Sul grande web le piccole cose contano molto

venerdì 26 ottobre 2012

Anno IV n. 38



sabato 27 ottobre - ore 21.00
Cattedrale di Pavia
VEGLIA MISSIONARIA DIOCESANA

con la testimonianza di padre Giulio Albanese, missionario Comboniano


COSTRUIRE CHIESA IN CASA
Spiritualità familiare in Duomo
Venerdì 26 ottobre
2012 alle ore 21.00 - Cattedrale di Pavia
ci guida don Renzo Bonetti già direttore dell’ufficio nazionale per la pastorale familiare

IL VOLONTARIATO: PASTORALE DELLA SALUTE E DELLA CARITÀ
sabato 27 ottobre alle ore 9.30 in Cattedrale
predicazione di padre Ermes Ronchi


TUTTI I SANTI
Giovedì 1 novembre
16.30: Vespri Capitolari in Cattedrale
17.00: Pontificale di Ognissanti in Cattedrale con presentazione dei nuovi Canonici


COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI
Venerdì 2 novembre
15.30 Messa per la commemorazione dei fedeli defunti alla Sala del Commiato presso il cimitero di Pavia
21.00 Incontro diocesano delle famiglie in Cattedrale


QUALI STILI DI VITA PER L’UOMO DI OGGI
Tavola del Dialogo

mercoledì 7 novembre alle ore 20.45 in Vescovado
primo appuntamento dedicato ad una riflessione su “Lentezza e velocità. Il tempo come lo percepiamo e lo viviamo”
saranno ospiti lo scrittore Bruno Contigiani e il professor Paolo Costa


XXVIII giornata mondiale della gioventù - RIO DE JANEIRO (BRASILE) 2013
Andate e fate discepoli tutti i popoli (Mt 28,19)
LA PROPOSTA DELLE DIOCESI DI COMO, LODI, PAVIA e VIGEVANO
Le quattro diocesi del “gruppo Adda – Ticino” (Como, Lodi, Pavia e Vigevano) propongono ai giovani di partecipare alla XXVIII giornata mondiale della gioventù a Rio de Janeiro.
Proposta 1: accoglienza in parrocchie missionarie e Gmg a Rio de Janeiro
Partenza: lunedì 15 luglio 2013
Ritorno in Italia: giovedì 1 agosto 2013
Programma di massima: arrivo a San Paolo, trasferimento in pullman a Campinas (S. Paolo), ospitalità presso le parrocchie di Piracicaba e Hortolandia (padri missionari saveriani) dal 16 al 21 luglio; visita del santuario di Aparecida e trasferimento in pullman a Rio de Janeiro; partecipazione a tutti i momenti della Gmg 2013 (da martedì 23 a domenica 28 luglio).
Quota di partecipazione per i giovani dai 16 (anno di nascita 1997) ai 30 anni (anno di nascita 1983): euro 2150
La quota comprende: trasferimento in pullman all’aeroporto di Malpensa, volo a/r Italia – Brasile (compagnia aerea “Emirates”), alloggio e vitto nei giorni della gmg e nei giorni non compresi dalla gmg, assicurazione integrativa, iscrizione alla gmg, quota di solidarietà e kit degli italiani, trasferimento in pullman da Malpensa a Como / Lodi / Pavia / Vigevano.

Proposta 2: accoglienza in parrocchie missionarie, Gmg a Rio de Janeiro, alcuni giorni successivi di visita
Partenza: martedì 16 luglio 2013
Ritorno in Italia: lunedì 5 agosto 2013
Programma di massima: arrivo a San Paolo, trasferimento in pullman a Campinas (S. Paolo), ospitalità presso le parrocchie di Piracicaba e Hortolandia (padri missionari saveriani) dal 17 al 21 luglio; visita del santuario di Aparecida e trasferimento in pullman a Rio de Janeiro; partecipazione a tutti i momenti della Gmg 2013 (da martedì 23 a domenica 28 luglio). Visita di Rio di Janeiro e altri luoghi del Brasile sud (29 luglio – 4 agosto)
Quota di partecipazione per i giovani dai 16 (anno di nascita 1997) ai 30 anni (anno di nascita 1983): euro 2350
La quota comprende: trasferimento in pullman all’aeroporto di Linate, volo a/r Italia – Brasile (compagnia aerea “Lufthansa”), alloggio e vitto nei giorni della gmg e nei giorni non compresi dalla gmg, assicurazione integrativa, iscrizione alla gmg, quota di solidarietà e kit degli italiani, trasferimento in pullman da Linate a Como / Lodi / Pavia / Vigevano.

