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giovedì 13 novembre 2014

Anno VI n. 40











Ricordo di don Franco Tavazzi
È morto martedì 11 novembre 2014 alle 19.30 don Franco Tavazzi nella casa parrocchiale di San Giovanni Battista a José Bonifacio (Brasile). Membro dell'Istituto missionario del Cuore Immacolato di Maria ha dedicato molti anni del suo ministero sacerdotale alla diocesi di S. José do Rio Preto.
Nato il 30 marzo 1942 a Corteolona (PV), è stato ordinato sacerdote da mons. Allorio il 24 giugno del 1967. Nel 1974, su richiesta di don José de Aquino Pereira, è stato inviato da mons. A.G. Angioni come Missionario Fidei Donum nella parrocchia di José Bonifacio in cui era parroco il fratello del Vescovo di Pavia mons. Angelo.
A José Bonifacio e in tutta la Diocesi ha trascorso gli anni del suo ministero in diversi incarichi.
Fu molto attivo nei corsi di formazione cristiana per i giovani: era tanto caro a loro che, tornato in Italia per una vacanza, essi organizzarono una lunga marcia di preghiera per chiedere al Signore la possibilità del suo ritorno a Rio Preto.
La preghiera fu esaudita; don Franco ritornò e divenne prete assistente per i “Cursillos” di formazione cristiana e di apostolato, divenne parroco, in successione, di Icem, Suinana, Nova Aliança, Jaci Cattedrale, Bady Bassit.
Era apprezzato soprattutto per la sua capacità di commentare i testi biblici.
Con la sua competenza ha guidato la strutturazione liturgica e artistica del Duomo, arricchendolo con una Via Crucis donata da un pittore pavese e con dipinti dedicati a episodi della vita di san José de Botas.
La Diocesi di Rio Preto lo ricorda con gratitudine per il suo impegno nella costituzione (1975) e nella vita del Seminario Maggiore intitolato al Sacro Cuore di Gesù. Di questo Seminario don Franco è stato prefetto degli studi e rettore. Collaborò anche per la formazione di un gruppo di insegnanti di Seminario, ospitati per diversi anni in Diocesi di Pavia.
Anche diverse comunità religiose della Diocesi di Rio Preto sono state profondamente addolorate per la sua morte ricordando il suo prezioso servizio di predicazione e di direzione spirituale.
La sua sepoltura ha avuto luogo il 12 novembre 2014 nella città di Barbosa.
don Cesarino Pietra  



Il corso per gli animatori dei gruppi d’ascolto della Parola
Il Servizio per l’apostolato biblico propone agli animatori dei gruppi di ascolto della Parola di Dio il primo incontro del corso di formazione sul tema “La verità dell’amore cristiano” nel Vangelo di Matteo. Per il vicariato II l’incontro si terrà giovedì 13 novembre alle 21 alla Casa d’Accoglienza di Belgioioso; per il vicariato III e IV, giovedì 20 novembre alle 21 alla casa parrocchiale di Certosa.

La Scuola di Cittadinanza e Partecipazione
Sabato 15 novembre
, alle 15 nel salone del Sacro Cuore di Pavia (in zona Ticinello), si terrà il secondo incontro del nuovo ciclo della Scuola di Cittadinanza e Partecipazione promossa dalla diocesi di Pavia. Il tema affrontato sarà: “La disciplina del lavoro e il perseguimento del bene comune”. Parleranno il prof. Michele Tiraboschi, ordinario di diritto del lavoro e, tra l’altro, allievo di Marco Biagi ed editorialista del quotidiano “Avvenire”, e Maurizio Petriccioli, segretario confederale della CISL.


