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giovedì 27 giugno 2019

Anno XI n. 25



Visita a S. Michele con le studentesse del Bordoni
Prosegue la collaborazione tra la basilica di San Michele Maggiore a Pavia e l’Istituto Tecnico Bordoni, soprattutto per le attività di alternanza scuola-lavoro. Dopo l’esperienza di un nutrito gruppo di studenti “bordoniani” che in primavera avevano condotto una visita guidata turistica con tanto di realizzazione e promozione di un libretto contenente gli studi storici svolti,
sabato 29 giugno (alle 10.15) sarà la volta di Alessia, Helena e Irene, tre giovanissime studentesse (hanno frequentato tutte la classe 3ª) che per la prima volta si metteranno in gioco per condurre una “visita in Basilica”. Le tre ragazze, guidate dal referente parrocchiale William Posla, nei giorni scorsi hanno effettuato anche alcune visite negli uffici del palazzo diocesano e si sono appassionate alle attività dell’Ufficio Beni Culturali.


S.Messa in lingua spagnola in Cattedrale
Domenica 30 giugno alle ore 15.15 presso la cripta della Cattedrale si terrà la S. Messa in lingua spagnola per la comunità latinoamericana di Pavia. A celebrarla sarà don Nicolas Sacchi.


Viaggio a Cipro, iscrizioni ancora aperte
Si ricorda che presso l’Ufficio Pastorale (al primo piano della Curia di Pavia, in Piazza Duomo 12) si può ritirare il programma per il viaggio a Cipro sulle orme di Paolo e Barnaba, in programma nel prossimo mese di ottobre. Il viaggio è destinato ad animatori e partecipanti a gruppi di ascolto della Diocesi, ma aperto a chiunque sia interessato a leggere un libro biblico là dove i fatti sono capitati. I tempi per l’iscrizione stanno per scadere. In allegato la locandina del viaggio.



I Campi Estivi dell’Azione Cattolica
Si avvicina il tempo dell’estate e l’Azione Cattolica di Pavia, come ogni anno, propone alla nostra Diocesi alcuni momenti estivi che diano la possibilità a chi lo desidera di vivere alcuni giorni coltivando amicizie, scoprendo luoghi, giocando, pregando, ascoltando per crescere in una fede aperta ad un rapporto bello con Dio e con gli altri. Ecco il programma dei campi estivi proposti dall’AC di Pavia: - per bambini e ragazzi dai 9 ai 14 anni presso la Casa Alpina del Tonale dal 14 al 21 luglio (Campo Acr: “Il fuoco e la brezza”); - per ragazzi dai 14 ai 18 anni presso la Casa Alpina del Tonale dal 21 al 28 luglio (Campo Adolescenti “Scombussolati”); - per adulti e famiglie a Folgaria dal 21 al 25 agosto (“Vivere l’ordinario in modo straordinario”); - per gli studenti della scuola superiore Campo Msac dal 5 all’8 settembre. Per informazioni rivolgersi all’Azione Cattolica di Pavia.


Campi estivi con i frati francescani
I frati minori francescani organizzano i campi estivi per i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Tra le proposte sono inserite anche la Settimana Comunitaria (dall’8 al 14 luglio, a Barbarano, Monza, Bologna e Varazze) e “Al posto tuo” (Marcia francescana per il Perdon d’Assisi, dal 25 luglio al 4 agosto tra Val Camonica e Assisi). Per informazioni e iscrizioni a questi e ad altri campi estivi è possibile telefonare al numero 392/2912789 o connettersi al sito www.sognifrancescani.it


AGENDA DEL VESCOVO Venerdì 28 Giugno
18.30 S. Messa al Sacro Cuore

Sabato 29 Giugno
Mattino Udienze
22.00 Premiazione 25° Torneo Oratori all’oratorio Don Bosco

Domenica 30 Giugno
10.30 S. Messa a Villareggio

Lunedì 1 Luglio
11.00 Visita Grest a Pieve Porto Morone
21.00 Incontro Ordo Virginum

Martedì 2 Luglio
10.30 S. Messa in Casa Circondariale
12.00 Visita Grest a Roncaro

