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giovedì 26 febbraio 2015

Anno VII n. 7


Giovedì 26 febbraio torna l’ AperTicino
Giovedì 26 febbraio torna l’appuntamento con l’AperTicino. Chi è interessato può trovarsi alle 18.30 al bar Schnauzer di via Mascheroni 24 a Pavia, per discutere in libertà e amicizia dei temi di attualità. Come al solito saranno presenti mons. Gianfranco Poma, Paolo Montagna (presidente dell’Azione Cattolica di Pavia) e Alessandro Repossi (direttore de “il Ticino” e di Radio Ticino Pavia).


XXIII Giornata MOndiale del Malato
SABATO 28 FEBBRAIO, ore 15.30 - chiesa del Sacro Cuore
Riflessione e preghiera guidata dal Vescovo per i volontari

MARTEDÌ 10 MARZO, ore 9.30 – Collegio Borromeo di Pavia
Convegno "La comunicazione con il paziente" organizzato dall’Associazione San Riccardo Pampuri onlus insieme all’Ordine Ospedaliero dei Fatebenefratelli



Adulti di AC: ritiro spirituale di Quaresima
Lunedì 2 marzo, dalle 9 al Seminario di via Menocchio 26 a Pavia, si terrà il ritiro spirituale di Quaresima per il gruppo Adulti e Terza Età dell’Azione Cattolica di Pavia. Il programma prevede la recita delle Lodi, una meditazione, le confessioni, la Santa Messa, il pranzo insieme, la Via Crucis e i saluti finali. La riflessione sarà guidata da don Michele Mosa.


La Santa Messa per la vita alla Sacra Famiglia
L’associazione “Popolo per la vita” di Pavia propone un’iniziativa di preghiera nella giornata di lunedì 2 marzo. Nella parrocchia della Sacra Famiglia alle 18.30 si terrà l’Adorazione Eucaristica; alle 19 verrà celebrata la Santa Messa per la vita. La stessa iniziativa verrà ripetuta domenica 14 giugno nella chiesa di Mirabello.


Don Dario Crotti parla della Caritas all’incontro dell’UCID
La sezione di Pavia-Vigevano dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) si incontrerà per il consueto appuntamento mensile lunedì 2 marzo alle 21 nella sala parrocchiale del Ss. Crocifisso (via Suardi, traversa di via Olevano). La riflessione sarà introdotta dal presidente Sergio Contrini e dal consulente don Stefano Sabbioni.
Il tema sarà invece sviluppato dal direttore della Caritas Diocesana, don Dario Crotti, che parlerà del tema:
La Caritas e la quotidianità nei rapporti con la comunità”.



Mons. Poma parla del Vangelo di Marco
Il Duomo di Pavia ospita un nuovo ciclo de “i martedì della Cattedrale”. Mons. Gianfranco Poma conduce una serie di riflessioni sul Vangelo di Marco. Il prossimo appuntamento è in programma martedì 3 marzo, alle 17.30: mons. Poma parlerà de “La lieta notizia in Marco”.


La Cattedra Teologica al Borromeo e al S. Caterina
Prenderà avvio martedì 3 marzo il ciclo di incontri della Cattedra Teologica promosso dal Collegio Borromeo, dal Collegio S. Caterina e dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Pavia-Vigevano. Il tema affrontato quest’anno tocca le tre religioni monoteiste: cristiana, ebraica e islamica. Relatori delle serate saranno Mauro Zonta, professore di Storia della Filosofia ebraica all'Università La Sapienza di Roma, e don Giuseppe Rizzardi, docente di islamistica presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale.
Le lezioni si terranno alle 21 in Collegio Borromeo martedì 3 e 17 marzo; in collegio S. Caterina martedì 10 marzo.



La Sacra Sindone un incontro con il mistero
Venerdì 6 marzo alle ore 21.00 presso la chiesa di sant’Alessandro Sauli (via Alessandria, 10 – Pavia) si terrà un incontro in preparazione al pellegrinaggio diocesano con la relazione della prof. Emanuela Marinelli, studiosa della Sacra Sindone.
Sarà possibile visionare una copia della Sacra Sindone a grandezza naturale.