Massimiliano Kolbe, patrono del nostro difficile secolo 
Il Centro Culturale Giulio Bosco in collaborazione con la Chiesa S. Maria del Carmine espone nella Sala Conferenze del Broletto a Pavia, dal 16 al 23 novembre, la mostra Massimiliano Kolbe. Patrono del nostro difficile secolo, presentata al Meeting di Rimini nel 2000. Padre Kolbe, proclamato Santo da Giovanni Paolo II nel 1982, attraverso l’abbandono a Maria è stato fonte di speranza e di vita anche nel lager fino al gesto di sostituirsi ad un prigioniero, per andare a morire e aiutare i compagni condannati. La mostra mette in luce questo aspetto, ripercorrendo le tappe fondamentali della vita di padre Massimiliano.
La mostra è visitabile i giorni feriali dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 17.30, il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 18, l’ingresso e la visita guidata sono gratuiti. E’ possibile prenotare la visita guidata per gruppi tramite e mail: elenapagetti@yahoo.it, indicando il nome del responsabile di gruppo e il numero dei partecipanti.
Lunedì 17 novembre, alle 21 nella Sala della mostra il giornalista Rodolfo Casadei parlerà del “ Martirio dei cristiani nel Medio Oriente”. [Manifesto della mostra]


L’anniversario della morte del vescovo Francesco Pertusati
Domenica 16 novembre
ricorre il 262esimo anniversario della morte del vescovo Mons. Francesco Pertusati, Fondatore della RSA di Viale Matteotti in Pavia. Per questa circostanza l’ASP, Azienda di Servizi alla Persona, propone alcuni momenti d’incontro. Venerdì 14 novembre alle 20 l'Azienda si incontrerà con i volontari offrendo una cena alla RSA Mons. Francesco Pertusati in Viale Matteotti, 63. Sabato 15 novembre alle 9,40 in Cattedrale preghiera sulla tomba del vescovo Pertusati, a destra dell’altare maggiore. Domenica 16 novembre, alle 10, Santa Messa al Punto Ristoro della RSA Mons. Francesco Pertusati.


La formazione per volontari e operatori della Caritas
Lunedì 17 novembre, alle 21 alla sala Don Giampaolo della parrocchia di Sant’Alessandro Sauli a Pavia, si terrà il terzo e ultimo incontro del corso di formazione base per volontari e operatori delle Caritas parrocchiali. Ivo Lizzola tratterà il tema “Crescere nella relazione con la fragilità; quale cura di sé per potersi prendere cura dell’altro?”.


Incontro culturale alla parrocchia di San Primo
La parrocchia di San Primo organizza, martedì 18 novembre alle 15 nella sala parrocchiale, un nuovo incontro tenuto dal professor Ambrogio Robecchi Mainardi sul tema “Governo locale e partecipazione oggi”. L’invito, come sempre, è  aperto a tutti.


A Canepanova la “Lectio sul Libro di Qohelet”
Mercoledì 19 novembre
, nella chiesa di Santa Maria di Canepanova a Pavia, si terrà il terzo appuntamento della “Lectio sul Libro di Qohelet” con la presenza di don Roberto Vignolo, sacerdote della diocesi di Lodi e docente di Teologia biblica e di Esegesi dell’Antico Testamento alla Facoltà Teologica settentrionale di Milano. Il programma prevede la preghiera del Vespro alle 19.30, la cena in convento alle 20 e la “Lectio” in chiesa alle 21.


GIOVEDI' 20 NOVEMBRE ore 21 : CORSO PER CANTORI/DIRETTORI DI CORO
Nell'aula Paolo VI del Seminario Vescovile prosegue  il corso per cantori/direttori di coro a cura dell'Ufficio Liturgico. Il relatore sarà don Cesare Pavesi, Responsabile del servizio "Musica Sacra" dell'Arcidiocesi di Milano che tratterà del periodo liturgico dell'Avvento. Tutti coloro che sono interessati alla serata possono intervenire anche se non iscritti precedentemente.


La Messa in onore di Sant’Uberto
Sabato 22 novembre, alle 17.30, nella basilica di San Michele Maggiore a Pavia verrà celebrata la Santa Messa in onore di Sant’Uberto, patrono dei cacciatori. Saranno presenti i corni da caccia dell’equipaggio della Regia Venaria di Torino abbigliati nei tipici costumi, suonati da maestri di musica del Teatro Regio di Torino. Come consuetudine saranno ammessi anche i cani dei cacciatori, che riceveranno una benedizione speciale al termine della funzione religiosa.


Esercizi spirituali per giovani e universitari
La Pastorale giovanile diocesana, in collaborazione con quella universitaria, organizza per i giorni dal 5 al 7 dicembre prossimi una “Tre giorni di spiritualità in preparazione al Natale” al convento di Rezzato (Brescia). Il costo di partecipazione è di 50 euro (con sacco a pelo e viaggio in auto). Info: fra Luca Volontè (380/6837975) e don Riccardo Santagostino Baldi (340/7307393).


