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giovedì 25 gennaio 2018

Anno X n. 2


Il calendario della Visita Pastorale Anno 2018­Vicariato IV
29 Gennaio - 11 Febbraio: Unità Pastorale di Certosa
26 Febbraio - 4 Marzo: Borgarello
11-18 Marzo: Marcignago e Battuda
9-22 Aprile: Binasco
29 Aprile - 6 Maggio: Trivolzio e Trovo
24-30 Settembre: Casarile e Rognano
8-14 Ottobre: Zeccone e Villareggio
22-28 Ottobre: Vellezzo Bellini e Giovenzano
5-18 Novembre: Unità Pastorale di Giussago
26 Novembre - 2 Dicembre: Bereguardo e Zelata



Dal 26 al 29 gennaio le reliquie dei Santi Luigi e Zelia Martin nella chiesa di S.Maria del Carmine
La “Peregrinatio” delle reliquie dei Santi coniugi Martin raggiunge la Diocesi di Pavia.
Da venerdì 26 a lunedì 29 gennaio saranno ospitate nella chiesa di S. Maria del Carmine a Pavia, dopo aver sostato il venerdì pomeriggio presso la Casa di Accoglienza di Belgioioso, dove, alle 17.30 don Silvio Longobardi, responsabile della “peregrinatio”, terrà per ospiti, volontari e simpatizzanti della Casa una riflessione sul tema “Dono del Signore sono i figli. Ministero della vita”, seguita dal S. Rosario presieduto da don Tino Baini. Il sabato e la domenica le reliquie saranno venerate al Carmine in concomitanza con tutte le S. Messe; tutti i sacerdoti sono invitati alla concelebrazione del sabato mattina alle ore 10, mentre nel pomeriggio si terrà anche, a partire dalle 16, l’adorazione eucaristica con il Rosario meditato. La domenica pomeriggio, alle 18, solenne concelebrazione presieduta dal vescovo Mons. Corrado Sanguineti, destinata alle famiglie, in particolar modo a quelle giovani.


Preghiera per la Vita
Venerdì 26 gennaio, nella chiesa della Sacra Famiglia di Pavia, dalle 17 alle 19 si terrà la Preghiera per la Vita, con la recita del S. Rosario, la celebrazione della S. Messa e l’adorazione eucaristica.


Scienza e fede, gli incontri in Duomo
Domenica 28 gennaio 2018 torneranno nel Duomo di Pavia gli incontri su “Oggettività della Scienza e Verità della Fede”, promossi dalla Scuola della Cattedrale. Dopo la S. Messa delle 19 celebrata da don Ernesto Maggi, seguiranno alle 20 “Assaggi di cucine generose” e alle 21 il confronto con il prof. Mauro Carfora sul tema “Frontiere della cosmologia”.


La vita nello Spirito in San Paolo
Lunedì 29 gennaio alle ore 18 presso la Fondazione Bianchi, in via Menocchio 43, inizia un ciclo di incontri tenuti da don Giulio Lunati sul tema "La vita nello Spirito in San Paolo”.
Il primo incontro tratterà "La conversione di San Paolo”.
Gli incontri successivi sono previsti sempre alle 18 nei seguenti lunedì:
19 febbraio, 12 marzo, 16 aprile e 14 maggio.


La 40ª Giornata Nazionale per la Vita
In occasione della 40^ Giornata Nazionale per la Vita, indetta dalla Cei e dedicata al tema “Il Vangelo della Vita, gioia per il mondo”,
sabato 3 febbraio alle 21 è in programma una Veglia di preghiera alla chiesa di S. Maria di Caravaggio. Domenica 4 febbraio, presso le singole parrocchie della Diocesi di Pavia, si terrà la benedizione delle mamme in attesa. Gli enti promotori sono: la Diocesi, la Casa di Accoglienza alla Vita di Belgioioso, il Cav, il Movimento per la Vita di Pavia, il Popolo della Vita.