Il pellegrinaggio diocesano alla Santa Sindone
Giovedì 4 giugno è in programma il pellegrinaggio diocesano alla Santa Sindone.
Il programma della giornata prevede la partenza da Pavia alle 7.30 e in mattinata la visita alla Santa Sindone a Torino. Dopo il pranzo, nel pomeriggio seguirà la visita ai luoghi di San Giovanni Bosco e la celebrazione della Santa Messa. Il rientro è previsto in serata. La quota di partecipazione è di 45 euro. Per informazioni e iscrizioni (entro il 15 marzo) è possibile rivolgersi all’Ufficio pellegrinaggi della Curia Vescovile (numero di telefono 0382/386511).


E’ stata inaugurata la mostra fotografica “Luci e ombre in San Michele”
Domenica 15 febbraio, dopo la Santa Messa delle 10:30, a suffragio dell’indimenticabile parroco di San Michele don Giuseppe Orticelli e di tutti i Fanti caduti in guerra e, è stata inaugurata nella cripta la mostra fotografica dal titolo “Luci e Ombre in San Michele”.
La cura e l’allestimento, come ogni anno, si devono a William Posla, delegato per l’archivio della parrocchia.
Erano presenti gli appassionati di fotografia che hanno partecipato a questa mostra: Susanna Cantù, Monica Ferrari, Salvatore Marcianò, Alessandro Posla, Caterina Prezioso, Giacomo Raimondi, Simone Ruzza, Mario Scognamiglio, Elisa Torselli, Giovanni Vaccari e Fabrizio Vicini.
Le foto esposte sono 33, sia a colori che in bianco e nero e riguardano scorci particolari, vedute inedite ed originali di San Michele. La mostra che ormai si ripete da quattro anni, è dedicata a don Giuseppe Orticelli, il cui ricordo è ancora molto vivo tra tutti coloro che lo hanno conosciuto ed apprezzato durante il suo ministero in parrocchia.
La mostra continuerà fino all’8 marzo e sarà visitabile nei seguenti orari: lunedì dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 17:00, dal martedì al sabato dalle 9:00 alle 17:00 e la domenica dalle 9:00 alle 10:00 e dalle 12:00 alle 16:00.
Hanno partecipato alla funzione il sindaco di Pavia Massimo De Paoli ed il Presidente della Provincia Daniele Bosone che hanno poi visitato la mostra. L’evento che ha riscosso un ottimo riscontro di pubblico, ha visto a sorpresa la presenza del noto fotografo Graziano Perotti.
Il parroco, Don Giulio Lunati ha ricordato don Giuseppe, scomparso improvvisamente nel 2007, ha ringraziato i partecipanti e tutte le persone che hanno collaborato alla riuscita del rinfresco offerto al termine della Santa Messa.
Proprio grazie al sostegno ed alla disponibilità di don Giulio ogni anno si svolge questo evento commemorativo.
S.C

Sul numero de "il Ticino" nelle parrocchie della diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta la provincia da venerdì 27 febbraio, il titolo della copertina è "Fondazione Alma Mater Ticinensis, gioiello dell'Università. Già erogato 1 milioni di euro per 11 progetti di ricerca". A questo tema sono dedicate due pagine di approfondimento all'interno del giornale.
Sempre dalla prima pagina parte l'editoriale, firmato dal direttore Alessandro Repossi, dal titolo "Il male oscuro (ma non troppo) di Pavia".
Economia: Merck, si apre uno spiraglio. Possibili acquirenti da Italia, Svizzera, Germania e India. Demografia delle imprese  pavesi: si vive una fase di stallo.
Commercio a Pavia: nessun aumento per i bar. Il Comune rassicura sulle tariffe per i tavolini. Ascom e Confesercenti: "Non ci siamo inventati i rincari".
Visita pastorale: domenica 1 marzo il vescovo Giovanni Giudici al Ss. Crocifisso. Una realtà importante nel rione di Città Giardino, sotto la guida del parroco don Stefano Sabbioni. 
Quaresima, il messaggio di mons. Giudici: "Usciamo dall'indifferenza per aiutare chi soffre". 
Le "Cripte Bramantesche" della Cattedrale, un tesoro ritrovato per la città di Pavia.
"Vota il tuo volontario": su "il Ticino" di questa settimana pubblichiamo la scheda da 50 punti.
Prosegue il viaggio de "il Ticino" tra le società del Centro Sportivo Italiano di Pavia: "Cral Ateneo, gli amatori che portano Pavia in giro per l'Europa".
Completano questo numero de "il Ticino" altre notizie dalle comunità parrocchiali della diocesi di Pavia, la cronaca, gli appuntamenti e la pagina dei libri. 



