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giovedì 30 agosto 2018

Anno X n. 28



Il calendario della Visita Pastorale Anno 2018­Vicariato IV
24 Settembre­30 Settembre: Casarile e Rognano
8 Ottobre­ 14 Ottobre: Zeccone e Villareggio
22 Ottobre­28 Ottobre: Vellezzo Bellini e Giovenzano
5 Novembre­18 Novembre: Unità Pastorale di Giussago
26 Novembre­2 Dicembre: Bereguardo e Zelata



Il mandato ai catechisti
Venerdì 14 settembre, nella parrocchia cittadina della Sacra Famiglia di Pavia, si terrà il mandato ai catechisti delle parrocchie della Diocesi in previsione del prossimo anno pastorale 2018-2019. Il programma prevede: alle 18.30 (in chiesa) la celebrazione dei Vespri, la meditazione di Mons. Vescovo e il mandato ai catechisti; alle 19.15 (in salone) ripresa e commento della Lettera del Vescovo inviata ai sacerdoti e ai catechisti e comunicazioni dell’Ufficio Catechistico Diocesano che organizza l’incontro.


Venerdì 21 settembre l’apertura dell’anno pastorale diocesano con l’Arcivescovo Mario Delpini
E’ in programma venerdì 21 settembre, alle 20.45 in Cattedrale, l’apertura del nuovo anno pastorale della Diocesi di Pavia: nell’occasione sarà presente l’Arcivescovo di Milano, Mons. Mario Delpini. Ad annunciarlo è stato il Vescovo Corrado Sanguineti in un’intervista pubblicata su “il Ticino” dello scorso 27 luglio, nella quale ha anche illustrato i temi che caratterizzeranno l’anno pastorale 2018-2019.


AGENDA DEL VESCOVO
Dal 30 Agosto al 6 Settembre
Mons. Vescovo guida il pellegrinaggio diocesano in Polonia nei luoghi di S. Giovanni Paolo II

Domenica 9 settembre
10.30 Cresime a Zerbo
15.30 Ingresso nuovo parroco a Villanterio
17.30 Cresime a Chignolo Po

Lunedì 10 e martedì 11 Settembre
A Verona per incontro dei Vescovi di recente nomina

Sul numero de "il Ticino" nelle parrocchie della Diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta la provincia da venerdì
31 agosto, il titolo della copertina è "Il Comune di Pavia taglia 120 euro al mese a maestre ed educatrici. Protesta dei sindacati che minacciano assemblee del personale e scioperi".
L'editoriale, firmato dal direttore Alessandro Repossi, è titolato "Gli schiavi del terzo millennio": un commento che riguarda l'odioso fenomeno del caporalato, che purtroppo ha interessato anche la provincia di Pavia.
Per la rubrica "L'opinione" dalla prima pagina parte il commento di Elena Maga, segretaria generale della Cisl Pavia-Lodi, dal titolo "Scuola, al via tra luci e ombre".
Il Parco del Ticino vive una fase di stallo tra controlli, crisi idrica e gestione: intervista al consigliere pavese Fabrizio Fracassi.
Pavia, tanti fedeli a S. Pietro in Ciel d'Oro per i riti della solennità di S. Agostino. Servizi e immagini sulle celebrazioni che si sono svolte nella basilica di S. Pietro in Ciel d'Oro.
Intervista a don Pietro Varasio: "Il mio grazie alla comunità di Bascapè". Domenica 2 settembre saluterà la parrocchia che ha guidato per 10 anni; il 9 settembre il suo ingresso a Villanterio.
Il saluto di don Claudio Zanaboni alla comunità di Villanterio.
"…Ma io sono padre": la seconda puntata dell'articolo con cui Mons. Gianfranco Poma ricorda Mons. Carlo Allorio, Vescovo di Pavia dal 1942 al 1968.
"Mala movida" a Pavia, il comitato "Piazza Pulita" ha incontrato il sindaco.
Stazione, ritardi e cancellazioni: la vita difficile dei pendolari pavesi.
Al Policlinico di Pavia è cambiato il servizio di ristorazione, affidato al gruppo Fabbro Spa.
Fusione Belgioioso-Filighera, si discute sul progetto; a novembre il referendum.
"Terra del Pinot in Oltrepò", tanti applausi per il concerto organizzato dal Comune di Montecalvo Versiggia che si è svolto nella chiesa di Stradella.
Il commosso saluto di Pavia a Iolanda Nanni: la parlamentare del M5S si è spenta all'età di soli 49 anni.
Sport e parrocchie, nasce la nuova società "San Mauro Calcio Pavia".
Il viaggio in Burundi di Fabrizio Salvucci, presidente dell'Athletic Pavia.
Territorio: notizie e immagini da Binasco, Vidigulfo, Vigonzone e Torrevecchia.
"Voce del Gallo", gli articoli scritti dai detenuti del carcere di Pavia.
Completano questo numero de "il Ticino" altre notizie dalle comunità parrocchiali della Diocesi di Pavia, l'attualità, gli appuntamenti, la pagina dedicata a Papa Francesco e quella dei servizi utili.