AGENDA DEL VESCOVO
Venerdì 26 Gennaio
Mattino Udienze Sacerdoti
17.00 in Prefettura per il convegno “I valori dell’etica e della Trasparenza”

Sabato 27 Gennaio
10.00 in Prefettura per la Giornata della Memoria

Domenica 28 Gennaio
11.00 S. Messa a Magherno
15.00 Processione della Madonna dei Poveri
18.00 S. Messa in Carmine in occasione del pellegrinaggio delle reliquie dei coniugi Martin

Lunedì 29 Gennaio
11.00 S. Messa con la Comunità Monastica della Certosa
21.00 Liturgia della Parola e Apertura della Visita Pastorale nell’Unità di Certosa

Martedì 30 Gennaio
9.15 S. Messa a Cascine Calderari e visita agli Ammalati
18.30 Preghiera dei Vespri a Certosa
21.00 Incontro con i Catechisti e le Guide dei Centri di Ascolto dell’UP di Certosa



Sul numero de "il Ticino" nelle parrocchie della Diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta la provincia da venerdì
26 gennaio, il titolo della copertina è "Fondazione Mondino, a Pavia un centro diurno in via Trieste. Verrà inaugurato in febbraio e sarà dedicato ai pazienti più giovani".
L'editoriale, firmato da mons. Gianfranco Poma, è titolato "Teresio Olivelli, 'ribelle per amore' ": un commento che prende spunto dall'imminente Beatificazione, in programma il prossimo 3 febbraio a Vigevano, del giovane rettore del Collegio Ghislieri morto il 17 gennaio del 1945 nel lager di Hersbruck.Per la rubrica "L'opinione" dalla prima pagina parte un commento dello storico Almerigo Apollonio dal titolo "La nuova Costituzione e le elezioni del 1948".
Luce Pubblica, il Comune di Pavia assegna l'appalto ai francesi escludendo Asm.
Lambrinia, una discarica di materie plastiche vicino alla chiesa e alle abitazioni.
Certosa, dal 29 gennaio all'11 febbraio la visita pastorale del Vescovo Corrado.
Il caso: ponti sul Po, protesta degli autotrasportatori e della Cna di Pavia.
Intervista a Riccardo Caccialanza, nuovo primario al San Matteo della struttura di Dietetica e Nutrizione Clinica: "Cari pavesi, attenti alle bufale e alle speculazioni alimentari".
Elena Maga, segretario generale della Cisl di Pavia-Lodi, interviene dopo le polemiche scaturite in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato sui diplomati magistrali.
Il Giorno della Memoria a Pavia, tra mostre e incontri per le scuole.
Servizi dalla Diocesi: domenica 28 gennaio i Salesiani di Pavia in festa per don Bosco; a Giovenzano gli "Scatti di Pace" dell'Azione Cattolica di Pavia; a Monteleone festeggiato il patrono Sant'Antonio Abate; al Carmine, dal 26 al 29 gennaio, le reliquie dei Santi coniugi Martin, genitori di Santa Teresina.Concorso Presepi de "il Ticino", le immagini della premiazione svoltasi in Vescovado.
La classifica aggiornata del concorso "Vota il tuo Volontario".
Completano questo numero de "il Ticino" altre notizie dalle comunità parrocchiali della Diocesi di Pavia, l'attualità, gli appuntamenti, la pagina dedicata a Papa Francesco, quella della sanità e la pagina dei servizi utili.  

popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”. In Italia la giornata è stata istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 che definisce le finalità (“ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”) e i modi di celebrarla (“iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”).
  In concomitanza con la ricorrenza segnalo come utile lettura sull’argomento, Elio, l'ultimo dei Giusti pubblicato da Marsilio. L’autore è Frediano Sessi, storico e studioso della Shoah e della Resistenza e curatore in Italia dell’edizione definitiva del Diario di Anna Frank. Ispirandosi alla storia di Elio Bartolozzi (1924-2004) e attingendo dal suo diario, Sessi ripercorre le vicende a lungo dimenticate di un uomo che deve “essere annoverato tra i grandi testimoni del nostro tempo” perché “hanno illuminato con la loro vita le notti buie della storia passata, e che continuano a gettare una luce decisa anche sul nostro presente”. E lo fa a partire dal 1944 con il racconto dei momenti cruciali della vita del contadino toscano che per una menomazione fisica (aveva perso l’occhio sinistro a sei anni in un incidente di gioco) “non era andato alla guerra ma ora la guerra lo aveva raggiunto”. Dalla sua casa di Ceppeto (FI) “tra i prati rocciosi e scoscesi ai piedi del monte Morello”, Elio “lavorava dall’alba al tramonto, assistendo al passaggio di giovani armati e spesso bisognosi di cibo e acqua”. Il 4 aprile 1944 in seguito ad uno scontro con i fascisti alla stazione di Montorsoli, due partigiani sono gravemente feriti. Portati nella notte alla cascina dei Bartolozzi, i compagni chiedono a Elio di trasportarli in un posto sicuro per essere curati e salvati. Nei concitati momenti benché reduce da una giornata di duro lavoro e consapevole del rischio che corre e convinto “di stare per compiere un atto che si doveva assolutamente fare”, Elio attacca i buoi al carro e, percorrendo strade che solo lui conosce, porta in salvo i due partigiani “di cui non vede nemmeno il volto, non conosce il nome; non sa da dove vengono”. Al ritorno trova la casa circondata dai fascisti; qualcuno ha fatto la spia ed Elio sa chi è stato. Imprigionato e torturato, il contadino non parla, consapevole che se lo avesse fatto parlato, anche altri sarebbero morti. Frediano Sessi ripercorre le aspre e dolorose tappe della deportazione di Elio: Fossoli (è citato l’episodio in cui Teresio Olivelli la mattina del 12 luglio 1944 al momento della partenza ha cercato di sfuggire alla deportazione); Bolzano-Gries dove rimane cinque giorni prima del trasferimento a Mauthausen e poi “nell’inferno di Gusen” dove si distingue per l’altruismo e la voglia di lavorare “per migliorare la sua vita e quella degli altri”. Parlando de Gli ultimi mesi a Gusen, lo storico scrive che “in quel luogo tremendo, che molti hanno chiamato l’inferno degli italiani […] anche Elio stava toccando il fondo, cominciava a temere che, come era accaduto a tanti sui compagni, pure lui avrebbe ceduto e non sarebbe più stato capace di resistere e tornare a casa”. Dopo la liberazione, Elio riprende lentamente la sua vita in campagna. Incontra spesso chi lo ha tradito e fatto deportare, ma sceglie di non denunciarlo. Non protesta nemmeno quando alla commemorazione della battaglia di Montorsoli “sulla lapide di marmo incastonata al muro esterno della stazione ferroviaria, ora dismessa, non sarà mai scritto il suo nome”. Elio Bartolozzi muore il 23 gennaio 2004 “dimenticato da molti” e irriverito dalla burocrazia “che lo portò a rinunciare a ogni vantaggio economico e legislativo”.
  Riportando alla luce “la storia di resistenza civile” di Elio Bartolozzi “rimasta nascosta sotto la polvere del silenzio”, Frediano Sessi restituisce alla memoria collettiva “la vicenda di un uomo per cui resistere non ha voluto dire schierarsi ma rischiare la propria vita per proteggere altri che non facevano parte della sua famiglia e dei suoi amici o conoscenti”. “Elio, scrive l’autore, oggi può essere considerato un testimone integrale, vale a dire un uomo che con le sue scelte di vita ha saputo indicare una strada, proporre un percorso di resistenza, pur all’interno di un destino drammatico e di una solitudine disarmante” e “la sua storia ci insegna come sia necessario continuare a credere che l’uomo meriti di rimanere lo scopo dell’agire umano, anche in condizioni estreme, quando tutto spinge al tradimento, alla salvezza e al tornaconto personale, più che alla ricerca di una fermezza che possa restituire alla società civile il senso di una comunità viva”.

Frediano Sessi
Elio, l'ultimo dei Giusti

Marsilio. Pagine 160. Euro 15,00

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