Nomine vescovili
Mons.
Vescovo ha nominato don Fabio Curti Parroco delle
parrocchie di Marzano, Torre d’Arese, Spirago e Castel Lambro. Don Fabio – che
manterrà i suoi incarichi di parroco a Magherno, Vistarino e Vivente – verrà
coadiuvato da don Giuseppe Bossi, don Dario Crotti e don Michele Mosa, che il
Vescovo ha nominato Collaboratori dell’intera unità pastorale.
Don Gabriele
Romanoni
è stato nominato Amministratore parrocchiale delle parrocchie di Casarile e di
Rognano.
I novelli sacerdoti, don Giovanni Iacono
e don Davide Taccani,
hanno ricevuto da mons. Vescovo la prima destinazione per il loro ministero
sacerdotale: don Giovanni sarà Vicario parrocchiale della parrocchia di Santa
Maria di Caravaggio e don Davide della parrocchia di Sant’Alessandro Sauli.
Mons. Vescovo ha nominato Collaboratore pastorale delle parrocchie di Giussago,
Guinzano, Turago, Carpignano e Baselica Bologna don Giuseppe Abbiati.
Don Robert
Fundafunda Mpia
è stato nominato Responsabile del Servizio diocesano per la pastorale dei
migranti, compito che svolgerà in collaborazione con la Caritas diocesana.
Il
convegno della Caritas diocesana
Sabato 3 ottobre, alle 10 nella
parrocchia di S. Alessandro Sauli in via Alessandria 10 a Pavia, si terrà il
convegno della Caritas diocesana sul tema “Gesù Cristo è il volto della
misericordia del Padre. Quale missione per la Caritas parrocchiale?”. Sono
previsti gli interventi di don Dario Crotti, direttore della Caritas di Pavia,
del vescovo Giovanni Giudici e di don Roberto Davanzo, direttore della Caritas
Ambrosiana.
La
preghiera per il Sinodo
“Le
famiglie illuminano il Sinodo. In preghiera con Papa Francesco”. E’ il titolo
della veglia di preghiera promossa dall’Ufficio pastorale diocesano per la
famiglia e dall’Azione Cattolica di Pavia in occasione della prossima apertura
del Sinodo. L’appuntamento è in programma sabato 3 ottobre, alle 18.30, nella chiesa di San Giovanni
Domnarum a Pavia.
L’incontro
dell’UCID
La
sezione di Pavia e Vigevano dell’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti,
guidata da Sergio Contrini, si ritroverà per il mensile approfondimento
culturale lunedì 5 ottobre alle 21 nella sala
parrocchiale di via Suardi 8 a Pavia (alla parrocchia del Santissimo
Crocifisso) per la conoscenza e l’approfondimento del “Parco delle Basiliche”.
L’incontro è aperto a tutti quanti hanno desiderio di conoscere questa realtà
territoriale della città di Pavia.
“Con
lo sguardo di Cristo nel mondo della sofferenza”
Sabato 10 ottobre, alle 9 nell’Aula Magna
dell’Università di Pavia, si terrà il convegno dal titolo “Con lo sguardo di
Cristo nel mondo della sofferenza”. L’incontro è promosso dall’ufficio
diocesano per la pastorale della salute e per la pastorale universitaria. Ad
aprire il convegno sarà il rettore Fabio Rugge; le conclusioni verranno
affidate al vescovo Giovanni Giudici.
Giornata di presentazione e condivisione
dell'Azione Cattolica di Pavia
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Gruppi di ascolto, la formazione per
gli animatori
Giovedì 15 ottobre, alle 21 in Seminario,
si terrà il primo incontro di formazione (dedicato al Vangelo di Luca) per gli
animatori dei gruppi di ascolto della Parola di tutti i vicariati. Don
Gianluigi Corti terrà una relazione dal titolo “Luca, un Vangelo per i deboli”.
Ufficio
Beni Culturali Ecclesiastici: avviso ai parroci
L’Ufficio Beni Culturali informa i parroci che è possibile inoltrare alla CEI
la richiesta per avere i contributi riguardanti: l’installazione di impianti di
sicurezza, di impianti elettrici, impianto di riscaldamento, il restauro e
consolidamento statico degli edifici di culto e il restauro degli organi a
canne. I documenti relativi a tali richieste sono consultabili sul sito della
diocesi: www.diocesi.pavia.it
Le domande alla CEI con la relativa documentazione vanno inoltrate all’Ufficio
Beni Culturali entro il 15 ottobre 2015. L’Ufficio rimane a
disposizione per eventuali chiarimenti dalle ore 10.00 alle ore 12.00 di tutti
i giorni feriali, tranne il sabato.