Le iscrizioni sono aperte con il versamento di una caparra di euro 600. Ai primi venticinque iscritti sarà assicurato uno sconto di 50 euro sulla quota complessiva.
Al 6 gennaio 2013 versamento di altri 400 euro; al 5 aprile versamento di 600 euro; saldo entro il 31 maggio 2013.
Sul numero de "il Ticino" nelle parrocchie e nelle edicole della diocesi di Pavia da venerdì 26 ottobre, il titolo della copertina è "L'abbraccio di Pavia alla Cattedrale. Durante il Solenne Pontificale letto il messaggio del Papa". Al tema è dedicato anche l'editoriale, firmato dal direttore Alessandro Repossi, dal titolo "Il Duomo riaperto, una luce per la città".
L'argomento viene poi sviluppato all'interno del settimanale con un inserto di sei pagine. "La Cattedrale di Pavia, mirabile opera d'arte e testimonianza di fede": il messaggio inviato da Papa Benedetto XVI al vescovo Giovanni Giudici. "La Cattedrale riprende il suo posto nella città":
un lungo applauso ha saluto il vescovo dopo il Solenne Pontificale di domenica 21 ottobre. Altri tredici quadri arricchiranno il Duomo: sono in attesa di ricollocazione in Cattedrale. La lettura della Bibbia ha conquistato tutti: Cattedrale aperta sei giorni ininterrottamente. La storia del Duomo di Pavia scritta da don Michele Mosa. Le lettere delle persone che sono state in Cattedrale per la lettura della Bibbia e per le celebrazioni dei giorni scorsi.
Il vescovo ha incontrato gli universitari in Duomo: studenti e professori riuniti per la preghiera di inizio anno accademico.
Missioni: la testimonianza dei giovani pavesi in Zambia; sabato 27, alle 21 in Cattedrale, la Veglia con Padre Giulio Albanese.
Canossiane, Maria Ausiliatrice e San Giorgio: studenti in gara alla Vernavola.
Il Solenne Pontificale della festa del 1 novembre tornerà ad essere celebrato in Cattedrale. Mons. Giudici celebrerà la Messa del 2 novembre al Cimitero di Pavia.
Padre Giustino Casciano si racconta a "il Ticino": "i miei otto anni a San Pietro in Ciel d'Oro".
Servizi dalle parrocchie di Bascapè, San Lanfranco, Trivolzio e Binasco.
Scuola: il Liceo Cairoli celebra i 150 anni di vita. In tutti gli istituti cresce la protesta per la proposta di aumentare l'orario dei docenti.
Università: laurea honoris causa ad Aldo Poli, lunedì la cerimonia.
Matricole, aumento a Economia e Farmacia; in calo Ingegneria.
Completano questo numero de "il Ticino", la cronaca, gli appuntamenti, la pagine delle lettere, le rubriche e lo sport.