I “Quaderni della Cattedrale”
Nel Duomo di Pavia e all’Ufficio dell’Economo (in Vescovado) sono disponibili, per chi è interessato, i “Quaderni della Cattedrale”. I fascicoli raccolgono gli interventi effettuati durante gli incontri svoltisi in Duomo e organizzati dalla Scuola della Cattedrale.


28 DICEMBRE 2014 - 1 GENNAIO 2015: CAPODANNO ALTERNATIVO A CAMALDOLI
Dal 28 dicembre al 1° gennaio si terranno le Giornate di Fine Anno per Universitari (dai 20 ai 35 anni) della F.U.C.I. che vedranno la partecipazione del prof. André Wenin, il quale ci aiuterà a meditare sul ciclo di Abramo nella splendida cornice del monastero di Camaldoli.
Potremo così vivere insieme la fine dell'anno e l'inizio di un nuovo tempo in amicizia, approfondimento della fede e nella preghiera
vivendo un "capodanno alternativo". L'invito a partecipare è rivolto a tutti i giovani.
Quote di partecipazione (portare sacco a pelo o lenzuola): euro 150 (dalla cena del 28/12 al pranzo del 1 gennaio).
Info: santak@email.it   - don Riccarso Santagostino Baldi 340 7307393
oppure visita www.camaldoli.it. Iscrizioni entro e non oltre il 13 dicembre.


Sul numero de "il Ticino" nelle parrocchie della diocesi di Pavia e in tutte le edicole della provincia da venerdì 14 novembre, il titolo della copertina è "Ecco 'Casa Mirabello': la struttura dell'Agal è un seme di speranza a Pavia".
L'editoriale, firmato dal direttore Alessandro Repossi, è titolato "Caso Maugeri, ora serve il buon senso". Alla vertenza Maugeri sono dedicati servizi e interviste all'interno del settimanale. 
Commercio a Pavia: verso Natale con poca speranza. I negozianti chiedono parcheggi meno cari in città: la gente spenderà "con giudizio" per i regali.
Economia, il lavoro e il "bene comune": il professor Michele Tiraboschi e il sindacalista Maurizio Petriccioli ospiti della Scuola di Cittadinanza di Pavia.
Gualdrasco: rinasce l'Oratorio dedicato al vescovo Ballerini. L'inaugurazione con mons. Giovanni Giudici. Il parroco don Elio Gittani programma altri restauri.
Torre d'Isola: da domenica 16 novembre la visita pastorale del vescovo. Don Stefano Penna: "Un'occasione per unire la nostra comunità". 
Lutto in diocesi: addio a don Franco Tavazzi, missionario pavese in Brasile.
Il sondaggio de "il Ticino": votate il vostro "benemerito" di San Siro.
Degrado in città: LungoTicino di Pavia tra opere mai realizzate e gesti di incuria quotidiana.
La Fondazione  Fraschini si prepara ad acquistare il cinema Politeama di Pavia.
Completano questo numero de "il Ticino" altre notizie dalle comunità parrocchiali della diocesi di Pavia, la cronaca, gli appuntamenti e la pagina dei libri.