Mercoledì 3 Luglio
Conferenze Episcopale Lombarda a Baveno

Giovedì 4 Luglio
Conferenza episcopale Lombarda a Baveno

Venerdì 5 Luglio
Conferenza episcopale Lombarda a Baveno




Sul numero de “il Ticino” nelle parrocchie della Diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta la provincia da venerdì
28 giugno, il titolo della copertina è “Il ‘Festival del Carmine’ accende l’estate nel cuore di Pavia. Nel mese di luglio in programma numerosi eventi in basilica e sulla piazza cittadina”.
L’editoriale, firmato dal direttore Alessandro Repossi, è titolato “Processo Rocchelli, la giusta ricerca della verità”.
Pavia, scoppia la polemica in Comune: contestate le valutazioni sui funzionari.
Diocesi: le immagini della processione del Corpus Domini con il Vescovo Corrado.
“L’esperienza spirituale di San Riccardo Pampuri tra gli ‘esercizi’ e il Movimento laicale”: gli articoli scritti da don Luigi Pedrini per far conoscere meglio il Santo di Trivolzio.
Torneo Oratori: sabato 29 giugno la finale e la premiazione di tutte le squadre.
Grest 2019: servizi dagli oratori del Ss. Salvatore, S. Alessandro-Don Orione, Giovenzano-Vellezzo, Certosa, Belgioioso e Corteolona.
Attualità: Guardia di Finanza, scoperti 103 evasori totali in provincia di Pavia. L’attività delle Fiamme Gialle sul territorio.
Cultura: la presentazione delle stagioni del Teatro Fraschini di Pavia e del Teatro Carbonetti di Broni.
“Cortili in Musica”: i Solisti di Pavia al Collegio Cairoli.
Belgioioso, il sindaco Zucca al lavoro sul bilancio comunale. Sabato 6 luglio la “Notte Bianca”.
Vidigulfo: venerdì 28 giugno parte il “Feston”: dieci giorni fra tradizione popolare, divertimento e celebrazioni religiose.
Completano questo numero de “il Ticino” altre notizie dalle comunità parrocchiali della Diocesi di Pavia, l’attualità e gli appuntamenti, la pagina dedicata a Papa Francesco, quella della sanità, la pagina dello sport e quella dei servizi utili.


