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giovedì 29 settembre 2016
Anno VIII n. 34
Il Giubileo degli anziani e dei malati
La casa editrice Paoline
ha inaugurato una collana nella quale intende pubblicare, in agili
formati e a prezzi contenuti, opere di filosofi, letterati e teologi dell’epoca
moderna e contemporanea. In libreria sono già usciti due volumi dei Tascabili
Paoline. Il primo è Storie del buon Dio di Rainer Maria Rilke. Lo
scrittore e poeta boemo di lingua tedesca fu un infaticabile viaggiatore;
durante un viaggio in Russia, dove si era recato per conoscere Tolstoj, scoprì
il misticismo che ebbe molta influenza nella sua formazione spirituale e
artistica. Dall’esperienza di quel viaggio nacquero le Storie del buon Dio,
tredici racconti “narrati ai grandi per i bambini”, nei quali lo
scrittore dà voce “alla presenza divina nella vita quotidiana” e “dell’infinito
amore di Dio per le sue creature”. Nella presentazione Ferruccio Parazzoli
avverte che “sarebbe illusorio abbandonarsi all’incanto fiabesco del
racconto o alla pretesa, più volte dichiarata del narratore, di dedicare e
voler riferire queste storie ai bambini; in realtà, dietro la filigrana gentile
e lirica della narrazione, è costantemente presente non soltanto il dramma
dell’uomo, ma quello di Dio stesso”. In tutte le Storie - da La
fiaba delle mani di Dio passando per La scena del ghetto di Venezia
fino a Una storia raccontata nell’oscurità - i piani di lettura
s’intrecciano e si dispiegano in una vasta gamma di narrazioni che in
profondità conducono “a sottili disquisizioni teologiche, condite con un
pizzico di umorismo”. Tutto questo serve a Rilke per parlare dell’esistenza
umana, dei suoi valori, del suo significato, del senso della vita, della
relazione con il prossimo e dell’amore infinito di Dio per l’uomo. Il secondo, Dio
degli uomini, è una raccolta di brani tratti dai Pensieri e da altri
scritti di Blaise Pascal. Curato da Giuliano Vigini, il volume presenta una
scelta di riflessioni di uno dei massimi esponenti della scienza e della
filosofia moderna che, nel suo cammino spirituale teso a voler conoscere Dio, “non
ha esitato a interrogarsi e mettersi a nudo e a scendere dentro se stesso per
capire chi è, dove sta andando, qual è la radice del mondo nuovo che
ansiosamente cerca”. Come evidenzia Vigini nell’introduzione “ciò che
Pascal coglie nelle sue riflessioni è la sproporzione tra la creatura e
l’universo, la precarietà del suo stato, il limite della sua volontà, il
groviglio di passioni e difetti che l’allontanano dalla verità e dall’amore
pieno della vita, rendendola inquieta e infelice”. E pur essendoci “la
ragione, il pensiero, la coscienza”, afferma il curatore, “alla fine ci
si accorge come anche questi doni - che costituiscono il patrimonio mirabile ed
esaltante dell’uomo - siano insufficienti in sé a capire il mondo e a portare
la felicità alla quale si aspira” e da soli “non bastano a spiegare i
misteri, a dissipare le tenebre e le paure; non bastano ad appagare la sete
d’assoluto” ma “occorre uscir fuori da se stessi, andar oltre la
ragione, non fidarsi ciecamente delle proprie forze”. Le sei sezioni nelle
quali è composta l’antologia (Miseria e grandezza dell’uomo, Oltre la
ragione, E allora, dove andare?, In cammino verso Dio, Cristo,
Dio degli uomini e La vita di fede) ripercorrono il lungo percorso
di ricerca spirituale del grande matematico e fisico francese e in che modo
egli si avvicinò “a Dio con il calore del cuore e la lucidità della mente,
qualcosa di più simile al buon senso comune”. E il Dio che “Pascal cerca
e trova”, sottolinea Vigini, “non è il Dio dei filosofi e dei dotti”,
ma “è invece il Dio vivente della rivelazione biblica, che fissa la sua
presenza nel cuore e stabilisce con l’uomo un rapporto personale, facendogli
sentire «chi è» il suo vero bene e la sua vera pace”.
Rainer Maria Rilke
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