Sul numero de
"il Ticino" nelle parrocchie della diocesi di Pavia e in tutte le
edicole della provincia da venerdì 2 ottobre, il titolo della copertina è
"Vigevano-Pavia, 'strappo' che fa discutere. La città ducale cambia
provincia?". Al tema sono dedicate due pagine all'interno del settimanale,
con le opinioni di giornalisti, politici e imprenditori.
L'editoriale, firmato dal
direttore Alessandro Repossi, è titolato "Autunno Pavese, ecco la Pavia
che piace".
Il Duomo di Pavia gremito per le
quattro ordinazioni: don Taccani e don Iacono sacerdoti, Labate e Maini nuovi
diaconi.
Azione Cattolica: foto e
racconti dei campi estivi. Domenica 11 ottobre open day all'oratorio del
Carmine.
Domenica 4 ottobre l'ingresso di
don Rosario Chirico a San Carlo Borromeo da nuovo parroco: "Torno dove è
nata la mia vocazione. Porterò per sempre nel mio cuore le persone di Marzano,
Spirago, Castel Lambro e Torre d'Arese".
Voce del Gallo, gli articoli
scritti dai detenuti del carcere di Pavia.
Solidarietà: un lettore de
"il Ticino" ha donato 2.500 euro alla famiglia sfrattata di Pavia che
ha appena trovato casa.
Economia: Pavia Export aiuta le
aziende pavesi a farsi conoscere in tutto il mondo.
Pavia: va in pensione, dopo 41
anni di attività, Guido Corsato, storico dirigente di Palazzo Mezzabarba.
Torna la CorriPavia: domenica 4
ottobre oltre 4mila podisti in città. La partenza alle 9.30 dal Castello
Visconteo.
Ipertensione polmonare, cure
all'avanguardia al Policlinico San Matteo di Pavia.
Il saluto delle comunità di
Landriano e Pairana a don Armando Curti.
Scuola: sette lavagne
multimediali per gli alunni di Carducci, Maestri e Canna. Il progetto sostenuto
dal Comitato Genitori dell'Istituto Comprensivo di Corso Cavour.
Completano questo numero de
"il Ticino" altre notizie dalle comunità parrocchiali della diocesi
di Pavia, la cronaca e gli appuntamenti.
Il monastero di
Tibhirine in Algeria è balzato tristemente al centro delle cronache mondiali
quando, nella notte tra il 26 e il 27 marzo 1996, un commando del Gruppo Armato
Islamico con un'azione violenta rapì sette monaci trappisti. Due mesi dopo, il
21 maggio, essi furono atrocemente uccisi. Dopo la morte dei religiosi francesi
(nel pieno della guerra civile algerina e perfettamente coscienti dei pericoli
cui andavano incontro, essi decisero di non abbandonarono il monastero per
fedeltà alla loro missione) una fitta messe di studi e pubblicazioni (e il film
Uomini di Dio) hanno fatto conoscere le loro vicende umane, il loro
cammino di fede e la loro spiritualità. A quasi vent'anni di distanza dai
fatti, continuano uscire libri che rivelano nuovi aspetti dello «spirito di
Tibhirine». Due titoli sono da poco presenti nelle librerie. Il primo è
pubblicato dalla San Paolo: Christian de Chergé monaco di Tibhirine.
Basandosi sugli scritti del priore e dei monaci trucidati e sulle testimonianze
di persone che l'hanno conosciuto (parenti, confratelli, amici, ospiti del
monastero e studiosi), Christophe Henning presenta la figura e l'attualità del
messaggio di Christian de Chergé. Nella prima parte l'autore ripercorre le
tappe significative della sua vita: la nascita in una famiglia molto cattolica,
l'infanzia in Algeria, il ruolo della madre che lo introduce alla fede, il
desiderio "coltivato segretamente durante l'adolescenza" di
diventare prete, il servizio militare in Algeria segnato da un episodio che
rappresenta l'inizio di "un legame indefettibile" con il Paese
africano, la vocazione monastica, l'entrata come novizio nell'abbazia di
Aiguebelle. In questa sezione l'autore ripercorre anche la storia e il ruolo
dell'abbazia di Tibhirine. Seguono le vicende del "tempo difficile
della prova" di padre Christian e dei suoi confratelli, contrassegnate
da un crescente clima di terrore e violenza che sfocerà nel loro martirio.