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www.ilticino.it


Per i tipi di Laterza è uscito un interessante e curioso libro, Sulle strade del silenzio, nel quale Giorgio Boatti racconta l'esperienza vissuta nel suo "viaggio per monasteri d’Italia e spaesati dintorni". Nel suo vagare per eremi e cenobi lo scrittore e giornalista pavese è spinto dalla certezza che "le luci nascoste che giungono da questi luoghi siano ancora capaci di offrire qualche solido orientamento" e dalla convinzione che bussando a queste porte "si impari davvero che si può cambiare il mondo, ma a patto di cominciare a cambiare se stessi partendo dalle cose più semplici e concrete". Di ogni luogo visitato - a iniziare da Finalpia per passare a Viboldone, Morfasso, Bose, Praglia, Vallombrosa, Camaldoli, Monte Oliveto e Vitorchiano e poi più in giù a sud visitando Subiaco, Montecassino, Goleto, Serra San Bruno e Caulonia - Giorgio Boatti è attento osservatore, annotando impressioni, emozioni e sentimenti. Il risultato è che, pur se in ogni tappa emergono le caratteristiche della comunità visitate e delle persone incontrate, solo a lettura ultimata si può cogliere, come in un mosaico, il quadro e il senso d'insieme di questo suo originale viaggio. Ne forniamo alcuni "assaggi". Osservando e riflettendo sullo stile di vita dei monaci con i quali ha condiviso le giornate in monastero, Boatti scrive che "la loro caratteristica di far confluire nelle loro vite il tempo che scorre" e l'unico orologio in grado di misurarlo, "e che per loro conta, è la vita eterna, così come per quel che riguarda il senso del limite a loro connaturato, che insegna loro a stare con naturalezza dentro la propria finitudine". Una pratica questa, rileva ancora l'autore, "che richiede l'esercizio dell'attenzione verso gli altri" e un lungo e salutare "allenamento al governo di sé, delle proprie parole e dei propri gesti, dell'essere consapevoli dello spazio nel quale ci si colloca e dell'uso che si sta facendo del tempo, proprio e altrui" che alla fine porta "a poco a poco a camminare su una sorta di crinale e proprio lì, invisibile, corre il filo di ciò che è essenziale". L'autore confessa che in questo viaggio ha imparato tante cose e più si è inoltrato nella realtà dei monasteri, più gli sono sembrati "come una specie di matrioska dalla quale non si finisce mai di estrarre nuovi e imprevedibili spunti" perché "via via che si procede si scoprono aspetti imprevisti, inimmaginabili rifrazioni tra il mondo che sta fuori e quello contenuto dentro queste mura". Ci sono altri passaggi in cui Boatti mette in rilevo le peculiarità sulla vita nei monasteri: il silenzio, la devozione per il lavoro fatto bene, la severa liturgia. Tra le molte annotazioni disseminate ne citiamo due. La prima è quella in cui il giornalista paragona il glicine alla Regola benedettina: saggia e "piena di moderata determinazione" perché "alla fine riplasma buona parte delle vite che le si affidano nella direzione che vuole lei e se apparentemente se va contromano, almeno rispetto alle regole del mondo, peggio per il mondo". La seconda è sugli orti benedettini: "regalatevi almeno una volta nella vita l'esperienza di andarci a camminare. Il silenzio. Da soli.  C'è una cura, tutta benedettina, nel fare le cose che anche nell'orto diventa evidente e visibile. Fare bene le cose perché qui il «labora» è sempre anche un «ora», un ringraziamento gioioso. É fatto di gesti e opere concrete, ancora prima che di parole verso i doni del Creato". Nel libro il lettore troverà molto altro ancora: dalle amare riflessioni sullo stato di salute morale del nostro Paese a divagazioni folcloristiche e culturali, dai ricordi personali a fatti pubblici. Con il suo pacato narrare Giorgio Boatti raccoglie e riordina, tappa dopo tappa, le riflessioni a tutto campo sulle motivazioni che l'hanno spinto a compiere questo suo singolare viaggio non strettamente spirituale: le durezze della vita, le gioie e le pene del proprio mestiere, le impressioni e gli insegnamenti avuti dalle persone incontrate, lo stupore davanti alla bellezza dei luoghi, la meraviglia e il fascino provato durante i momenti di preghiera e di vita comunitaria. "Andando per monasteri - conclude Boatti - credo di aver trovato la strada sbagliata che è giusta per me" rilevando come le chiese, i cori, i chiostri e le celle visitate, "più di quanto possa immaginare chi non li frequenta, pur essendo luoghi appartati dal mondo, sono crocicchi dove si incontrano vite umili ed esistenze significative".

Giorgio Boatti
Sulle strade del silenzio
Laterza. Pagine 324. Euro 18,00

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