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giovedì 22 settembre 2016
Anno VIII n. 33
In Duomo l’apertura dell’Anno Pastorale
Diocesano
Nell’interessante
collana Città possibile della casa editrice Jaca Book sono pubblicati
agili saggi “fra lavoro giornalistico, ricerca sociale, riflessione
filosofica e testimonianza antropologica” la cui finalità non è solo quella
di dare voce a “esperienze sociali, nuove visioni economiche, inchieste,
lettere aperte, interventi filosofici”, ma anche di proporre testi “che
hanno a che fare con prospettive e istanze permanenti dell’uomo” e su
questioni “che non possono essere messi tra parentesi in attesa di tempi
propizi”. Università, carceri, scuola, periferie e lavoro sono gli
argomenti finora affrontati. Da poco è uscito Il mutualismo nel quale
Sandro Antoniazzi, Marco Carcano e Sergio Zaninelli fanno il punto e intendono “richiamare
l’attenzione su un tema che sta ritornando alla ribalta”, quello
dell’associazionismo mutualistico, “radicato nella memoria delle classi
lavoratrici e popolari, ricordo di un tempo in cui le traversie e le sventure
di una condizione avversa venivano affrontate insieme”. Nella prefazione
Tiziano Treu scrive che gli interventi degli autori illustrano “non solo la
ricchezza della prospettiva storica, ma le diverse modalità con cui questa
forma associativa ha risposto ai bisogni di cura e di assistenza delle persone
nei diversi periodi”. Sergio Zaninelli ripercorre le vicende
dell’associazionismo mutualistico italiano dalle origini al secondo conflitto
mondiale, soffermandosi sulle dimensioni, la rilevanza sociale, le forme
giuridiche, i rapporti con il movimento sindacale, le relazioni con quello cattolico,
i punti deboli e i fattori di declino. Tra le sottolineature fatte dal prof.
Zaninelli, citiamo quella sull’insegnamento storico dell’associazionismo: “richiama
la necessità di guardare alle organizzazioni della solidarietà fuori da
schematismi non solo ideologici ma anche istituzionali, e ci ricorda che la
diversità di queste esperienze è un tratto essenziale della loro vitalità e
della crescita della società civile”. Sandro Antoniazzi esamina il periodo
dal dopoguerra a oggi passando in rassegna l’esperienza mutualistica sia in
campo sociale e culturale (“un insieme di società che, adattandosi nel
tempo, si sono ritagliate delle funzioni sociali e culturali, forse non di
grande rilievo, ma che a volte rivestono un’importanza locale”), sia in
quelle a carattere sanitario (“stanno vivendo un periodo di rinascita grazie
a provvedimenti legislativi volti a ridare loro un riconosciuto ruolo
integrativo del sistema sanitario nazionale”) e altre esperienze
assimilabili al mutualismo. Nella sua analisi sullo Stato sociale, Marco
Carcano “mette in evidenza i mutamenti più significativi – e le conseguenze
più rilevanti – che hanno caratterizzato i trent’anni gloriosi del welfare con
la sua attuale crisi”, soffermandosi prima sulle diverse classificazioni,
gli strumenti e le azioni che caratterizzano il welfare, per passare poi ai
concetti per descriverlo e interpretarlo. In particolare Carcano, alla luce “di
una dissoluzione strisciante e graduale” dello Stato sociale, ricorda “i
modi tipici di reazione alla crisi del welfare” con lo scopo di “intravedere
nuove vie da percorrere”. Nel saggio conclusivo, Il mutualismo. Una
socialità da riscoprire, gli autori invitano a rivalorizzare questa “prima
forma di solidarietà e di autoaiuto” perché “ancora in grado di sviluppare
appieno tutte le sue potenzialità, non solo rivendicative, ma anche sociali e
solidali”, ponendo l’accento sull’importanza di “un profondo
rinnovamento culturale” da parte di tutti (lavoratori, sindacato e
istituzioni) affinché “possa di nuovo decollare il discorso sul mutualismo”.
Gli interventi dei tre autorevoli studiosi consentono di conoscere e
approfondire (non solo per gli addetti ai lavori) l’esperienza storica, gli
orientamenti e gli orizzonti attuali del mutualismo, offrendo spunti di
riflessione e indicazioni per un nuovo Stato sociale. Sandro Antoniazzi -
Marco Carcano - Sergio Zaninelli
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