Nella seconda parte Henning fa conoscere "il senso profetico della vita
comunitaria" a Tibhirine soffermandosi in particolare sul drammatico
periodo nel quale i monaci decisero - unanimemente - di restare in Algeria e
segnato da "un'esperienza di profonda comunione" e diventato "uno
degli aspetti sconvolgenti" della loro eredità umana e spirituale. Christophe
Henning si sofferma anche su altri aspetti del messaggio di padre Christian: il
dialogo con l'Islam, l'impegno alla non violenza e la preghiera. Infine
l'autore spiega l'attualità del pensiero del monaco trappista e in che modo "continua
a essere studiato, esplorato, condiviso" arrivando non solo al cuore
dei cristiani, ma anche oltre. Il secondo titolo uscito è Fratel Luc monaco
e medico di Tibhirine. Nel volume pubblicato da Gribuadi François Buet
presenta la figura di fratel Luc, al secolo Paul Dochier, e quindici
meditazioni da appunti inediti del medico e monaco trappista. Nella biografia
l'autore ripercorre i momenti salienti della vita di questo "uomo
completamente donato a Dio e al prossimo": il servizio militare presso
un centro carovaniero del Sud marocchino con "l'incontro con gli
abitanti che lo toccherà profondamente", il conseguimento della laurea
in medicina, la partenza volontaria, nel 1943 per la Germania per sostituire un
collega padre di quattro figli prigioniero in un campo di concentramento, la
professione semplice, l'arrivo a Tibhirine dove si occupa del "dispensario
che esiste dalla fondazione del priorato" e da subito si distingue per
"temperamento indipendente e forte personalità". In Algeria,
scrive il curatore, "la competenza di fratel Luc è provvidenziale in
questa regione povera e remota" e la sua attività medica "non
gli impedirà mai di vivere intensamente la sua vita di converso nella preghiera
e nella contemplazione". Le quindici meditazioni fanno emergere "in
che modo fratel Luc abbia vissuto l'unione fra l'azione e contemplazione,
riuscendo a coniugare perfettamente la sua vocazione di monaco e di
medico" e consentono di "scoprire come il suo cuore abbia
vibrato e sia stato toccato da ciò che egli ha vissuto". Ben surrogate
dal commento e dall'approfondimento dell'autore, gli argomenti spaziano su Mendicante
di Dio, Una parola ardente, Gesù donami un cuore povero, Peccatori
perpetuamente perdonati, La solitudine del medico e altro ancora. Ad
esempio ne Lo Spirito Santo abita in me il monaco riflette che "essenziale
non è avere successo secondo i criteri della terra, ma diventare un uomo vero,
un uomo che soffre, ma pieno di gioia, creatore di gioia" perché "in
fondo, la sanità non è altro che una vita pienamente vissuta nello Spirito
Santo e nel suo ascolto, affinché Cristo via in noi". In Passare
dalle incertezze di questo mondo alla pace e all'amore fratel Luc scrive: "la
morte non è che un passaggio, un passaggio dall'oscurità della fede alla piena
visione di Dio" aggiungendo che "per il cristiano, la morte
non può essere oggetto di terrore, perché essa è incontro, faccia a faccia, con
questo Dio che egli ha aspettato nelle prove" e "la vita
eterna non è situata dopo la morte, ma è presente nel cuore della nostra
esistenza".
Christophe Henning
Christian de Chergé monaco di Tibhirine
San Paolo. Pagine 150. Euro 12,90
François Buet
Fratel Luc monaco e medico di Tibhirine
Gribaudi. Pagine 112. Euro 7,00
Christophe Henning
Christian de Chergé monaco di Tibhirine
San Paolo. Pagine 150. Euro 12,90
François Buet
Fratel Luc monaco e medico di Tibhirine
Gribaudi. Pagine 112. Euro 7,00
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