Sta per volgere al termine l'anno centenario della Prima Guerra Mondiale. Sono state numerose le iniziative intraprese per ricordare la catastrofe che per cinque anni sconvolse l'Europa. Anche in campo editoriale si è avuta attenzione all'evento e sono stati pubblicati molti libri sull'argomento. Ne segnaliamo tre per non dimenticare anche noi quel tragico conflitto e i suoi morti. Il primo è La guerra italiana di Marco Modini, ricercatore nell’Istituto storico italo-germanico di Trento e docente di Storia contemporanea nell’Università di Padova. Nel panorama delle opere che analizzano l’esperienza italiana nel primo conflitto mondiale, il lavoro di Modini "sceglie di adottare come prospettiva la storia culturale". Utilizzando un vasto ventaglio di fonti (giornali, memorie, fotografie, cartoline illustrate), l’autore mette a fuoco tre aspetti del conflitto: l’attesa della guerra e la mobilitazione; l’esperienza al fronte "così com'è stata raccontata dai combattenti in memorie e diari e poi interpretata e reinventata da giornali, riviste, film"; gli aspetti, il peso e le conseguenze sul dopoguerra. I tempi e i modi della partenza, le varie forme del racconto di chi ha vissuto in prima persona il conflitto e la quotidianità di "un ritorno alla normalità spesso impossibile" sono "i passaggi" attraverso i quali Marco Modini "ha cercato non tanto di ricostruire integralmente ciò che la guerra fu nei suoi aspetti militari, politici o economici", ma di "di illustrare le sue caratteristiche uniche nel panorama europeo e il significato che essa ebbe per i contemporanei, per coloro che la combatterono e per coloro che la sentirono raccontare". La paura e altri racconti della Grande Guerra è una scelta di racconti dello scrittore Federico De Roberto. Il primo, La paura, è "una devastante accusa contro la guerra". In esso è narrata la vicenda di un gruppo di soldati italiani bloccati in trinca da un cecchino. Il tenente Alfani, uomo intelligente e sensibile, ha però l'ordine di farli uscire per presidiare un posto di vedetta. Attraverso la drammatica successione di episodi molto crudi, De Roberto descrive i sentimenti, l'impotenza, il terrore e la paura provati dagli uomini di fronte alla morte. Il Rifugio è la storia di un disertore e della sua fucilazione, narrata da un ufficiale casualmente ospitato dai genitori del condannato. La retata è invece "una divertente parodia delle agiografie belliche". Un soldato italiano rievoca come, caduto nelle mani del nemico, riuscì a catturare un intero plotone nemico, descrivendo "decine di manicaretti che avrebbero costituito il rancio delle truppe italiane". Gli austriaci, all’inizio increduli, si fanno via via sedurre dal racconto del militare italiano, fino a decidere di disertare e di seguirlo. Infine ne L’Ultimo voto il capitano Tancredi ha come missione di informare una bella contessa del decesso del suo eroico marito; dopo poche settimane, apprenderà però con sdegno e amarezza del nuovo matrimonio della vedova allegra con un imboscato. Il sale della terra è il romanzo dello scrittore polacco Józef Wittlin che con questa sua unica opera letteraria in prosa, raggiunse i vertici della popolarità e della notorietà in Europa. Per merito dell'editore Marsilio e dopo settant'anni, il libro ritorna nelle librerie con una nuova traduzione. La vicenda si svolge tra la mattina del 28 luglio 1914 ("giorno in cui uno stanco e obnubilato Francesco Giuseppe, sollecitato dai suoi ministri, firma la dichiarazione di guerra alla Serbia") e quella del 25 agosto ("quando il protagonista reclutato nella fanteria austro-ungarica, assieme al suo reparto presta giuramento all'imperatore") e inizia con l'arrivo della notizia dello scoppio del conflitto "in una piccola stazione della Galizia orientale, dove Piotr Niewiadomski, analfabeta quarantenne di etnia hutzul, lavora come uomo di fatica". Immediatamente richiamato alle armi, lo spaesato campagnolo "si trova ad affrontare un percorso dal carattere iniziatico che lo conduce alla sua guarnigione in Ungheria per l’addestramento militare" dove scopre amaramente che l’unica legge che regola la vita delle reclute al campo è "la paura e di conseguenza la sottomissione alla subordinazione che trasforma gli uomini in automi". Il romanzo di Wittlin documenta bene come l'atrocità della Prima Guerra Mondiale "non consiste [solo] nelle scene di battaglia, nello spargimento di sangue e nella massa di cadaveri straziati, bensì nel lento e pianificato omicidio perpetrato sulle anime di migliaia di ignoti soldati" e attraverso "l’ironica sacralizzazione e la smitizzazione della guerra e dell’esercito austro-ungarico" offre "uno spaccato stilisticamente raffinato e amaramente satirico della crisi della cultura europea nei primi decenni del Novecento".

Marco Mondini
La guerra italiana
il Mulino. Pagine 460. Euro 28,00

Federico De Roberto
La paura e altri racconti della Grande Guerra
Edizioni e/o. Pagine 144. Euro 14,00 

Józef Wittlin
Il sale della terra
Marsilio. Pagine 400. Euro 23,00

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