e conoscere tutto quello che riguarda il buon funzionamento del cuore.
  Pubblicato da Laterza, La fatica più bella è un’appassionata testimonianza su “una delle attività più semplici e naturali a cui dedicare tempo e energia”: la corsa. L’autore è Gastone Breccia, ricercatore di Civiltà bizantina presso l’Università di Pavia, esperto di teoria militare, di guerriglia e controguerriglia e runner di ottimo livello. Il volume è un vero e proprio inno alla maratona: gara regina delle lunghe distanze e disciplina che richiede “costanza, capacità di sopportare la fatica e superare soglie di sofferenza a cui la nostra vita sedentaria non ci prepara”. L’autore precisa che il suo “non è un manuale di allenamento ma un rapido esame delle metodiche fondamentali, e di alcuni concetti ad esse correlati”. Nel suo decalogo su tutto quanto “è necessario prima di proseguire il viaggio verso il traguardo dei 42.195 metri”, Breccia spiega “perché correre cambia la vita” e “non è semplicemente «bello»" invitando a praticare la corsa “come uno degli aspetti piacevoli dell’esistenza”. Il filo rosso è in un passaggio: “il corridore non professionista che dedica una parte del proprio tempo (e molte energie) ad allenarsi per una maratona insegue per mesi un obiettivo che non potrà procuragli alcun vantaggio materiale: questo significa che il premio dei suoi sforzi lo trova nella lunga avventura della preparazione; questo significa, in altre parole, che ogni giorno, nella sua fatica solitaria o condivisa, ci deve essere nascosto un tesoro”. In dieci capitoli Gastone Breccia «svela» la mappa della sua personale avventura e come ha trovato il tesoro nascosto; le pietre miliari sono: Ricordare, Conoscersi, Preparare, Raggiungere, Partire, Pazientare, Resistere, Soffrire, Finire e Vivere, verbi che «declina» attraverso ricordi ed esperienze personali, rievocando non solo le gesta di grandi maratoneti (“piena di grandi atleti, splendide imprese e cattivi esempi”) ma anche le gioie, le sofferenze e le emozioni condivise con altri amici runner. Ad esempio sul Soffrire l’autore afferma che “è una costante, a meno che non ci si accontenti di allenarsi o gareggiare ben al di sotto delle proprie possibilità [...] bisogna amare lo sforzo fisico per praticare la corsa di resistenza”, mentre riguardo a Finire scrive che “la corsa non è uno sport per chi non sa affrontare il vero, quale che sia il suo volto. Insegna ad accettare vittore e sconfitte, a misurare ogni giorno i propri limiti, a convivere con loro nel momento stesso in cui ci si sforza di superali”. Tra le tante riflessioni sulla maratona cito un frammento. Scrive Breccia: “la maratona non è una metafora della vita: piuttosto un suo compendio, compresa la sua inevitabile conclusione” perché durante il suo svolgimento “si attraversano in poche ore fasi che assomigliano alle diverse età: la maturità, lo sconforto della crisi, la saggezza che ti rende capace di amministrare le forze, reagire, finire”, ma “della giustizia che nella vita è assai più approssimativa; costringe a riconoscere e accettare i propri limiti, a viverli con umiltà, ad ampliarli con tenacia”.
  Il secondo titolo è uscito per i tipi de il Mulino: Le parole del cuore di Claudio Cuccia, direttore del Dipartimento Cardiovascolare della Fondazione Poliambulanza di Brescia e autore de L’infarto uscito qualche anno fa sempre per l’editore bolognese. Attraverso un “glossario semiserio su un organo perfetto” ma con tutti i crismi scientifici, Claudio Cuccia presenta una singolare narrazione sul cuore con arguti e piacevoli sconfinamenti a tutto campo: letterario, storico, sociale e altro ancora. Passando in rassegna con humor, brio e ironia i vari lemmi, l’autore presenta termini specialistici e non specialisti avvertendo che “ci sono vari modi di leggere il glossario” suggerendo di “sbirciare innanzitutto i lemmi non specialistici” perché “permetterà di prendere confidenza con il resto”. Tra le righe del brillante saggio si coglie la sua chiave di lettura. Nelle prime pagine Cuccia scrive che “il libretto vuole essere chiaro e onesto: quando c’è di mezzo il cuore non ci si deve perdere in chiacchiere”, mentre in chiusura afferma che “con le parole abbiamo giocato e le parole, stando al gioco, ci hanno donato sorprese, grazie ai mille significati tenuti in grembo, logorati dal tempo ma pronti a mostrarsi se necessario”. Faccio mio il suggerimento dell’autore riportando alcuni passaggi riguardanti Le parole del cuore non scientifiche. Parlando di «caffè», l’autore afferma che “la bevanda dona un piacere antico, da gustare, due o tre tazze il cuore le gradisce, lui sa che è ben altro a far del male”. Riguardo a «dieta», «disciplina» e «digiuno», l’autore ironizza sul fatto che sono “termini mesti che camminano abbracciati e con le lacrime agli occhi”. Nel glossario ci trova anche «Gennaro» “inteso come santo che dovrebbe essere eletto protettore degli infartuati” e dei cardiologi perché “è nota la sua capacità di sciogliere i coaguli”. Interessante e istruttivo è quanto Cuccia scrive a proposito di «guerra»: “si combatte dalla mattina alla sera, in ospedale. Gran parte delle energie si spreca però a «farsi la guerra» l’un l’altro”. Si legga anche «lavaggio delle mani»; «migranti (e sanità locale)»; «parcella»; «paura» (“va intesa come un sentimento positivo, un richiamo alla prudenza, un’arma formidabile per sopravvivere: si è di fronte a un pericolo e si accende una spia”) e «quaggiù» che, scrive Cuccia riferendosi alla sua attività di medico, “introduce gli obiettivi dei nostri interventi, volti a guarire, risanare, dar vita a ognuno di noi, perché si rimanga quaggiù, magari zoppi, ma felici di starci”.

Gastone Breccia
La fatica più bella
Laterza. Pagine 252. Euro 15,00


Claudio Cuccia
Le parole del cuore
il Mulino. Pagine 240. Euro 16,00