccari, dal titolo "Il coraggio della cancelliera Merkel esempio per l'Unione Europea".
Allarme terrorismo: colpito il cuore dell'Europa. Matteo Miglietta, giornalista pavese che lavora a Bruxelles, testimone degli attentati dell'Isis di martedì 22 marzo.
Il personaggio: Orlando Comizzoli, dottore e "maestro" fornaio. E' il titolare dell'unico forno storico della provincia di Pavia. Insegna agli studenti dell'Apolf.
Pavia: Piazza Duomo sarà chiusa alle auto, ma il mercato degli ambulanti non verrà spostato.
"Vota il tuo volontario": sul prossimo numero de "il Ticino" (nelle parrocchie e nelle edicole dal 1 aprile) verrà pubblicata l'ultima scheda per votare.
CSI Pavia: Sergio Contrini, confermato alla presidenza, presenta il programma del prossimo quadriennio.
Completano questo numero de "il Ticino" la pagina dedicata a Papa Francesco, altre notizie dalle comunità parrocchiali della diocesi di Pavia, la cronaca, gli appuntamenti e la pagina dei servizi utili.

Nella collana Pretesti dell’editore salentino Manni è uscita Dei pensieri la condensa raccolta di poesie in dialetto pavese, con traduzione in italiano, di Davide Ferrari. Nato nel 1983 a Pavia, Ferrari ha già al suo attivo La cenere dei bordi ed Eppure c’è una meta per quel fiato di universo e si occupa di teatro, scrittura creativa e formazione presso enti privati e pubblici tra cui la Casa Circondariale di Pavia e quella di Voghera, dove dirige la compagnia teatrale Maliminori. L’autore ricorda come “nonostante la rapidità della prima stesura, queste pagine sono il frutto di tre anni di lavoro, di ripensamenti, di incontri e confronti senza i quali le poesie non avrebbero la stessa fisionomia”, precisando che “sono scritte in dialetto pavese nella variante di Lardirago” e dedicate “a Ersilia, maestra sensa scola” che “gli ha insegnato nei primi anni di vita questa lingua meravigliosa”. Nella prefazione Franco Loi afferma che “la prima cosa che colpisce di questo libro è la scelta del titolo per la precisione nel delineare qualcosa che ha a che fare con la poesia”, la sola che offre “una possibilità per provare a liberare l’inconscio, che si condensa di fronte a noi” e consente “di nominare la realtà, di dare voce a tutto ciò che l’uomo vive dentro e fuori dalla propria coscienza”. Paragonando la propria esperienza di poeta con quella di Ferrari, Loi afferma che “in queste poesie viene presentata la vita così com’è, nel suo farsi, nei luoghi dove le persone sono ciò che sono – nei bar, nelle osterie, nelle chiese, nei campi, nei cimiteri, sulla strada – e con la loro lingua trovano un rapporto con la realtà” e questo perché Ferrari “conosce profondamente” sia la lingua pavese sia la materia con cui lavora. Basterebbe quanto scritto da Loi a certificare la bontà e la qualità della silloge di Davide Ferrari. A beneficio del lettore e nel tentativo di fare a nostra volta «condensa» dei quaranta componimenti, offriamo qualche flash delle tre parti tematiche in cui è suddivisa la raccolta. Lo faremo riportando nella traduzione italiana alcuni frammenti delle poesie, avvertendo chi le leggerà direttamente in dialetto avrà un supplemento di gusto e di sapore. Delle tredici liriche raccolte nella sezione Al temp spicca la riflessione “[…] il tempo è come / un brutto cliente: / ha sempre ragione lui. / Siamo noi che facciamo gli sforzi / per tenerlo in vita dentro i pugni, / negli occhi della gente che passa, […] Gli diamo in mano la vita / ma è meglio lasciar perdere. / È cosa nostra, invenzione e colpa […] è niente, ma ci fa fare la corsa”. Per cogliere in pienezza l’essenza degli scritti della sezione I sänt (la più corposa con i suoi diciannove scritti) occorre fermarsi prima a meditare sui versi di T.S. Eliot che li introducono (discorso valido anche per le altre parti, ma qui con maggior forza): “Comprendere / il punto di intersezione del senza tempo / col tempo, è un’occupazione per santi” perché, come evidenzia Loi, ognuno di questi brevi monologhi “lascia affiorare la profondità degli interrogativi sul senso del tempo attraverso le parole in lingua pavese in cui le persone si riconoscono e trovano il legame con la natura e la vita”. Nella galleria di questi «santi» spicca la figura del cliente abituale dell’osteria che “sembra un santo, lì fermo / con il bicchiere in mano, / a buttare il naso di qua e di là / come per sentire / l’odore dell’eternità” e il tributo al luogo simbolo e culla di molte poesie: “Chissà se Freud non ha mai pensato di fondare / la sua scienza qui, nel bar di Lardirago. / Di sogni e casi strani lì ce ne sono a volontà. / […] Non mi nascondo nei libri o nelle spiegazioni: / io non ho mai studiato, ma ho capito / che ci sono cose che non si possono spiegare. / Il problema non è correre per stare davanti / o, alle volte, restare anche indietro. Il problema / è fidarsi e mettere il naso nelle cose, giù / in profondità. / E più il buco è profondo / e meno il tempo fa fatica a fare / il suo corso”. Infine degli otto componimenti de La mort, di rilevo sono i versi “Ho sempre la morte davanti agli occhi / e invece tutte le notti in dormiveglia / mi rendo conto che è già alle mie spalle. / È il giorno passato che è Morte / e tutti gli altri prima di quello. / Il resto è il vuoto tra le stelle”. Una bella, piacevole e gradita sorpresa Dei pensieri la condensa, non solo per la freschezza dello stile, la pungente ironia e la scapigliata arditezza di alcune libertà poetiche, ma soprattutto, come scrive Franco Loi, per la “grande attenzione alla vita” e la capacità di Davide Ferrari di saper indagare “ogni particolare rapporto della propria esistenza” condensarlo e offrirlo “in maniera acuta e sottile” a “chiunque sia attento al rapporto con le cose e con le persone”


Davide Ferrari
Dei pensieri la condensa
Manni. Pagine 96. Euro 13,00

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