Dopo aver esercitato per un trentennio la professione di medico chirurgo Paolo Rovati si è dedicato a quella di scrittore. Da qualche mese è uscito il suo secondo libro, La torcia, nel quale compone, basandosi su ricordi personali e familiari ma anche "intingendo la penna nella fantasia, fino a mischiare fatti e personaggi nel contesto di fatti realmente accaduti o parzialmente inventati", un coinvolgente "Romanzo Familiare" affettivamente dedicato "ai «ragazzi» che avevano vent'anni settant'anni fa". Tutto comincia con la scoperta da parte di due bambini, nella soffitta della casa dei nonni, di una torcia elettrica in dotazione all'esercito americano durante la Seconda Guerra Mondiale. Incuriositi dal misterioso oggetto, Paola e Marco vogliono sapere a chi apparteneva. Allora i nonni, Anna e Giancarlo, iniziano un lungo racconto di "fatti che sembrano sepolti e dimenticati nel tempo". Lo svolgersi delle vicende in tempi storici diversi, i tanti protagonisti, i luoghi che di volta in volta fanno da sfondo non sono i soli motivi che, per questioni si spazio, ci impediscono di dar conto della fitta trama. La ragione è un'altra: non vorremmo svelare anzitempo "come tutto va a finire", privando il lettore del piacere di gustare un'avvincente saga dal sorprendente intreccio di legami umani. Per cercare però di dare almeno un'idea dell'originalità dell'opera e dell'abilità del suo autore, accenniamo ai suoi pilastri portanti iniziando dai luoghi: l'Oltrepò Pavese nella fattispecie del paese di Cigognola baricentro e centro gravitazionale da cui partono e dove convergono tutte vicende, l'Altopiano della Bainsizza, i campi di prigionia in Austria, l'ansa del fiume Don e la steppa, le cittadine russe di Betka e Vietka, finanche a Salvador de Bahia. Le imboscate e i rastrellamenti durante la Resistenza, la ritirata di Caporetto, l'assedio di Stalingrado, la campagna di Russia dei militari italiani, lo sbarco americano in Sicilia sono i principali fatti storici nel cui alveo Rovati fa scorrere la trama de La torcia con un sapiente rimbalzo narrativo. Infine un rilevo particolare merita la galleria dei personaggi (tutti ricchi di umanità, valori e buoni sentimenti) a iniziare dai bisnonni Giacomo e Natalia, ai già citati Anna e Giancarlo, il narratore e i figli, il radio operatore americano Michael che parla benissimo il dialetto dell'Oltrepò, il maggiore Erwin Schreiberg nella veste di contadino e ufficiale tedesco, il tenente Paolo Zanoletti amatissimo e stimato da tutti, il suo fedele attendente Fulgenzio Mirando con il sogno di diventare fotografo (sue sono le fotografie che come pezzi di un puzzle compongono parte della storia). E ancora l'intraprendente e bella Pace, il tenente Cristian Schreiberg figlio Erwin protagonista del commovente incontro con Giacomo alla cascina Rambotta "sulle colline a spartiacque tra la Valle Scuropasso e la Valle Versa", il piccolo Ivan e altri ancora. Man mano che il lettore è emotivamente coinvolto nel viluppo narrativo de La torcia, gli capiterà forse di esclamare - come capita a uno dei protagonisti - "incredibile che tutte quelle cose siano successe" e si chiederà - come il narratore nel capitolo finale chiudendo idealmente il cerchio del racconto - "che cosa guida e lega i destini della gente, che cosa li intreccia, creando contatti casuali, o causali, distanti nel tempo e nello spazio?" dando con tutta probabilità la stessa risposta: "stento a credere alle coincidenze; ci deve essere qualcosa di più profondo, dietro".

Paolo Rovati
La torcia
Edizioni Iperpress. Pagine 210. Euro 20,00

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