  Le EDB di Bologna hanno da poco pubblicato Accostarsi alla Parola di don Antonio Montanari,
direttore spirituale e prefetto degli studi del nostro Seminario, incaricato di Musica Sacra, censore ecclesiastico e delegato vescovile per la formazione permanente del clero della nostra Diocesi e docente alla Facoltà Teologia dell'Italia Settentrionale di Milano. Nella sua articolata ricerca sulle «fonti e prospettive della lectio divina» che s’inserisce nel filone dei suoi studi di spiritualità patristica e medioevale, don Montanari non intende tanto «spiegare» la lectio divina ma di «spiegarsi» riguardo a quest’antica pratica al fine di aiutare a «entrare nel testo biblico per incontrare colui che attraverso quelle pagine continua a parlarci».
  Don Antonio puntualizza che «in una cultura sempre più caratterizzata dall’affannosa ricerca di un metodo che garantisca risultati pieni e sicuri, rischiamo oggi di concepire erroneamente la lectio divina nei termini di uno strumento in grado di garantire la nostra preghiera, rimanendo poi delusi dalla constatazione che il cuore non cambia nonostante l’applicazione esatta dei gradi previsti». E per tali ragioni egli avverte che «la prima verità da non dimenticare è che accostarsi alla Parola significa accostarsi a una Persona, e ciò comporta tutti quei rischi e quelle sorprese che ogni incontro interpersonale riserva» e perciò «non può essere proposto alcun metodo» perché «l’esito non può essere programmato fin dall’inizio» ma «occorre invece munirsi di desiderio e di costanza, sapendo accettare anche i silenzi della Parola».
  Il libro è composto di due parti arricchite da un’ampia scelta di scritti di autori antichi riportati in traduzione e utilizzando solo alcuni termini greci o latini. L’intento, come precisa don Antonio, è di mettere il lettore «a contatto con un lessico più tecnico, portatore di una cultura cristiana e di contenuti che la semplice traduzione non avrebbe saputo esprimere in modo adeguato».
  Nella prima parte don Montanari passa in rassegna l’articolata prassi di lettura del testo biblico che fin dai primi secoli ha accompagnato la vita della Chiesa «a seconda dei diversi contesti e delle diverse esperienze di vita: episcopale, individuale e monastica». Parlando della pratica episcopale, don Antonio ricorda che «esisteva fin dai primi secoli una diffusa tradizione di lettura comunitaria del testo biblico, ben documentata da Origene» e che «nei secoli successivi è ancor più documentata, grazie ai numerosi manoscritti che ci hanno trasmesso la predicazione dei grandi vescovi del IV, V e VI secolo» facendo menzione del ruolo avuto da Ambrogio, Agostino e Gregorio Magno. Il sacerdote entra poi nel merito della lettura individuale rilevando che «era meno nota, ma certamente più diffusa di quan­to si pensi negli ambienti cristiani delle origini» citando alcuni esempi. Riguardo alla prassi monastica, don Montanari fa una ricognizione degli ambienti e dei protagonisti - l’ambito monastico egiziano; il contesto creato a Marsiglia da Giovanni Cassiano; l’impronta certosina per opera di Guigo II («il primo a conferirle quell’inflessione contemplativa che era tipica del suo ordine») e quella di Bernardo di Clairvaux - rilevando che «la consapevolezza di questa varietà di approcci alla Scrittura lungo la storia legittima anche oggi una prassi diversificata, al servizio della fede e della crescita spirituale».
  Supportando sempre le sue riflessioni con la voce dei Padri della Chiesa e in particolare quella di Origene, nella seconda parte l’autore passa in rassegna «alcuni elementi tradizionali che hanno caratterizzato l’accostamento alla sacra pagina, al fine di guadagnare una prospettiva per il presente». Esaminando ad esempio il rapporto tra Scrittura e mistero ecclesiale, don Montanari spiega le ragioni del profondo legame che unisce Parola ed eucaristia: «il costante riferimento ecclesiale è finalizzato non tanto a garantire l’ortodossia nell’interpretazione, quanto invece a sciogliere il sigillo che trattiene il senso di quel libro e che solo il Risorto è degno di aprire». In Accostarsi alla Parola per gustare la gioia di un incontro delineando un itinerario «di appropriazione della lectio divina», don Antonio afferma che «sempre più affannato nella ricerca di un metodo, l’uomo di oggi rischia di intendere la lectio divina come uno strumento in grado di garantire l’esito del proprio impegno di lettura del testo biblico». A tale riguardo riporta un passo di Origene in cui sono messi in evidenza l’impegno e l’attenzione che occorrono per scrutare ed entrare nel testo con atteggiamento di fede e di amore: «impegnati nella lectio divina con attenzione e con fede, e con l’intenzione di piacere a Dio. E se talvolta nella lettura ti troverai davanti a una porta chiusa, bussa e te l’aprirà quel custode, del quale Gesù ha detto: «Il custode gli aprirà» [...] cerca con lealtà e con fiducia incrollabile in Dio, il senso delle divine Scritture che resta nascosto ai più. Non accontentarti però di bussare e di cercare, perché per comprendere le cose divine è assolutamente necessaria la preghiera».
  Dopo aver chiarito perché la lectio divina è una lettura gratuita («si legge per mettersi in ascolto, in attesa che qualcosa si risvegli dentro di sé»), non passiva («richiede uno sforzo») e «esige una frequentazione assidua e l’esercizio della memorizzazione», per ultimo il sacerdote invita a «applicare nella vita quanto il testo ci ha insegnato». «Se essa ha condotto il lettore verso il suo scopo, cioè all’incontro con Cristo, scrive don Antonio, allora essa stessa esige che egli non si fermi al libro, ma lo spinge di nuovo nel mondo e ispira una maniera diversa di abitarlo» e «a questo punto il lettore diventa attore e abbandona il testo per incontrare i fratelli».
 «Renditi disponibile in modo assiduo, anzi continuo, alla lettura della Scrittura, perché la sua incessante meditazione riempia la tua mente e la conformi a sua propria immagine». Questa esortazione di Cassiano (riportata nel libro) sintetizza efficacemente il fine e l’utilità della lectio divina. Bene ha fatto don Montanari a raccogliere in volume i suoi studi e renderli fruibili: offrono un’organica e solida base di conoscenze storiche e teologiche a quanti voglio riappropriarsi con consapevolezza «di questa antica prassi di meditazione della Scrittura, ancora insospettatamente ricca e feconda».

Antonio Montanari
Accostarsi alla Parola
EDB. Pagine 96. Euro 9,00

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